Tango argentino a Buenos Aires, la nostra esperienza
Il tango argentino è il ballo più popolare e famoso nei paesi che si affacciano sul Río de la Plata, Argentina e Uruguay, ed è conosciuto e ballato in tutto il mondo. In realtà non è solo un ballo, ma anche una forma poetica ed artistica.
Passeggiando per le vie di Buenos Aires ve ne accorgerete. Nei luoghi di maggior afflusso di turisti, per esempio nei quartieri La Boca e Palermo, in piazza Dorrego a San Telmo e nelle pedonali Florida e Lavalle, troverete ballerini che si esibiscono in strada. In pratica è una vera e propria forma di street art della capitale federale.
Un po’ di storia
Il tango ha origini lontane e si è sviluppato nelle aree urbane di Buenos Aires e Montevideo (Uruguay). Fin dagli ultimi decenni dell’Ottocento le due città furono investite da flussi migratori provenienti dall’Europa e nei pressi dei porti si svilupparono dei quartieri di estrazione popolare chiamati orillas.
Il tango nacque così nei postriboli e nei luoghi di aggregazione in queste zone disagiate, come musica folcloristica e di estrazione popolare. La lingua usata per i testi era il Lunfardo, un argot (gergo) usato perlopiù da persone povere.
La prima epoca del tango, quello della Vecchia guardia, durò fino ai primi anni del Novecento, quando venne sdoganato nelle classi sociali più abbienti della popolazione. Negli anni successivi prese sempre più piede fino alla cosiddetta età dell’oro, quella che copre il ventennio tra le due guerre mondiali.
Show di tango argentino a Buenos Aires
Una delle esperienze più coinvolgenti da fare (secondo me) a Buenos Aires è sicuramente quella di assistere ad uno show di tango.
In città c’è un’ampia offerta di locali. Il Teatro Piazzolla per esempio propone uno degli spettacoli di Tango più conosciuti in città.
Il teatro è stato da poco ristrutturato e riportato ai fasti di inizio Novecento. Lo spettacolo prevede una lezione di tango, la cena, lo show ed anche il servizio di pick-up in hotel. Lo potete prenotare comodamente online cliccando sul link.
Ma ce ne sono anche molti altri.
Show di tango, la nostra esperienza
Siamo stati due volte a Buenos Aires in passato e in entrambe le occasioni avevamo assistito ad uno spettacolo. In fase di prenotazione avevamo optato per due esibizioni diametralmente opposte l’una a l’altra, sia per quanto riguarda la proposta musicale sia per la coreografia.
La prima volta eravamo stati all’Esquina Homero Manzi. Il locale è situato in Avenida San Juan 3601 nel famoso e storico quartiere di Boedo. Homero Nicolàs Manzione Prestera, detto Manzi, nacque nel 1907 nella provincia di Santiago dell’Estero e dedicò la sua vita a produrre canzoni e comporre musica di tango.
Il locale dichiarato edificio storico della città fu costruito nel 1927 ed ebbe il suo momento di massimo splendore negli anni Quaranta del 1900. Il salone al piano terra è suddiviso tra una reception, un bar, la sala da pranzo ed il palco dove si esibiscono gli artisti. Il pavimento e gli arredamenti sono in legno con rivestimenti in velluto rosso scuro.
Nei momenti di massimo splendore della città in queste milonghe si riuniva l’aristocrazia di Buenos Aires, come si evince dalle fotografie appese alle pareti della sala. Per chi non lo sapesse, una milonga è un locale dove la gente si ritrova per ballare il tango. Solitamente si tratta di un ampio salone contornato dai tavolini lungo i lati.
In ogni show di tango argentino a Buenos Aires il momento conviviale ha inizio con un aperitivo, un antipasto con empanadas di carne, affettati misti, insalata russa e formaggi. La portata principale solitamente è a base della squisita carne argentina oppure di pesce. La cena termina sempre con un dessert.
Due anni dopo invece avamo optato per il Michelangelo. Il locale è situato in Balcarce 433 nel barrio di San Telmo. L’edificio che lo ospita è chiamato La Catedral de Tango e fu costruito nella prima metà dell’Ottocento. Nel 1995 è stato dichiarato Patrimonio Architettonico della città.
Dal 1967 ospita spettacoli di tango e la sua fama è andata crescendo talmente in fretta che in poco tempo è diventato uno dei luoghi più esclusivi della città porteña. Dopo essere rimasto attivo per oltre trent’anni, fu chiuso per permettere ad alcuni studiosi di effettuare degli scavi archeologici. Dal 2005 è stato nuovamente riaperto al pubblico.
Dalle ultime notizie in mio possesso, mi risulta che nel locale non si svolgano più degli spettacoli di tango ma che sia stato riconvertito in location per celebrazioni ed eventi.
Dopo aver consumato l’aperitivo nella cosiddetta sala di benvenuto situata al piano terra, ci eravamo accomodati al primo piano per la cena. Il nostro tavolo si trovava al centro della sala proprio di fronte al palco dove si sarebbero esibiti gli artisti.
Tra le varie proposte del menù avevamo scelto il piatto denominato “Pampa mia”: si trattava di un filetto di vitello grigliato “sobre pan de chicharròn, acompañado con dúo de papas ahumadas, verdes y salsas criollas”. Tradotto: filetto di vitello grigliato servito sopra una crosta di pane, accompagnato con patate affumicate, insalata verde e salsa locale.
Poco dopo le ore 22.00 aveva avuto inizio lo spettacolo interpretato dalla compagnia di Gloria y Eduardo Arquimbau, composta da circa 30 artisti e ballerini. Gloria ed Eduardo sono due tra i più importanti ambasciatori del tango argentino nel mondo, prima accompagnando famosi compositori e musicisti e poi con la loro compagnia.
Lo spettacolo si era sviluppato in tre momenti distinti: El Corralón, El Burdel y la Fantasía Tanguera.
Il primo atto ci aveva riportati alle origini del tango, quando Buenos Aires non era altro che un paese con le strade in terra battuta e le case basse. I carri trainati dai cavalli al termine della giornata venivano alloggiati in case rurali chiamate El Corallón. Queste strutture venivano generalmente frequentate da operai, peones ed immigrati.
Il secondo atto era ambientato in case di prostituzione (El Burdel) e frequentate da uomini appartenenti a tutte le classi sociali del tempo.
Nel terzo e ultimo atto infine Gloria ed Eduardo ci avevano immersi nelle melodie dei tempi moderni. Avevano ripercorso la parabola artistica di due dei più famosi maestri con cui avevano lavorato in passato, Ástor Piazzolla e Mariano Mores.
Lo spettacolo era stato vivace, coinvolgente, pieno di brio e colori, diverso rispetto a quello più classico e formale a cui avevamo assistito due anni prima all’Esquina Homero Manzi.
Festival di tango argentino a Buenos Aires
Ogni anno nel mese di agosto la capitale argentina ospita il Mundial de Tango e tutta una serie di eventi ed attività correlati. Per due settimane è possibile assistere a concerti e spettacoli, partecipare a lezioni private, ballare nelle milonghe più importanti della città.
Ovviamente l’evento muove anche tutto l’indotto che ruota attorno al tango. Per esempio la vendita di scarpe da ballo e l’abbigliamento, realizzati dai migliori maestri artigiani di Buenos Aires.
L’evento principale comunque rimane il campionato internazionale di tango, al quale partecipano centinaia di coppie provenienti da tutto il mondo. La serata finale si disputa al palazzo multifunzione del Luna Park.
Mi ricordo ancora che negli anni settanta il locale era diventato famoso perché ospitava delle importanti riunioni di boxe, tra cui alcuni incontri di Carlos Monzón. Nei decenni successivi inoltre ha ospitato concerti ed eventi sportivi di livello internazionale.
Photo credits: la foto di copertina è di Eduardo Sánchez ed è stata scaricata da Unsplash, la foto dell’Esquina Homero Manzi è stata scaricata dal sito web ufficiale del locale, la foto di Gloria e Eduardo Arquimbau è stata scaricata dalla loro pagina Facebook.