Marano Lagunare è un delizioso villaggio di pescatori situato in Friuli Venezia Giulia, in provincia di Udine.

Grazie alla sua posizione strategica ha rappresentato in passato una perfetta barriera difensiva nei confronti dei nemici provenienti dal mare, soprattutto pirati e ottomani.

Per questo motivo è stato al centro di accese contese.

Dapprima dallo stato patriarcale di Aquileia. Nel 1031 infatti il patriarca Popone fece costruire mura e bastioni.

Nel Cinquecento invece fu ambito da austriaci e veneziani, tanto che nel 1543 diventò un importante possedimento della Serenissima.

Ancora oggi sono ben visibili nell’architettura e nel dialetto parlato alcuni aspetti dell’influenza veneziana.

Arrivando a Marano Lagunare infatti, sotto il cartello che porta l’insegna del paese, c’è scritto: “Maran, comunità di parlata veneta”.

Caduta la Repubblica di Venezia a fine Settecento, la città fortezza ebbe un rapido declino a causa della mancata manutenzione e il proliferare di sporcizia e malattie.

Cosa trovate in questo articolo?

Delle idee per pianificare un itinerario alla scoperta dei luoghi da vedere a Marano Lagunare, oltre a una serie di informazioni e consigli utili.

 

Indice

 

Dove si trova Marano Lagunare

Il borgo si affaccia sull’omonima laguna ed è il posto ideale per trascorrere alcune ore di relax in un luogo pittoresco e ricco di storia.

Lo facciamo spesso anche noi.

Se osservate la carta geografica, Marano Lagunare si trova in una specie di concavità racchiusa tra le punte di Lignano Sabbiadoro da una parte e quella di Grado dall’altra, riparato da alcune isole e isolotti.

La più famosa delle quali è quella di Sant’Andrea, che qui in Friuli conosciamo tutti come l’isola delle Conchiglie.

 

Cappella votiva di San Vincenzo a Marano Lagunare

Cappella votiva di San Vincenzo

 

Marano Lagunare, come arrivare

Chi arriva in autostrada deve uscire a Latisana se proviene da Venezia, a San Giorgio di Nogaro invece se giunge da Udine-Trieste.

In entrambi i casi consigliamo di raggiungere la SS14, dalla quale in una decina di chilometri si arriva alla destinazione finale.

Durante la stagione estiva è operativo anche un servizio marittimo operato da TPL FVG, che collega Marano Lagunare con Lignano Sabbiadoro.

L’approdo a Marano Lagunare è situato sul molo di fianco alla vecchia pescheria, mentre a Lignano la banchina si trova di fronte allo Sbarco dei Pirati, la storica discoteca a forma di rotonda sul mare.

Sull’imbarcazione si possono portare, ma con delle limitazioni, le biciclette, mezzi indispensabili per abbinare la visita con il cicloturismo.

 

Marano Lagunare, cosa vedere

Anche se a prima vista non sembra, Marano Lagunare offre tutta una serie di luoghi interessanti da visitare.

Alcuni sono concentrati proprio lungo la via principale del paese.

Proprio per questo motivo vi consigliamo di lasciare l’auto in uno dei parcheggi situati lungo la strada prima di arrivare in centro paese, per poi godervi la visita grazie a una bella passeggiata.

La visita comunque va fatta in tutta libertà, abbandonando la via pedonale e curiosando tra gli stretti vicoli laterali, dove potete scoprire degli scorci autentici di vita quotidiana.

 

Via Sinodo a Marano Lagunare

Via Sinodo

 

La visita a Marano Lagunare può iniziare nel palazzo del Centro Civico, che al primo piano ospita il museo archeologico della Laguna.

L’edificio fa angolo proprio con la via pedonale. L’esposizione è stata inaugurata nel 2007 con l’obiettivo di raccogliere in un unico luogo il patrimonio storico del borgo e del territorio.

Poco più avanti, sempre sulla sinistra, incontrate un bellissimo edificio d’epoca. Si tratta della Casa Patrizia, facilmente riconoscibile grazie ai suoi serramenti rossi.

Pochi metri oltre, ma questa volta sulla destra rispetto al senso di marcia, sorge la chiesa parrocchiale di San Martino.

In passato custodiva dei reliquari tra cui i presunti resti di San Vito, patrono del paese, trafugati durante la prima guerra mondiale.

 

Casa Patrizia a Marano Lagunare

Casa Patrizia

 

La strada è sempre animata da un via vai di persone ed è un continuo susseguirsi di attività commerciali, bar e ristoranti.

In fondo si sbuca in piazza Vittorio Emanuele II, il cuore pulsante della comunità.

Sullo slargo, inconfondibile, si staglia la sagoma della Torre Millenaria. È alta 32 metri e in passato aveva la funzione di torre di avvistamento.

Fermatevi ad osservarla, i suoi lati sono ornati dai busti dei vecchi Provveditori del paese.

Dietro il campanile invece sorge la Loggia Maranese, un elegante edificio dalle facciate in pietra istriana che un tempo ospitava le riunioni della comunità.

 

La Torre Millenaria a Marano Lagunare

Torre Millenaria

 

Sempre sulla piazza si affaccia il Palazzo dei Provveditori, dal classico aspetto architettonico veneziano, in passato dimora del Governatore mentre oggi ospita delle mostre permanenti di oggettistica.

Prima di proseguire fermatevi a prendere un aperitivo in uno dei numerosi bar che contornano la piazza, magari accompagnandolo con un piatto di sardine o calamari.

Al termine continuate per via Porto del Friuli fino ad arrivare all’edificio rosso scuro che una volta ospitava la vecchia pescheria.

Superato il ponte in metallo vi consigliamo di proseguire lungo il canale. Ormeggiate alle bitte numerose imbarcazioni da pesca.

Se venite a Marano la mattina troverete sicuramente i pescatori intenti a riparare le reti o manutenere le imbarcazioni. Fermatevi a fare quattro chiacchiere con loro, c’è sempre qualcosa da scoprire e imparare.

 

Reti da pesca a Marano Lagunare

Reti da pesca

 

Tornati indietro fino all’altezza del ponticello metallico svoltate a sinistra.

In fondo alla strada c’è il portone d’ingresso alla Riserva Naturale Valle Canal Novo, mentre sulla destra è ben visibile il Bastione di Sant’Antonio.

Sopra il bastione fu dapprima costruito lo stabilimento della ditta Malagnini, una piccola struttura adibita alla lavorazione delle sardine.

Nel 1938 l’azienda fu acquisita dalla ditta Mazzola che possedeva già attività simili in Istria.

Nel 1958 ebbe inizio l’attività di inscatolamento del tonno e la marca del prodotto cambiò il nome in Maruzzella.

 

Riserve Naturali di Marano Lagunare

Se volete immergervi nella natura e nei suoi splendidi paesaggi acquitrinosi allora vi consigliamo di visitare le due riserve naturali.

Oltre ad essere meta di numerosi turisti e curiosi, rappresentano delle interessanti destinazioni didattiche per i ragazzi delle scuole, non solo della nostra regione e del vicino Veneto, ma anche della Slovenia e dell’Austria.

La Laguna di Marano e Grado, questo è il nome completo, è delimitata dalle foci dei fiumi Tagliamento a ponente e Isonzo a levante.

È formata da specchi d’acqua e da isolotti chiamati barene ricoperti da canneti.

La profondità del fondale varia da un massimo di 1,80 metri ad un minimo di zero metri. La laguna è navigabile grazie a dei canali larghi da 3 a 6 metri, delimitati da pali in legno detti briccole.

 

Riserva Naturale Valle Canal Novo

La Riserva Naturale Valle Canal Novo sorge a due passi dal centro storico e l’ingresso si trova proprio nei pressi del bastione di Sant’Antonio.

L’oasi è formata da una ex valle da pesca e da alcuni terreni seminativi dove è stato ricreato l’habitat naturale della laguna e della foce del fiume Stella.

È stata concepita sul modello dei Wetlands Centres dei paesi anglosassoni.

È dotata di alcuni edifici realizzati mantenendo lo stile architettonico dei tradizionali casoni dei pescatori, utilizzando i medesimi materiali da costruzione.

 

Marano Lagunare

Escursione alla riserva naturale Valle Canal Novo

 

Il primo edificio che trovate appena entrati nella riserva ospita il Centro Visite, la biglietteria ed il ristorante Oasi. Al suo interno potete sostare per un momento di ristoro gustando alcuni gustosi piatti tipici preparati con il pescato del giorno.

Proseguendo lungo il sentiero interpretativo si trovano i casoni riservati alla didattica, all’osservazione della fauna ed infine l’acquario.

Noi abbiamo visitato più volte la riserva e vi consigliamo di farlo assieme ad una guida specializzata, vi farà scoprire dei dettagli e delle chicche del tutto inaspettate.

 

Riserva Naturale Foci dello Stella

La Riserva Foci dello Stella si può visitare solo con l’ausilio di un’imbarcazione e la compagnia Saturno da Geremia offre un’ampia gamma di servizi e soluzioni.

L’area ospita flora e fauna autoctone di grande valore naturalistico, oltre a paesaggi di struggente bellezza.

La riserva copre un’area di circa 1.400 ettari e si snoda in un dedalo di canali situati sul delta del fiume Stella.

La foce ha un’ampiezza di circa due chilometri, è molto ramificata ed è formata da mille rivoli che formano un vero e proprio labirinto.

La riserva è abitata da uccelli provenienti dal nord Europa e dall’Africa, insetti, rettili mammiferi, cinghiali e nutrie.

 

Escursione foce fiume Stella

Escursione alla riserva naturale foci del fiume Stella

 

Tra le specie avicole troviamo il cavaliere d’Italia, il germano reale, la rondine, il gabbiano reale, la beccaccia di mare (specie molto rara dal becco rosso), il cormorano e le anatre.

L’escursione prevede una sosta di ristoro presso un tipico casone di pescatori nel villaggio. Le prime testimonianze su queste strutture risalgono addirittura al Seicento. Sono costruite in canne di palude e legno ed erano prive di luce ed elettricità.

Rappresentavano la base logistica per le maestranze della Compagnia di pesca quando le imbarcazioni erano ancora a remi.

Ogni giorno un pescatore faceva la spola tra il villaggio dei casoni ed il paese per consegnare il pescato e ritirare i viveri.

 

Casone di pescatori sul fiume Stella

Casone di pescatori

 

Eventi

A metà giugno, in occasione della festa patronale di San Vito (San Vio nel dialetto locale), si svolge la tradizionale processione in barca.

Ogni tre anni invece, il giorno di ferragosto, l’usanza vuole che la statua della Madonna della Salute venga portata in processione dalla chiesa parrocchiale fino al molo.

Viene caricata su un’imbarcazione e condotta fino alla chiesetta del cimitero situato sulla punta meridionale del paese.

A tarda sera la scultura fa il percorso inverso fino al ritorno nella sede originale.


Stefano Tomada

Vivo a Galleriano, un piccolo paese di campagna in provincia di Udine. La geografia è la mia grande passione e ho avuto la fortuna di viaggiare fin da piccolo grazie ai miei genitori.

2 commenti

Sara de Colle · 4 Novembre 2018 alle 19:30

Quante cose riserva Marano!! Non le conoscevo tutte, grazie! Bravo come sempre Stefano, articolo dettagliatissimo e utile per il visitatore.

    Stefano Tomada · 6 Novembre 2018 alle 15:58

    La nostra terra non finisce mai di stupirci e tu lo sai bene Sara, dato che la racconti benissimo sul tuo travel blog Torzeando. Grazie per il messaggio e l’apprezzamento dell’articolo.

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