Ushuaia, 10 cose da fare e vedere alla Fine del Mondo
Nell’immaginario collettivo, la Terra del Fuoco in Argentina rappresenta una regione lontana, fredda ed ostile.
Lontana sì, fredda anche.
Ma il resto non è propriamente così.
In base alla nostra esperienza personale possiamo assicurarvi che Ushuaia e dintorni sanno regalare delle esperienze indimenticabili, in splendidi contesti naturali.
Montagne dalle cime innevate, laghi dalle acque color turchese, boschi ricchi di flora e fauna autoctone, fiordi sinuosi e panorami mozzafiato.
Sia Ushuaia sia l’intera provincia sono organizzate molto bene a livello turistico.
Strutture ricettive all’avanguardia, escursioni ed attività da svolgere, esperienze del gusto. Ce ne sono per tutti i gusti e per tutte le tasche.
In questo articolo, oltre ad alcune informazioni pratiche per organizzare la visita, vi forniamo alcune idee sulle 10 cose da fare e vedere a Ushuaia.
Ovviamente si tratta solo di una serie di suggerimenti.
Li potete tranquillamente modificare o implementare in corso d’opera in base ai vostri gusti e desideri.
Indice
- Ushuaia, dove si trova
- Escursioni a Ushuaia e dintorni
- Dove dormire a Ushuaia
- 10 cose da fare e vedere a Ushuaia
- Terra del Fuoco clima
- Letture consigliate
- Fuso orario Argentina
- Valuta Argentina
Ushuaia, dove si trova
Ushuaia è la città più australe del mondo dato che è situata ad una latitudine di 54° 46’ sud.
L’arcipelago della Terra del Fuoco si trova all’estremità meridionale del paese ed è delimitato dallo Stretto di Magellano e dal Canale di Beagle.
Venne scoperto nel 1520 da una spedizione guidata da Ferdinando Magellano, finanziata dalla corona di Spagna.
Lambendo le coste, il navigatore portoghese ed i suoi uomini notarono dei fuochi accesi e originariamente la chiamarono Terra dei Fumi.
A quell’epoca infatti la popolazione indigena degli Yámana accendeva dei falò per riscaldarsi.
La Terra del Fuoco fu abitata esclusivamente dagli indigeni fino alla metà del XIX secolo.
Successivamente i pionieri iniziarono a riversarsi a queste latitudini attratti dalla corsa all’oro e dai sussidi offerti dal governo centrale per promuovere l’allevamento di bestiame, in particolare di pecore.
Escursioni a Ushuaia e dintorni
Durante la visita di Ushuaia e dintorni vi consigliamo di mettere in programma delle escursioni guidate.
Secondo noi sono essenziali.
Grazie alla professionalità e alle conoscenze delle guide, riuscite ad apprendere una serie di nozioni e consigli che solo dei veri “local” sono in grado di offrire.
Tutte le escursioni prevedono anche il servizio di pick-up e drop-off in hotel.
In base alla nostra esperienza ve ne consigliamo alcune, poi una volta in loco potete scegliere quelle vi ispirano maggiormente.
La visita alla città ha una durata di un’ora e la guida parla in inglese e spagnolo.
L’escursione parte subito con il botto.
La prima tappa infatti prevede una sosta al belvedere Las Hayas, dal quale si può contemplare uno dei panorami più spettacolari sulla città.
Il silenzio e la natura fanno il resto.
Dopo aver visitato la chiesa de Nuestra Señora de la Merced, percorrendo le vie principali del centro storico si raggiunge la baia.
L’attività termina di fronte all’edificio che ospita i Musei Marittimo e del Presidio.
Parco Nazionale Terra del Fuoco e Treno Austral Fueguino
L’escursione ha una durata di circa sei – sette ore e quindi mettete in preventivo un’uscita di quasi una giornata intera. La guida parla in inglese e spagnolo.
È possibile optare per due soluzioni.
La sola escursione al Parco Nazionale della Terra del Fuoco, con un corollario di attività da svolgere, oppure abbinare anche la corsa con il caratteristico Treno Austral Fueguino.
L’uscita in catamarano ha una durata di due ore e mezza circa, e secondo noi è una delle esperienze più coinvolgenti tra quelle che si possono fare a Ushuaia.
Durante la prima parte della navigazione si costeggeranno le isole degli Uccelli e dei Leoni Marini, che prendono il nome dalle specie che le popolano.
Dopo aver immortalato nelle classiche foto di rito il pittoresco Faro Les Éclaireurs, l’imbarcazione si dirige verso Puerto Karelo, situato sull’Isola di Bridges.
Una volta sbarcati, si possono intraprendere delle brevi passeggiate lungo i sentieri per ammirare le specie di flora e fauna autoctone.
Al termine dell’attività si riprende l’imbarcazione e si torna in porto ad Ushuaia.
Dove dormire a Ushuaia
Ushuaia con il passare degli anni è diventata una località prettamente turistica e quindi presenta un’ampia offerta di strutture ricettive, in grado di soddisfare la crescente richiesta da parte di turisti e lavoratori.
Dopo un’accurata ricerca, noi abbiamo optato per la Hosterìa Amèrica.
Si tratta di una struttura confortevole a gestione famigliare, arredata con gusto e rinnovata di recente.
Si trova in una posizione incantevole proprio sopra la città e dalle vetrate della sala ristorante si possono ammirare delle splendide vedute sulla baia.
Al seguente link invece è possibile verificare le migliori offerte e disponibilità per dormire a Ushuaia.
10 Cose da fare e vedere a Ushuaia
La Terra del Fuoco ha rappresentato la tappa finale del nostro viaggio in Argentina, iniziato tre settimane prima a Buenos Aires.
Dopo alcuni giorni di ambientamento trascorsi nella capitale, abbiamo intrapreso un viaggio on the road in Patagonia.
In fase di pianificazione dell’itinerario, tenete presente che Ushuaia a livello turistico è una località esclusiva.
Questo significa che le tariffe sono più alte rispetto ad altre zone dell’Argentina.
La città viene utilizzata anche come base logistica per le crociere in partenza verso l’Antartide.
Qui di seguito trovate le nostre impressioni così come le avevo trascritte allora sul quaderno degli appunti.
Escursione con il treno Austral Fueguino
Il Parco Nazionale della Terra del Fuoco è una delle principali attrazioni situate nei dintorni di Ushuaia.
La visita ha inizio con la corsa sul Treno Austral Fueguino, chiamato anche “Tren de los Presos”, il treno dei carcerati.
La stazione di partenza è situata a circa otto chilometri dal centro città.
Ushuaia in passato è stata un’importante colonia penale. Dal capolinea partivano i treni che trasportavano i carcerati nel bosco, per la lavorazione del legname.
Il percorso si sviluppa attraverso un bosco secolare e la vallata del Río Pipo.
La prima sosta prevede la visita alle cascate Macarena, poi nel tratto finale del tragitto si fa finalmente ingresso nel parco vero e proprio.
Bahia Ensenada
Fuori dalla stazione ferroviaria ci sono i pullman a disposizione dei visitatori.
Dopo aver attraversato un fitto bosco di lengas, ñires y guindos si giunge a Bahía Ensenada.
Da qui si apre come a ventaglio un bellissimo scorcio panoramico sul Canale di Beagle e la Isla Redonda.
Nel fitto della vegetazione riusciamo a intravedere il coniglio europeo e la volpe rossa.
Provo ad avvicinarmi di qualche metro per scattare delle foto, ma la sua indole schiva e diffidente la mettono in fuga.
In una piccola capanna in legno c’è un ufficio postale. Vi consigliamo di entrare.
Per un controvalore di pochi euro è possibile annullare il passaporto con il timbro de la Fin del Mundo.
Bahia Lapataia
Percorrendo la RN3 si raggiunge Bahía Lapataia, che in lingua indigena significa “bel bosco”.
Il corso del fiume è stato modificato artificialmente da una diga, costruita con pezzi di legno da quei grandi ingegneri che sono i castori.
Dopo una camminata nel bosco si giunge ad uno spiazzo in terra battuta dove un pannello in legno recita “Aquì finaliza la Ruta Nacional n°3”.
In pratica si è arrivati alla fine del mondo (o quasi).
La fauna del Parco Nazionale della Tierra del Fuego
Gli animali autoctoni che popolano il parco sono il guanaco, il kaiken (una specie di oca), il cormorano, il gabbiano e la volpe rossa.
Le specie importate invece sono il coniglio europeo, il castoro e la trota australe (alcuni esemplari arrivano a pesare fino a 12 Kg).
Un cenno la merita la storia del castoro.
Alcuni anni fa importarono dal Canada venticinque coppie di castori con l’obiettivo di avviare l’industria della pelliccia.
L’investimento si rivelò però ben presto sbagliato perché la pelliccia degli animali non aveva la stessa qualità di quella canadese.
I castori allora furono liberati nel bosco in prossimità del Lago Fagnano ed in breve tempo si moltiplicarono fino ad arrivare a circa 50.000 unità.
In pratica un castoro per ogni abitante di Ushuaia.
Essendo il castoro un animale dannoso per l’ecosistema, la municipalità mise una taglia di cinque pesos a capo per incentivarne la cattura.
L’iniziativa però non ebbe grande successo, sia perché il castoro è un animale molto difficile da catturare sia perché la ricompensa era troppo bassa.
La carne inoltre non è commestibile per l’uomo e in questa regione non vivono i suoi predatori più agguerriti, che sono l’orso bruno ed il lupo.
5. Crociera sul Canale di Beagle
Il molo turistico è il luogo di ritrovo dei passeggeri che desiderano effettuare l’escursione nel Canale di Beagle.
Noi ci siamo affidati alla compagnia Rumbo Sur.
Il canale di Beagle prende il nome dal veliero capitanato dal comandante Robert Fitz Roy.
Una volta salpata, l’imbarcazione costeggia la zona orientale del canale, mentre in cielo fa capolino un arcobaleno.
Il tempo comunque è perturbato ed il mare mosso.
Dopo alcune decine di minuti di navigazione, si circumnaviga un isolotto sul quale sorge il suggestivo Faro Les Éclaireurs.
Si prosegue tra forti raffiche di vento, finché si raggiungono la Isla de los Pajaros e la Isla de los Lobos, entrambe appartenenti all’arcipelago delle isole Bridges.
Sui piccoli scogli trovano rifugio delle colonie di cormorani e di leoni marini.
Durante l’escursione si vedono i resti della nave Monte Cervantes, detta il Titanic di Ushuaia, affondata in queste acque negli anni Trenta.
Museo Marittimo e del Presidio
L’edificio che in passato ospitava il carcere ospita entrambi i musei.
Le esposizioni sono molto interessanti e sono d’aiuto ai visitatori per apprendere la storia e lo sviluppo della città.
Nel Museo Marìtimo sono esposti documenti ed immagini sulla storia della navigazione, sulla costruzione delle imbarcazioni, sulla fauna locale, sui cercatori d’oro e sulle popolazioni native.
La sezione dedicata al Museo del Presidio penale invece permette di apprendere la lugubre storia del Càrcel de Reincidentes, dove venivano internati i prigionieri più pericolosi del paese.
In pratica Ushuaia rappresentò per l’Argentina quello che la Cayenna nella Guyana Francese rappresentò per la Francia.
Museo Fin del Mundo
Il Museo de la Fin del Mundo è ubicato in Avenida Maipù 173.
Al suo interno sono esposti reperti archeologici, fotografie, riproduzioni fedeli di utensili e materiali sulla storia etnografica e biologica della Terra del Fuoco.
Siamo sinceri, secondo noi sono molto più interessanti e ben organizzati i due musei visitati in precedenza.
Escursione ai laghi Fagnano e Escondido
Se avete del tempo a disposizione, una delle esperienze che vi consigliamo di mettere in programma è l’escursione in jeep ai laghi Escondido e Fagnano.
Quando li abbiamo visitati noi il tempo era brutto, pioveva a dirotto ed il fattore meteo ha inciso parecchio sulla buona riuscita della giornata.
Il lago Escondido si trova sulle Ande Fueguine, 60 chilometri circa a nord di Ushuaia, proprio alle pendici del Passo Garibaldi.
Una volta lasciato il mezzo in uno slargo in terra battuta, si scende a piedi per una mulattiera. Arrivati a valle si può consumare uno spuntino.
Dopo il momento di ristoro si riprende la RN3 e in 36 chilometri si raggiungono le sponde al lago Fagnano, uno dei più estesi al mondo.
Arrivati qui il tempo atmosferico ci aveva dato una breve tregua, con il sole intento a farsi largo tra le nuvole.
Allora avevamo approfittato immediatamente del momento propizio per fare una piacevole passeggiata lungo la riva.
Al termine, prima di risalire sul mezzo, ci eravamo fermati a conversare con un’anziana signora che, in compagnia della nipote, faceva parte della nostra comitiva.
Ci aveva chiesto da dove venivamo e quando le avevamo risposto “dal Friuli Venezia Giulia in Italia” i suoi occhi si illuminarono e con una punta di orgoglio ci disse che suo marito era un esule istriano.
Mangiare la Centolla
Chi ama la buona cucina come noi non può lasciare la Terra del Fuoco senza aver provato la deliziosa Centolla, la specialità culinaria del territorio.
La Centolla non è altro che quel crostaceo che noi conosciamo con il nome di granseola o granchio, e nei locali del centro di Ushuaia viene preparato in diversi modi.
Accompagnatelo con un buon bicchiere di vino bianco.
Ammirare le stelle
Appena faceva buio, uno dei nostri passatempi preferiti era quello di ammirare le stelle del cielo australe, giocando a identificare le varie costellazioni.
Ad Ushuaia le condizioni atmosferiche sono molto variabili e quindi è complicato trovare una notte con il cielo completamente sereno.
Bisogna quindi approfittare dei pochi momenti propizi.
In uno di questi siamo riusciti ad ammirare in tutta la sua bellezza la Croce del Sud.
Curiosità
Come in tutte le città del paese, anche ad Ushuaia c’è un monumento in memoria dei caduti nella guerra delle isole Malvinas.
Quelle che noi conosciamo con il nome inglese di Falkland.
Sul monumento, che si trova nel Parque Malvinas, proprio di fronte al Canale di Beagle, c’è una lapide in marmo che riporta il seguente motto patriottico:
Volveremos!
(Torneremo)
Terra del Fuoco clima
Abbiamo visitato Ushuaia e la Terra del Fuoco nel mese di gennaio, quindi in piena estate australe.
La bella stagione è ovviamente il periodo ideale per organizzare il viaggio, dato che le condizioni climatiche sono favorevoli, con strade e canali accessibili.
La sera le temperature si abbassano sotto i dieci gradi centigradi, ma le strutture ricettive sono dotate di ogni comfort energetico.
L’inverno dell’emisfero sud ovviamente presenta situazioni complicate per i turisti, almeno a queste latitudini.
Il meteo del mese di agosto ad Ushuaia per esempio prevede una temperatura media di 2 C° durante il giorno, con minime notturne che scendono abbondantemente sotto lo zero.
Il surriscaldamento globale però si sente anche da queste parti. Purtroppo.
Nel mese di agosto 2022 per esempio la temperatura massima è stata di 6°C e la minima di -10°C (solo un giorno).
Più che il freddo, secondo noi il problema principale è dovuto alle poche ore di luce, solo sette al giorno, ed alle precipitazioni nevose.
Letture consigliate
Patagonia Express, di Luis Sepúlveda
In Patagonia, di Bruce Chatwin
Fuso orario Argentina
Ora solare standard rispetto all’Italia: – 4
Valuta Argentina
Peso argentino – AR$ (suddiviso in 100 Centavos)