6 luoghi (+1) da non perdere nei dintorni di Cracovia

6 luoghi (+1) da non perdere nei dintorni di Cracovia


Se state pianificando un viaggio a Cracovia e avete tempo sufficiente a disposizione allora oltre alla città vi consigliamo di iniziare a esplorare anche i dintorni.

Il centro storico è uno scrigno che custodisce degli splendidi gioielli artistici e culturali. Ma anche le vicinanze non sono da meno.

Basta saperli cercare.

A dire il vero le due escursioni classiche nei dintorni di Cracovia sono quelle ai campi di sterminio di Auschwitz – Birkenau e alle Miniere di Sale di Wieliczka.

Quelle che vi facciamo scoprire noi in questo articolo però sono delle vere e proprie chicche, situate al di fuori dei canonici circuiti del turismo di massa.

 

 

 

Tenete presente che l’escursione ad Auschwitz è la più richiesta e spesso la disponibilità si esaurisce facilmente.

In tal caso potete consultare anche il tour ad Auschwitz da Cracovia proposto da Get Your Guide, è una delle attività più valutate in maniera positiva da parte dei partecipanti.

 

 

Prima di recarvi ad Auschwitz però vi suggeriamo di partecipare al Free Tour del Quartiere Ebraico di Cracovia

Secondo noi è un’attività propedeutica alla successiva visita ai campi di sterminio, durante la quale si apprendono nozioni storiche e sociali sulla comunità ebraica dell’antica capitale della Polonia.

Prima di proporlo l’abbiamo provato di persona, come abbiamo fatto anche con altre attività.

La camminata ha una durata di circa due ore e mezza e la guida specializzata parla in italiano.

Al termine, se sarete soddisfatti del servizio, vi consigliamo di lasciare una mancia all’accompagnatore, in segno di apprezzamento per il lavoro svolto.

 

Dintorni di Cracovia

Museo dell’Aviazione Polacca

 

Indice

 

Cosa vedere nei dintorni di Cracovia 

Tutte le località si prestano a gite di alcune ore e sono raggiungibili grazie alla capillare rete di mezzi pubblici urbani e interurbani.

Tranne una.

Si tratta del Sentiero dei Nidi d’Aquila che a causa della lunghezza e la particolarità del tracciato richiede un mezzo proprio.

A proposito, se non ne avete uno a disposizione, allora su DiscoverCars potete già dare un’occhiata alle tariffe delle auto a noleggio.

È un comparatore di offerte molto affidabile, noi lo utilizziamo sempre.

Molto comode le opzioni “cancellazione gratuita” e “copertura totale”, in caso di imprevisti prima e/o durante il viaggio.

 

Un panorama di Cracovia da Kopiec Kościuszki

Panorama Cracovia da Kopiec Kościuszki

 

Per quanto riguarda i mezzi pubblici invece vi raccomandiamo di scaricare sui vostri dispositivi mobili l’applicazione Jakdojade.

È disponibile sia per device con sistema operativo iOS su App Store sia per gli Android su Google Play.

Consultando l’applicazione avrete una panoramica aggiornata in tempo reale su linee e orari.

 

Siccome la Polonia è un paese votato al turismo outdoor, i luoghi di maggior interesse situati nei dintorni di Cracovia sono raggiungibili anche in bicicletta.

 

1- Nowa Huta

Situato ad una decina di chilometri rispetto al centro storico di Cracovia, sorge il quartiere operaio di Nowa Huta.

Significa “nuova acciaieria”.

In origine non fu pensato come un distretto periferico della città ma come un qualcosa di autonomo e indipendente.

Un modello di città ideale di stampo socialista che avrebbe dovuto ruotare attorno alla grande fabbrica.

Il progetto finanziato dall’Unione Sovietica fu deliberato il 17 maggio del 1947.

L’obiettivo era quello di fornire alloggio alle maestranze e alle loro famiglie che lavoravano nel grande complesso industriale dedicato a Tadeusz Sendzimir, situato in cima all’ampio viale Solidarności (ex Aleja Lenina).

 

Murales a Nowa Huta

Murales nel centro di Nowa Huta

 

Sendzimir è stato un importante ingegnere e inventore polacco.

Conosciuto a livello internazionale ha detenuto 120 brevetti nel settore minerario e metallurgico, buona parte dei quali depositati negli Stati Uniti.

Nel momento di massimo splendore la fonderia occupava oltre 40.000 persone tra operai e impiegati. Attualmente invece la forza lavoro è scesa drasticamente a circa 7.000 unità.

La decisione di costruire il polo di Nowa Huta nei pressi di Cracovia non fu casuale ed ebbe motivazioni sia politiche che sociali.

Prima di tutto si voleva porre in contrasto l’anima proletaria della nuova creatura con le abitudini borghesi, intellettuali e clericali dell’antica capitale della Polonia.

Un affronto deliberatamente voluto nei confronti dei krakowianie che alle prime elezioni politiche del dopoguerra diedero pochissimi voti al Partito Comunista.

In secondo luogo scelsero questa zona (Elisabetta mi dice che si trattava di un’area con terreni molto fertili) perché nella Polonia meridionale c’era un alto tasso di disoccupazione e quindi il progetto aveva lo scopo di creare nuovi posti di lavoro per diverse famiglie.

Una fonderia infine necessitava di molta acqua durante le fasi di lavorazione del metallo. In questo senso la Vistola rappresentava un importante serbatoio a portata di mano.

 

Illustrazioni storiche di Nowa Huta a Cracovia

Illustrazioni storiche di Nowa Huta

 

La pianta della città ha la forma di mezzo decagono. Si caratterizza per gli ampi viali alberati, i parchi, i laghetti artificiali e gli edifici dal classico stile architettonico del realismo socialista di allora.

Nel caso non abbiate molto tempo a disposizione vi consigliamo di partecipare all’interessante Free Tour di Nowa Huta.

L’attività ha una durata complessiva di circa due ore e mezza e la guida abilitata parla in inglese.

 

Se invece preferite fare la visita in autonomia, allora potete iniziare la camminata in Plac Centralny, la piazza dedicata a Ronald Reagan. Da qui si diramano a raggiera i grandi viali che si dirigono verso le zone più periferiche.

Sullo spiazzo antistante l’edificio che ospita il centro culturale, di solito vengono esposti degli interessanti cartelli informativi che illustrano i momenti che hanno fatto la storia di Nowa Huta, dalle rivolte operaie dei primi anni Ottanta fino al momento simbolico in cui fu divelta la statua di Lenin.

Vecchi palazzi con i muri impregnati di smog, giardini con l’erba da falciare, aiuole di fiori lasciate all’incuria.

A prima vista si prova una sensazione di degrado e trascuratezza, come se il fallimento dell’idea utopica che l’aveva partorita si fosse rivoltata contro sé stessa.

 

Aleja Róż a Nowa Huta (Cracovia)

Aleja Róż

 

Girando per la cittadina invece si scopre che è un luogo vivo, con un’anima ben precisa.

Ne sono testimonianza la folla che si muove in bicicletta per i grandi viali e si dirige verso i luoghi di svago. Oppure i writers che regalano tonalità vivaci a vecchi muri anneriti.

All’inizio di Aleja Róż, il viale delle Rose, fino al 1989 si innalzava la statua di Lenin.

Ora invece c’è un’aiuola con delle rose bianche.

Elisabetta mi dice che una volta abbattuta la statua fu in un primo momento abbandonata nella campagna di Wróblowice, una frazione del comune di Swoszowice, all’estrema periferia sud di Cracovia.

Il simbolo di Nowa Huta comunque era e rimane la Kościół Matki Bożej Królowej Polski, la chiesa della Madre di Dio, regina della Polonia, conosciuta da tutti con il nome di Arka Pana, l’Arca del Signore.

Dopo diverse vicissitudini, nel 1957 fu elevata in questa piazza una croce come simbolo della prima parrocchia di una città, che nell’immaginario di chi l’aveva pensata, doveva essere atea.

Solo nel 1965 la polizia militare permise all’allora Cardinale di Cracovia Karol Wojtyła la posa della prima pietra dell’edificio.

Proveniva dal sepolcro di San Pietro a Roma e fu donata alla popolazione cattolica della città da Papa Paolo VI.

I lavori durarono fino al 1977 e la chiesa fu consacrata proprio dal futuro Papa Giovanni Paolo II.

 

Come arrivare:

Plac Centralny a Nowa Huta si raggiunge dal centro di Cracovia con i tram 10, 22 e 23.

 

2- Museo dell’Aviazione Polacca

Rientrando da Nowa Huta verso Cracovia, proprio di fianco ad Aleja Jana Pawła II, ha sede il Museo dell’Aviazione Polacca.

L’esposizione merita senz’altro una visita da parte di appassionati e curiosi. Al suo interno si trovano interessanti sezioni storiche e audio–video dedicate a:

  • il confronto tra i velivoli del Patto di Varsavia con quelli della NATO;
  • modelli di alianti ed ultraleggeri;
  • la sala espositiva dei motori (anche di diverse marche italiane);
  • un grande open space all’aperto nel quale si possono ammirare numerosi aeromobili di fabbricazione sovietica e polacca.

 

Museo dell'Aviazione Polacca a Cracovia

Museo dell’Aviazione Polacca

 

Prima di uscire dal complesso infine, ad orari prestabiliti, è possibile salire a bordo dell’elicottero che trasportò Papa Giovanni Paolo II negli spostamenti effettuati durante le visite nella sua terra natia.

Il martedì l’ingresso è gratuito, mentre lo è tutti i giorni per i possessori della Kraków Card.

Tenete presente che chi ha acquistato una carta turistica di Cracovia ha l’uso illimitato del trasporto pubblico.

 

Come arrivare:

Il Museo dell’Aviazione Polacca è raggiungibile da Cracovia con i tram 4, 9, 49 e 52.

 

3- Monastero Benedettino di Tyniec

Sull’altra sponda della Vistola, più o meno all’altezza del Convento di Bielany, arroccato su un promontorio che domina il fiume, sorge il Monastero Benedettino di Tyniec.

L’abbazia di Tyniec si sviluppa su una roccia calcarea e fu fondata nella seconda metà del XI secolo da Bolesław Chrobry, il primo re polacco.

Nel cortile interno si trova un bellissimo pozzo d’acqua in legno in stile barocco.

Il monastero è aperto dal lunedì alla domenica e anche in questo caso l’ingresso è gratuito per i possessori della Kraków Card.

 

Il Monastero di Tyniec nei dintorni di Cracovia

Monastero di Tyniec

 

Come arrivare:

Il Monastero Benedettino si raggiunge da Cracovia con il bus 112.

Dalla stazione dei treni e delle corriere prendete un bus o un tram fino a Rondo Grunwaldzkie, poi da lì si prende la coincidenza per Tyniec.

 

Sia la fortezza di Tyniec sia il convento dei monaci Camaldolesi di Bielany che scopriremo in uno dei successivi paragrafi, sono inseriti nell’itinerario del Free Tour in bici lungo la Vistola.

L’escursione parte dalla piazza centrale di Cracovia e dopo aver superato la fortezza di Wawel si dirige verso la periferia occidentale.

L’attività ha una durata di circa tre ore e sarete accompagnati da una guida che parla inglese. Il noleggio della bicicletta non è compreso nella tariffa.

In città comunque ci sono diverse attività che offrono il servizio.

 

4- Kopiec Kościuszki

Il Kopiec Kościuszki è uno dei 4 tumoli commemorativi presenti a Cracovia e, a detta di molti, offre il miglior panorama su tutto il centro storico (e non solo) della città.

Ideale quindi per il tramonto.

Assieme al Kopiec Piłsudskiego costituisce uno dei due monumenti eretti dagli abitanti di Cracovia in onore dei due rispettivi eroi nazionali, Tadeusz Kościuszko e Józef Piłsudski.

Gli altri due, il Kopiec Krakusa e il Kopiec Wandy, sono invece di origine preistorica.

Vari sentieri in porfido si inerpicano a spirale sui suoi ripidi pendii, intersecandosi più volte prima di terminare presso la piccola vetta situata ad un’altitudine di 326 metri sul livello del mare.

Dal momento dell’invasione russa in Ucraina, accanto alla bandiera polacca svetta quella del Paese aggredito, un chiaro segno di solidarietà apposto in uno dei luoghi più simbolici della resistenza polacca all’invasore moscovita.

 

Kopiec Kościuszki a Cracovia

Kopiec Kościuszki

 

L’accesso al tumolo, al museo permanente e alle mostre temporanee ha attualmente un costo di 24 PLN a persona.

Tutto il ricavato viene reinvestito per migliorare l’esperienza offerta da questo sito culturale eretto all’inizio del diciannovesimo secolo, oltre al mantenere vive le varie tradizioni ispirate dal ricordo di Kościuszko.

Per maggiori informazioni sui biglietti ridotti, formato famiglia e, più in genere, sulla visita che vi aspetta, consultate il sito web ufficiale Kopiec Kościuszki.

Per giungere alla base del tumolo vi consigliamo di prendere l’autobus 100 dal capolinea di Salwator, che vi permetterà di risparmiare la fatica dell’ascesa al complesso.

Come sempre consigliamo di scaricare l’app Jakdojade per informazioni sulle tratte.

Il tour inizia con la visita del museo dedicato a Kościuszko, eroe nazionale non solo polacco, ma perfino americano, lituano, ruteno (bielorusso) e francese.

Per gli amanti di storia una lettura della sua incredibile vita è vivamente consigliata.

 

5- Convento Camaldolese di Bielany

Chiuso temporaneamente causa lavori di ristrutturazione dell’edificio (estate 2023).

 

Proseguendo verso occidente lungo la strada statale 780, sulla sommità della collina che sovrasta la comunità di Bielanydetta Srebrna Góra (la collina d’argento), sorge il Monastero Camaldolese.

All’interno del complesso c’è la chiesa dedicata all’Assunzione della Beata Vergine Maria, progettata dall’architetto italiano Andrea Spezza.

In passato diversi sovrani polacchi fecero visita ai monaci e nel 2002 arrivò fin quassù Papa Giovanni Paolo II.

 

Entrata al convento Camaldolese di Bielany a Cracovia

Convento Camaldolese di Bielany

 

È possibile visitare il monastero rispettando le rigide modalità imposte dall’ordine degli Eremiti Camaldolesi.

Gli uomini possono accedere al convento tutto l’anno rispettando gli orari esposti sul portone d’ingresso. Purtroppo i monaci non hanno un sito web aggiornato con tutte le informazioni necessarie per organizzare la visita.

Le donne invece possono entrare solo nei seguenti giorni:

Pasqua, Lunedì dell’Angelo, 3 maggio, Pentecoste, il lunedì dopo la domenica di Pentecoste, la domenica dopo il 19 giugno, la seconda domenica di luglio, la quarta domenica di luglio, 15 agosto, 8 settembre, Natale.

 

Come arrivare:

Il convento di Bielany è raggiungibile con gli autobus 209, 229 e 239 partendo dal capolinea di Salwator.

La fermata Bielany Klasztor è su richiesta.

 

Kopiec Kościuszki e i due monasteri (Bielany e Tyniec) si possono visitare tranquillamente in un’unica soluzione.

Sono raggiungibili in pochi minuti tramite un breve tratto dell’autostrada A4, tra le uscite di Mirowski e Tyniecki.

 

6- I Santuari di Łagiewniki

All’estrema periferia meridionale di Cracovia sorge il quartiere di Łagiewniki, molto famoso in Polonia perché ospita due importanti santuari.

Sono meta di centinaia di migliaia di pellegrini e turisti tutto l’anno.

Il primo è dedicato alla Divina Misericordia.

Inizialmente il santuario era situato nella vecchia chiesa del convento della congregazione delle suore della Beata Vergine Maria della Misericordia.

Tra le due guerre mondiali il monastero ospitò anche suor Maria Faustina Kowalska, divenuta Santa il 30 aprile del 2000.

Negli ultimi decenni il culto del Gesù Misericordioso è andato rapidamente sviluppandosi, tanto che di fianco al vecchio convento è stata edificata la nuova basilica, consacrata da Papa Giovanni Paolo II il 17 agosto del 2002.

Proprio sulla collina di fronte invece è tuttora work in progress il nuovo Centro Giovanni Paolo II.

 

Santuario alla Divina Misericordia di Łagiewniki a Cracovia

Santuario alla Divina Misericordia

 

Progettato dall’architetto Andrzej Mikulski, i lavori hanno avuto inizio nel 2008 nella zona in cui si trovava l’ex stabilimento di carbonato “Solvay”, la fabbrica dove lavorò Karol Wojtyła in gioventù.

Nella prima fase dei lavori è stato edificato il Santuario (inaugurato nel 2011) ed il centro del volontariato. Nelle successive fasi sono stati costruiti:

  • il museo multimediale dedicato alla vita del Papa polacco;
  • la casa per gli esercizi spirituali;
  • il centro conferenze;
  • la casa del pellegrino;
  • il centro di riabilitazione;
  • un parco per la meditazione ed il tempo libero.

Il nuovo complesso è facilmente raggiungibile a piedi dal santuario della Divina Misericordia grazie a una passeggiata di una ventina di minuti circa, oppure in macchina.

Prima di lasciare il Santuario vi consigliamo di fare una breve sosta di ristoro nel bistrot che si trova sul retro della chiesa.

All’interno potete gustare i deliziosi kremówki papieskie. Voi vi chiederete cosa sono.

Essi non sono altro che le classiche paste di pasta sfoglia ripiene di crema pasticcera alla vaniglia di cui (si dice) il Pontefice fosse particolarmente ghiotto.

Per questo motivo in Polonia questi dolci sono diventati una vera e propria istituzione.

 

I Kremówki papieskie famosi dolci polacchi

Kremówki papieskie

 

Come arrivare:

Il santuario è raggiungibile dal centro città con i tram 8, 22 e 50 fino al capolinea di Borek Fałęcki.

Poi si prosegue a piedi per una decina di minuti circa e si giunge a destinazione.

 

7- Sentiero dei Nidi d’Aquila

Sulla direttrice che collega Cracovia con Częstochowa, in un paesaggio vallonato tra campi di frumento, pascoli verdeggianti e fitte foreste, si snoda il sentiero dei Nidi d’Aquila (Szlak Orlich Gniazd in polacco).

Una volta lasciato il centro di Cracovia e giunti alla periferia settentrionale della città si possono prendere due strade, la 94 direzione Bytom o la 778 per Wolbrom.

In poco più di 160 chilometri in rapida sequenza ci sono numerose grotte, chiese, fortezze e manieri che sintetizzano in maniera perfetta il binomio storia-natura di questa zona della Polonia meridionale.

Edificate dapprima in legno e successivamente in pietra durante il regno di Casimiro III, detto il Grande, le strutture avevano finalità difensive sulle rotte commerciali battute a quei tempi.

 

Il castello di Korzkiew in Polonia

Castello di Korzkiew

 

Pochi minuti dopo aver lasciato la città si incontra già il primo castello da visitare, quello di Korzkiew.

Fino a quindici anni fa sul colle che domina la pittoresca vallata del torrente Korzkiewka si trovavano solo le rovine delle mura di un piccolo castello medioevale abitato da Cavalieri.

Oggi invece, nello stesso luogo, sorge una fortezza in pietra ricostruita secondo le illustrazioni dell’epoca (XIV – XVI secolo) e adibita a ristorante per cerimonie.

Proseguendo verso nord-ovest si accede al parco nazionale di Ojców.

Probabilmente è una delle zone più attraenti e suggestive della Giura di Cracovia, formata dalla vallata del fiume Prądnik scavata tra alte pareti di calcare bianco.

 

Il Parco Nazionale di Ojców in Polonia

Parco nazionale di Ojców

 

Dopo aver sostato per una breve passeggiata ed un momento di ristoro nel piccolo villaggio che porta il nome del parco, si prosegue per Pieskowa Skała, una delle mete più ambite della regione.

In questo contesto ambientale su un picco calcareo sorge il Castello di Pieskowa Skała, uno dei più belli e meglio conservati di tutta la Polonia.

Si parcheggia la macchina in basso nello slargo situato davanti ad una struttura ricettiva. Poi grazie ad un sentiero nel bosco di circa un chilometro si giunge a destinazione.

Gli interni, i giardini e le aiuole fiorite sono curatissimi. Da un belvedere situato sopra il bistrot si può ammirare un suggestivo panorama sulla vallata.

 

Il castello di Pieskowa Skała in Polonia

Castello di Pieskowa Skała

 

Terminata la visita si lascia sulla sinistra la vasta area mineraria della Slesia all’altezza di Olkusz. In rapida successione si attraversano i paesini di Ogrodzieniec, Smoleń, Pilica e Mirów, i quali conservano sulle rupi le rovine delle rispettive fortezze.

Tappa finale dell’itinerario che vi illustriamo è il Castello reale di Bobolice. Anche in questo caso si lascia l’auto in uno spiazzo adibito a parcheggio e poi si raggiunge il maniero con una piacevole passeggiata di una decina di minuti.

La struttura, da alcuni anni in mano a privati, è stata da poco restaurata e ospita un interessante museo dedicato agli usi e costumi del periodo medioevale.

 

Armatura degli Ussari Alati di Polonia

Armatura degli Ussari Alati di Polonia

 

Nel 1683 transitò da queste parti diretto a Vienna il sovrano Jan III Sobieski alla guida del famoso corpo di cavalleria degli Ussari Alati di Polonia.

Durante il famoso assedio alla capitale austriaca sconfisse le truppe Ottomane bloccandone di fatto l’avanzata nel centro e nord Europa.

Steve

Sono nato a Udine nel 1963 e vivo a Galleriano, un piccolo paese di campagna in provincia di Udine. Appassionato di geografia, ho viaggiato fin da piccolo grazie ai miei genitori.

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Un android developer a tempo perso, una polacca innamorata dell'Italia e un appassionato di geografia prestato all'informatica.

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