Trekking sul Monte Gingilos a Creta, guida alla visita
Una vacanza a Creta non si riduce solo a spiagge e mare. A livello turistico infatti l’isola offre un ventaglio di esperienze in grado di soddisfare anche gli amanti della storia, della cultura, dell’enogastronomia e delle attività outdoor.
Tra queste ultime spiccano le escursioni sui monti Gingilos e Psiloritis, il famoso Monte Ida della mitologia greca, e rappresentano una valida alternativa al più inflazionato trekking nelle Gole di Samaria.
Chi ci segue abitualmente sul blog sa che Riccardo è un grande appassionato di montagna. Di solito si cimenta sui sentieri di casa, le Alpi Carniche e le Dolomiti.
La scorsa estate invece, approfittando di un paio di settimane di vacanza a Chania, si era ripromesso di effettuare le tre camminate e così è stato.
In questo articolo, scritto a quattro mani, ci concentriamo sull’ascesa al Monte Gingilos, una delle vette più importanti del massiccio dei Lefká Ori.
Indice
- Come arrivare da Chania
- Il Monte Gingilos
- Trekking sul Monte Gingilos
- Informazioni tecniche
- Letture consigliate
- Fuso orario Grecia
Come arrivare a Xylóskalo da Chania
Xylóskalo è il luogo di partenza sia dell’ascesa al Monte Gingilos sia dell’escursione nelle Gole di Samaria, i due più famosi trekking della zona occidentale di Creta.
Il sito dista poco più di quattro chilometri dal villaggio montano di Omalos ed in greco il suo nome significa “scala in legno”. Si può raggiungere tranquillamente da Chania sia in auto sia in pullman.
In auto
Xylóskalo si trova a poco meno di 40 chilometri da quella che noi consideriamo la città più bella dell’isola e si raggiunge grazie ad una comoda strada a due corsie.
Una volta arrivati nella zona artigianale di Chania, situata alla periferia nord della città, già si intravedono in lontananza i picchi innevati del massiccio della Montagne Bianche.
Durante il tragitto si alternano paesini con le classiche abitazioni bianche circondate da bouganville e tratti di aperta campagna. Ai lati della strada alberi da frutto e coltivazioni di ulivi intervallati da terreni incolti e lasciati all’abbandono.
La prima parte del tracciato è pianeggiante o in leggera pendenza. Dopo metà percorso invece la strada sale improvvisamente di quota grazie ad una serie di stretti tornanti.
Chi soffre di malessere causato dal trasporto ne tenga conto in fase di pianificazione dell’escursione.
Proprio nei pressi dell’ingresso alle Gole di Samaria ci sono due parcheggi attrezzati per auto e pullman, uno con il fondo in asfalto e l’altro, subito prima del bar, in sterrato. Ricordatevi che il primo è a pagamento.
In bus
Ogni giorno da Chania ci sono alcune corse in direzione di Soúgia e Paleòchora che di solito fermano anche a Xylóskalo.
Ce ne sono alcune che partono dall’aeroporto ed altre dalla stazione degli autobus. Quest’ultima si trova nella parte nuova della città, situata comunque a poche centinaia di metri dal luogo più iconico di Chania, il vecchio porto veneziano.
La fermata finale si trova proprio di fronte al bar situato a poche decine di metri dall’inizio del sentiero per il Monte Gingilos.
Il tragitto dura poco più di un’ora e le corse vengono effettuate dalla compagnia pubblica KTEL.
Durata del viaggio:
Chania – Omalos (Xylóskalo) 1 ora circa
Il Monte Gingilos
Il Monte Gingilos è incastonato tra le Montagne Bianche, la principale catena montuosa della zona occidentale di Creta. Sono chiamate bianche perché le cime sono innevate fino a primavera inoltrata.
Sono montagne in pietra calcarea solcate da numerose gole, tra cui quelle più famose sono quelle di Samaria, di Agía Irini, di ĺmbros, di Tripiti e di Kládos.
La vetta più alta è quella del Monte Pachnes che raggiunge un’altitudine di 2453 metri, ma complessivamente ci sono oltre cinquanta cime che superano i 2000.
Trekking sul Monte Gingilos
Riccardo ha effettuato l’escursione ad inizio settembre. Queste sono le sue impressioni trascritte live sul blocco note dello smartphone.
Prima di intraprendere l’ascesa è consigliato alimentarsi bene e di portare una sufficiente scorta di zuccheri, come cioccolata e frutta disidratata. Non serve caricarsi eccessivamente d’acqua invece perché durante il percorso c’è una fonte.
A grandi linee l’ascesa si può suddividere in tre porzioni:
- Da Xylóskalo alla fonte di Linoseli
Il primo tratto di salita è impegnativo e stancante perché ci sono dei gradoni da superare a zig zag. È perlopiù esposto al sole e da queste parti il caldo si fa sentire maggiormente rispetto alle Alpi.
Dopo circa quaranta minuti termina la salita a gradoni ed inizia un tratto in leggera contropendenza piuttosto lungo, di circa 20-30 minuti, con una bella vista sull’altopiano di Omalos.
Poco prima di concludere questa parte del sentiero che si snoda tra vecchi cipressi c’è un arco naturale in roccia da oltrepassare. In pochi minuti si giunge alla fonte d’acqua, che è anche l’unica lungo il tragitto.
- Dalla fontana di Linoseli alla sella
Anche questo secondo tratto è abbastanza impegnativo a livello fisico. Il sentiero si snoda a zig zag lungo un ghiaione. La pendenza non è elevata, ma i quadricipiti delle cosce sono costretti ad un lavoro extra per compensare la natura poco compatta del fondo del tracciato.
Al termine di questa sezione si giunge ad un’ampia sella situata ad una altitudine di circa 1700 metri.
Questo è il luogo ideale per una breve sosta e per ammirare dei panorami superbi. A nord si intravede chiaramente la costa e la città di Chania, mentre a sud il Mare Libico e l’isola di Gavdos.
Qui si abbandona anche il sentiero europeo E4. Il percorso ha inizio a Tarifa sulla costa meridionale della Spagna e dopo aver attraversato ben dieci paesi termina a Larnaca, nell’isola di Cipro.
Attraversa Creta in senso longitudinale da Kissamos ad ovest fino a raggiungere l’estrema punta orientale dell’isola a Sitia.
Manca poco meno di un’ora per arrivare in cima.
- Dalla sella alla vetta
Da questo punto in poi il tragitto è esposto ad un forte e fastidioso vento. Il sentiero è roccioso, formato da grossi massi di roccia calcarea e richiede un po’ di esperienza. In un paio di punti è richiesto anche l’utilizzo delle mani per superare delle asperità.
Bisogna rimanere concentrati perché è facile uscire dal percorso (mi è capitato di uscire dalla traccia principale di qualche metro). Ci sono comunque di tanto in tanto delle indicazioni sulla roccia che aiutano a rientrare sul sentiero originale.
A circa 15 minuti dalla vetta si giunge ad una pre vetta, una cima più bassa (in realtà di soli 4 metri).
Gli ultimi metri sono complicati perché si cammina su rocce che ricordano degli scogli, anche se non sono scivolose. Non è semplice e bisogna prestare la dovuta attenzione.
Una volta arrivati in cima si può godere di un meritato riposo. La sosta può essere utilizzata per rifocillarsi, per scambiarsi opinioni con altri escursionisti e per ammirare il panorama che ci circonda.
In giornate limpide si intravedono in lontananza le penisole di Rodopoú e Kissamos a nord, le alte vette ad est ed il mare a sud.
Purtroppo quando ho effettuato la camminata il libro di vetta non era presente, anche se teoricamente dovrebbe esserci.
Monte Gingilos, informazioni tecniche
Altitudine: partenza 1250 metri, arrivo 2080 metri;
Lunghezza: 9,4 chilometri (andata – ritorno);
Dislivello (in salita): 830 metri, 1000 complessivi se si considera anche la presenza di tratti in contropendenza;
Periodo consigliato: il sentiero è aperto tutto l’anno però il periodo migliore per l’escursione è quello estivo. A meno che non si abbia molta esperienza, da evitare qualora dovesse essere innevato;
Difficoltà: il trekking sul monte Gingilos adatto a persone allenate ed esperte di montagna. Da fine giugno a novembre il sentiero è asciutto e privo di neve. Dopo aver superato la sella non continuare l’ascesa in caso di maltempo e di vento forte;
Durata: con le soste necessarie per rifocillarsi, per scattare fotografie e per godersi appieno l’esperienza, Riccardo ha coperto il tragitto di sola andata in 3 ore e 15 minuti. Ci sono volute altre 3 ore per la discesa lungo lo stesso percorso;
Calzature: scarpe da trekking;
Consigli: portare un berretto e/o cappello, bastoncini da trekking e la crema solare.
Letture consigliate
Lo scalino d’oro, di Christopher Somerville
Fuso orario Grecia
Rispetto all’Italia: + 1