Monte Grona, escursione panoramica sul lago di Como
Con l’avvicinarsi dell’estate, la voglia di uscire e fare un’escursione fuori porta da Milano diviene sempre più forte.
Se il tempo a disposizione scarseggia ma il desiderio di immergersi dentro la natura non vi manca, allora un’escursione nei dintorni del lago di Como è ciò che fa al caso vostro.
La zona, tuttavia, non offre soltanto delle piacevoli camminate lungo le rive dello specchio d’acqua: dalle sue sponde, infatti, si inerpicano presto i ripidi pendii delle Prealpi comasche.
Per chi vuole prendersi una pausa dallo stress della città e mettersi alla prova con un sentiero alpino di facile difficoltà, adatto a tutti e con un panorama mozzafiato sul lago, il Monte Grona è proprio l’ideale.
In questo articolo andrò a raccontarvi la mia esperienza, fornendovi tutte le indicazioni necessarie per organizzare al meglio la vostra escursione al Monte Grona.
Indice
- Come arrivare al Monte Grona da Milano
- Il Monte Grona
- Escursione al Monte Grona
- Monte Grona info tecniche e consigli utili
Come arrivare al Monte Grona da Milano
Una volta imboccata la A8 in direzione Varese, una decina di minuti più tardi prendete lo svincolo per la A9 in località Lainate.
Dopo circa 30 chilometri, appena usciti da una delle tante gallerie che troverete lungo strada, svoltate a destra prendendo l’uscita Lago di Como, che è l’ultima prima del confine svizzero.
Proseguite lungo la sponda occidentale del lago sulla SS340 per circa 30 ulteriori chilometri, sino a raggiungere Menaggio.
Qui abbandonate la strada regionale e seguite le indicazioni per Plesio sulla SP7. La carreggiata inizia a salire dolcemente su alcune colline. Un susseguirsi di piccoli paesini in successione trova posto tra i loro versanti meno aspri.
Superato Plesio, mantenete la strada principale per Breglia.
Giunti a Breglia, in numerosi siti web è segnalato che per proseguire verso il parcheggio Monte Grona sia necessario pagare un ticket di accesso giornaliero, del valore di € 3,00.
Io personalmente non ho trovato la colonnina del parchimetro né a Breglia, dove mi era stata segnalata, né in loco. Molto probabilmente sono stato sbadato io, quindi prestate comunque attenzione.
Da qui in poi la strada, già in precedenza tortuosa, si fa sempre più stretta, diventando di fatto ad una sola corsia.
A differenza del giudizio negativo letto in altre guide, posso dire di aver visto molto di peggio in altre esperienze, quindi la mia impressione è che con un po’ di prudenza il parcheggio sia agevolmente raggiungibile.
Segnalo la presenza di un brevissimo tratto di sterrato, di circa 100 metri, comunque mantenuto in buono stato.
Il parcheggio non è molto ampio, quindi per avere la certezza di trovare posto, e allo stesso tempo per godere di temperature gradevoli, consiglio caldamente di partire da Milano molto presto, idealmente prima delle ore 7:00.
Considerate infatti che la durata del tragitto complessivo è di circa un’ora e 45 minuti, in assenza di particolare traffico.
Per studenti fuori sede come me il noleggio di un’auto è stato essenziale.
Come al solito mi sono rivolto a DiscoverCars, un comparatore di offerte online tra le migliori compagnie di autonoleggio.
L’opzione “cancellazione gratuita” mi ha permesso di dormire sonni tranquilli fino al giorno dell’utilizzo.
Il Monte Grona
Il monte Grona si trova sulla splendida sponda nord-occidentale del Lago di Como, a 45 chilometri di distanza dal capoluogo di provincia e a 90 chilometri da Milano.
Per la sua posizione rientra nella categoria delle Prealpi Luganesi, che trovano proprio nel Monte Grona e nel Monte Bregagno il loro confine orientale.
Seppur di modesta altezza, i suoi 1736 metri sul livello del mare sono sufficienti a regalarvi uno dei più spettacolari paesaggi sul Lario, il nome con il quale è altresì conosciuto il lago di Como.
Molto suggestiva l’inaspettata presenza di rocce calcaree, che caratterizzano le zone carsiche e le Alpi Dinariche a me più famigliari.
Forse un po’ meno spettacolare ma degna di nota la vista sul lago di Lugano ad ovest e le imponenti vette delle Retiche a nord.
Infine, in lontananza ad occidente spicca la vetta del monte Rosa.
Escursione al Monte Grona: sentiero e rifugio Menaggio
Lasciata l’auto presso il parcheggio, si intraprendono le prime rampe della salita piegando verso sinistra. Il percorso si dirama attraverso un bosco fitto, caratterizzato prevalentemente da betulle.
Raggiunto un primo bivio si continua a destra. Il sentiero sale bene fino a giungere ad un tornante in cui la vista si apre verso il maestoso panorama lacustre.
Per arrivare fin qua dall’auto si impiegano circa 30 minuti e, scattate alcune fotografie, si prosegue per il rifugio Menaggio continuando al bivio sulla sinistra.
Da questo momento fino al rifugio si affronta un tratto di falsopiano che sarà senz’altro gradito dalle vostre gambe, soprattutto al ritorno.
I meno allenati come me, infatti, desidereranno avere a disposizione almeno qualche metro di piano per potersi sciogliere i quadricipiti provati dalla fatica.
Il rifugio Menaggio si raggiunge complessivamente in circa un’ora dal parcheggio e si trova ad una altitudine di 1383 metri.
È aperto tutti il fine settimana dell’anno e i festivi, mentre durante la bella stagione da fine maggio a fine settembre è aperto tutti i giorni. Al suo interno è possibile gustare i piatti tipici del territorio alpino preparati con prodotti rigorosamente locali.
Dispone inoltre di 20 posti letto suddivisi in tre camere. Per usufruire del pernottamento è obbligatorio l’uso del sacco a pelo.
Superato il rifugio, dopo circa una decina di minuti si giunge ad un bivio dal quale si diramano le tre vie del Monte Grona:
- via Normale (panoramica): 1 ora e 20 minuti;
- via Direttissima: 1 ora;
- infine la Via Ferrata: 3 ore, solo per esperti.
Personalmente ho scelto la Via Normale. Essendo la mia prima gita in montagna della stagione, ho preferito evitare qualcosa di leggermente più impegnativo come la Via Direttissima. Quest’ultima, sviluppandosi lungo un canalone, è infatti un po’ più esposta e ripida.
La Via Normale invece è caratterizzata ancora da alcuni tratti inziali in falsopiano o in leggera ascesa, presso i quali gli ultimi alberi cedono il passo ad un paesaggio prevalentemente erboso.
A circa 40 minuti dalla vetta il sentiero riprende improvvisamente a salire verso nord con una pendenza decisa.
Oltre alle incredibili viste sui laghi di Como e di Lugano e alla tacita presenza di qualche capra che cerca riparo dal sole dietro delle creste, dal punto di vista prettamente tecnico invece c’è poco da segnalare.
Unica eccezione la presenza di due passaggi agevolati da cavi metallici, uno a 20 minuti dalla vetta e uno proprio in prossimità della stessa. Non sono affatto impegnativi, ma la prudenza in montagna non è mai troppa.
La visuale dalla cima, condita dall’imponenza dell’enorme croce metallica, ripaga da tutti gli sforzi perpetuati per raggiungerla. È davvero incredibile la bellezza di cui si può godere a così poca strada da Milano.
Approfitto della vista appagante per consumare il mio lauto pranzo al sacco. Dopo le foto di rito mi tuffo giù in discesa, consapevole della birra da mezzo che mi aspetta al rifugio.
Lungo la strada di ritorno a Milano consiglio infine uno dei numerosi locali in riva al lago per un ultimo momento di relax, concedendosi un aperitivo, prima di reimmergersi nel caos della città.
Monte Grona, informazioni tecniche e consigli utili
Altitudine: 1736 metri.
Dislivello (in salita): 650 metri.
Lunghezza complessiva: 9,5 chilometri.
Periodo consigliato: fine maggio – fine settembre, quando il rifugio Menaggio è aperto e il rischio di trovare tratti con neve al suolo è decisamente ridotto.
Difficoltà: la Via Normale è classificata come E (adatta ai semplici escursionisti). Per tanto a mio parere un minimo di allenamento e la dovuta prudenza sono sufficienti a vivere un’esperienza fantastica.
Punti d’appoggio: Rifugio Menaggio, località Mason del Fedel, comune di Plesio, Como – Tel. +390344 1930017, Cell. +393755108734
Durata: considerando tutte le varie soste, ci vogliono circa 5 ore di camminata in totale, equamente suddivise tra salita e discesa.
Calzature consigliate: scarpe da trekking con una buona presa su rocce. Il sentiero, infatti, tende ad essere un po’ scivoloso in discesa.
Altri consigli utili: abbondare di crema solare, portare un berretto e/o cappello e una bottiglia d’acqua da poter eventualmente rimpinguare presso il rifugio.