Il Tango a Buenos Aires: storia, show, locali e festival

Il Tango a Buenos Aires: storia, show, locali e festival


Il tango argentino è il ballo popolare per antonomasia nei paesi che si affacciano sul Rio de la Plata, Argentina e Uruguay.

In realtà non è solo un ballo, ma anche una forma poetica ed artistica.

Passeggiando per le vie di Buenos Aires per esempio ve ne accorgerete.

Nei luoghi di maggior afflusso di turisti infatti incrocerete ballerini che si esibiscono in strada.

Non solo a La Boca o in piazza Dorrego a San Telmo, diventati ormai luoghi inflazionati, ma anche in un quartiere residenziale come Palermo o nelle vie pedonali come Florida e Lavalle

In pratica è diventata una specie di arte in movimento per le strade della capitale.

Cosa trovate in questo articolo?

Una panoramica su cosa rappresenta il tango a Buenos Aires, con tutta una serie di informazioni utili per assistere a uno show in una milonga ed un excursus sulle origini del ballo.

 

Articolo aggiornato il 14 gennaio 2025.

 

Indice

 

Cenni storici

Il tango ha origini lontane e si è sviluppato nelle aree urbane di Buenos Aires e Montevideo.

Fin dagli ultimi decenni dell’Ottocento le due città furono investite da flussi migratori provenienti dall’Europa. Tante persone anche della nostra regione, il Friuli Venezia Giulia, tra cui mio nonno materno.

Dovete sapere che nel mio paesino natale, solo pochissime famiglie benestanti furono risparmiate dal fenomeno dell’emigrazione, mentre dalle altre si assistette a un continuo via vai verso gli Stati Uniti e l’Argentina.

Nelle aree portuali delle due capitali si svilupparono dei quartieri di estrazione popolare, chiamati orillas.

Il tango nacque così nei postriboli e nei luoghi di aggregazione di queste zone disagiate, come musica folcloristica e di estrazione popolare.

La lingua usata per i testi era il Lunfardo, un argot (gergale) usato perlopiù da persone povere.

La prima epoca del tango, quello della vecchia guardia, durò fino ai primi anni del Novecento, quando venne sdoganato anche nelle classi sociali più abbienti.

Negli anni successivi prese sempre più piede fino alla cosiddetta età dell’oro, quella che copre il ventennio tra le due guerre mondiali.

 

Vetrata del Cafè La Perla a Buenos Aires

Cafè La Perla nel quartiere La Boca (© Eduardo Sánchez)

 

Show di tango a Buenos Aires

Se avete in programma un viaggio in Argentina, con tutta probabilità avrà inizio a Buenos Aires.

Nel panorama delle offerte turistiche della città, una delle esperienze più richieste è quella di assistere ad uno show di tango.

D’altronde se non lo fate a Buenos Aires, dove lo fate?

In città c’è un’ampia offerta di locali e milonghe, frequentate sia dagli argentini ma soprattutto dai turisti.

Noi per esempio siamo stati due volte a Buenos Aires in passato e in entrambe le occasioni siamo andati a gustarci uno spettacolo con cena.

In fase di prenotazione dei locali avevamo optato per due esibizioni diametralmente opposte l’una dall’altra, sia per quanto riguarda la proposta musicale sia per la coreografia.

 

La prima volta eravamo stati alla Esquina Homero Manzi.

Il locale è situato in Avenida San Juan 3601 nel famoso e storico quartiere di Boedo.

Homero Nicolàs Manzione Prestera, detto Manzi, nacque nel 1907 nella provincia di Santiago dell’Estero e dedicò la sua vita alla produzione e composizione di musica e canzoni.

Il locale, dichiarato edificio storico della città, fu costruito nel 1927 ed ebbe il suo momento di massimo splendore negli anni Quaranta.

Vi raccontiamo la nostra esperienza.

Il salone al piano terra è suddiviso tra la reception, il bar, la sala da pranzo ed il palco dove si esibiscono gli artisti.

Il pavimento e gli arredamenti sono in legno con rivestimenti in velluto color porpora.

Nei momenti di massimo splendore della città in queste milonghe si riuniva l’aristocrazia di Buenos Aires, come si evince dalle fotografie appese alle pareti della sala.

Per chi non lo sapesse, una milonga è un locale dove la gente si ritrova per ballare il tango. Solitamente si tratta di un ampio salone contornato dai tavolini lungo i lati.

In tutti i show di tango a Buenos Aires il momento conviviale ha inizio con un aperitivo, un antipasto a base di deliziose empanadas di carne, affettati misti, insalata russa e formaggi.

La portata principale solitamente è a base di tenerissima carne argentina oppure di pesce. La cena termina sempre con un dessert.

 

Sala da pranzo Esquina Homero Manzi a Buenos Aires

Esquina Homero Manzi (sala da pranzo)

 

Due anni dopo invece avevamo optato per il Michelangelo, locale situato in Balcarce 433 nel barrio di San Telmo.

L’edificio è chiamato La Catedral de Tango e fu costruito nella prima metà dell’Ottocento. Nel 1995 è stato dichiarato Patrimonio Architettonico della città.

Dal 1967 ospita spettacoli di tango e la sua fama è andata crescendo talmente in fretta che in poco tempo è diventato uno dei luoghi più esclusivi della capitale.

Dopo essere rimasto attivo per oltre trent’anni, fu chiuso temporaneamente per dare spazio a degli importanti scavi archeologici.

Nel 2005 è stato nuovamente riaperto al pubblico.

Dopo aver consumato l’aperitivo nella cosiddetta sala di benvenuto situata al piano terra, ci eravamo accomodati al piano nobile per la cena.

Il nostro tavolo si trovava al centro della sala, proprio di fronte al palco dove si sarebbero esibiti gli artisti.

Tra le varie proposte del menù avevamo scelto il piatto denominato “Pampa mia”, un filetto di vitello grigliato servito sopra una crosta di pane, accompagnato con patate affumicate, insalata verde e salsa locale.

Lo spettacolo infine era interpretato dalla compagnia di Gloria Barraud e Eduardo Arquimbau, composta da circa 30 tra artisti e ballerini.

Gloria (che ci ha lasciati nel 2020) ed Eduardo sono due tra i più importanti ambasciatori del tango argentino nel mondo, prima accompagnando famosi compositori e musicisti e poi con la loro compagnia.

Lo spettacolo si era sviluppato in tre momenti distinti: el Corralón, el Burdel y la Fantasía Tanguera.

Il primo atto ci aveva riportati alle origini del tango, quando Buenos Aires non era altro che un paese con le strade in terra battuta e le case basse.

I carri trainati dai cavalli al termine della giornata venivano alloggiati in case rurali chiamate El Corallón. Queste strutture venivano generalmente frequentate da operai, peones e immigrati.

Il secondo atto invece era ambientato in case di prostituzione (el burdel appunto) e frequentate da uomini appartenenti a tutte le classi sociali del tempo.

Nel terzo e ultimo atto infine Gloria e Eduardo ci avevano immersi nelle melodie dei tempi moderni. Avevano ripercorso la parabola artistica di due dei più famosi maestri con cui avevano lavorato in passato, Ástor Piazzolla e Mariano Mores.

Lo spettacolo era stato vivace, coinvolgente, pieno di brio e colori, diverso rispetto a quello più classico a cui avevamo assistito alla Esquina Homero Manzi.

 

Gloria e Eduardo Arquimbau due ambasciatori del tango argentino nel mondo

Gloria e Eduardo Arquimbau

 

Festival di tango a Buenos Aires

Ogni anno nel mese di agosto la capitale federale ospita il Mundial de Tango e tutta una serie di eventi ed attività correlati.

Per due settimane è possibile assistere a concerti e spettacoli, partecipare a lezioni private e ovviamente ballare nelle milonghe più frequentate della città.

Ovviamente l’evento muove anche tutto l’indotto che ruota attorno al tango.

Per esempio la vendita di scarpe da ballo e l’abbigliamento, realizzati dai migliori maestri artigiani di Buenos Aires.

L’evento principale comunque rimane il campionato internazionale di tango, al quale partecipano centinaia di coppie provenienti da tutto il mondo.

La serata finale si disputa al palazzo multifunzione del Luna Park.

Mi ricordo ancora che negli anni Settanta il locale era diventato famoso perché ospitava delle importanti riunioni di pugilato, tra cui alcuni incontri di Carlos Monzón.

Nei decenni successivi infine ha ospitato concerti ed eventi sportivi di livello internazionale, come i campionati del mondo di basket.

 

Photo credits:

  • la foto del Cafè La Perla è di Eduardo Sánchez ed è stata scaricata da Unsplash;
  •  la foto dell’Esquina Homero Manzi è stata scaricata dal sito web ufficiale del locale;
  • la foto di Gloria e Eduardo Arquimbau è stata scaricata dalla loro pagina Facebook.
Steve

Sono nato a Udine nel 1963 e vivo a Galleriano, un piccolo paese di campagna in provincia di Udine. Appassionato di geografia, ho viaggiato fin da piccolo grazie ai miei genitori.

You may also like

LEAVE A COMMENT

Chi siamo

Riccardo, Elisabetta e Stefano

Riccardo, Elisabetta e Stefano

Un android developer a tempo perso, una polacca innamorata dell'Italia e un appassionato di geografia prestato all'informatica.

Iscriviti al blog tramite email

Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog e ricevere via e-mail le notifiche di nuovi post.

Follow Us

Segui In Viaggio con Ricky anche su

In Viaggio con Ricky è

FVG Ambassador

Friuli Venezia Giulia Social Ambassador