Angoli di Street Art a Udine
Udine è la mia città. Sono nato, ho frequentato le scuole superiori, ho fatto una parte del servizio militare e da sempre lavoro in aziende che hanno sede nel capoluogo del Friuli.
Sia qui sul blog sia sui canali social ne parlo sempre dal punto di vista turistico (monumenti, musei, manifestazioni ed enogastronomia). In questo articolo invece ve la voglio far conoscere attraverso il mondo alternativo dell’arte di strada o arte urbana, comunemente conosciuta anche come street art.
Nel caso voliate fermarvi in città anche per la notte allora vi consiglio di dare un’occhiata ai miei consigli su dove dormire a Udine.
Articolo aggiornato il 12 febbraio 2020.
Progetto Visioni Urbane
Alcune delle opere che andremo a scoprire assieme fanno parte del progetto Visioni Urbane. È stato promosso dal Comune di Udine e finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia con lo scopo di valorizzare alcuni luoghi della città.
Il progetto vuole diffondere la conoscenza della Creatività Urbana andando a realizzare delle opere condivise che si inseriscano perfettamente con lo spazio che le ospita.
Gli artisti infatti, prima di progettarle, si sono recati sul posto ed hanno raccolto informazioni e testimonianze dalla gente che ci vive.
Street Art a Udine
L’articolo è work in progress, lo aggiornerò ogni qual volta scoprirò qualcosa di nuovo ed interessante in giro per la città. Inizio da uno dei luoghi pubblici più frequentati, l’Autostazione.
Autostazione
Per alcuni anni, quando tanti anni fa frequentavo la scuola superiore, è stato il mio punto di approdo in città.
Arrivavamo la mattina presto stipati come sardine su mezzi obsoleti: studenti, signore che si recavano in città a fare i lavori come si dice da noi (le colf), impiegati, operai, anziane che andavano a vendere ortaggi al mercato di piazza San Giacomo.
Nonostante fosse un luogo pieno di vita e gioventù l’ambiente era piuttosto grigio e spartano. Direi insignificante.
Sono tornato di recente e l’ho trovata cambiata, in meglio. Agli evidenti lavori di ristrutturazione apportati sia ai locali interni sia agli spazi esterni, entrando da viale Europa Unita ho subito notato sulla sinistra un’accattivante opera di street art che ha attirato la mia attenzione.
Il progetto di riqualificazione urbana finanziato sia da enti pubblici che privati è stato realizzato nell’estate del 2014 dal famoso street artist di origine sarda Tellas.
Osservando l’opera da varie angolazioni si intuisce subito il messaggio dell’artista. Ha voluto riprodurre in un luogo di incontro culturale e sociale, quale è la stazione dei pullman, la natura di terra di confine del Friuli Venezia Giulia.
Tellas nasce e cresce in Sardegna (Cagliari, 1985), studia all’Accademia di Belle Arti di Bologna e poi si trasferisce a Roma dove vive e lavora.
Nel 2014 il blog statunitense Huffington Post USA lo aveva inserito nella lista dei 25 street artists più interessanti al mondo.
Nel 2015 invece per The Urban Contemporary Art Guide, a cura del noto Graffiti Art Magazine, Tellas era entrato a far parte della classifica dei 100 migliori artisti emergenti dell’anno.
San Domenico
Il quartiere di San Domenico sorge alla periferia nord occidentale della città e naque negli anni Trenta allo scopo di ospitare alcune famiglie rimaste senza tetto in seguito allo scoppio di una polveriera.
Nel corso degli anni il rione è andato ampliandosi grazie alla costruzione di numerosi alloggi popolari da parte dell’Agenzia Territoriale per l’Edilizia Residenziale.
Sul territorio inoltre sono presenti la Comunità Piergiorgio (una ONLUS che si prefigge lo sviluppo integrale delle persone diversamente abili) e la Casa dell’Immacolata di Don Emilio De Roja (una casa accoglienza per persone in difficoltà).
Le due opere sono state realizzate dagli artisti Mattia Campo dall’Orto (A New Fable in spray ed acrilico) e da Scarpa e si trovano all’inizio di via Ausonia e via Reconquista.
A proposito di Reconquista, il nome di alcune strade limitrofe (Resistencia, Colonia Caroya) ricordano l’emigrazione friulana in Argentina tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento.
San Rocco
Lo storico quartiere di San Rocco si trova nella zona sud occidentale della città ed è delimitato da Viale Venezia e dalla linea ferroviaria.
Il cuore del borgo è la chiesetta votive dedicata a San Rocco. Fu costruita nel 1511 nel punto in cui apparve il Santo per annunciare la fine dell’epidemia di peste che aveva colpito la regione.
L’opera è stata realizzata da un gruppo di artisti internazionali: Bims (Francia), Corn79 (Italia), Sebas Velasco (Spagna) ed il duo olandese Telmo & Miel. Si trova in via Vipacco.
Aurora
Il quartiere Aurora si trova proprio nella parte opposta della città rispetto a San Domenico (quindi nord est). Anche se è stato ribattezzato negli ultimi anni, tutti noi lo chiamiamo con il nome storico Di Giusto, mutuato dalla via principale del rione Riccardo Di Giusto.
Nato alla fine degli anni Cinquanta, ebbe una crescita esponenziale negli anni Settanta e Ottanta quando vennero costruiti numerosi palazzi destinati ad alloggi di edilizia popolare. In quegli anni il quartiere si era creato una fama negativa che solo negli ultimi anni è andata un po’ scemando.
L’opera è stata pensata e realizzata dagli artisti Kerotoo e Renove e si intitola Da Hood. La storia del progetto è molto curiosa e interessante.
Il quartiere infatti è caratterizzato da un alto tasso di immigrazione e i due artisti hanno osservato e fotografato i residenti. Il risultato della somma ottenuta dalle immagini e dalle sensazioni ricevute è un vortice in ascesa che trascina con sé frammenti di volti che incrociano i propri sguardi.
L’opera si trova in via Riccardo di Giusto.
Parco Moretti
Accedendo al Parco Moretti da Viale Venezia (subito dopo l’edificio che ospita la Questura) si ha la possibilità di ammirare delle opere ideate e create dagli studenti delle scuole secondarie di primo grado di Udine.
I murales si inseriscono nel programma Con Rispetto Parlando. Il progetto educativo era finalizzato alla sensibilizzazione ed alla prevenzione della violenza, alla comprensione e rispetto delle differenze di genere ed alla responsabilizzazione al cambiamento.
Per chi non conoscesse Udine, il parco urbano Moretti si trova proprio dietro il Tempio Ossario dove in passato sorgevano lo stabilimento della famosa birra Moretti e l’omonimo stadio di calcio, lo storico impianto dell’Udinese demolito nel 1998.
…e chi lo sapeva?? Bella scoperta Stefano, grazie! Andrò a vederla.
E non finisce qui Sara. A Udine mi risulta ci siano altri angoli di street art, con calma proverò a scovarli.