Mangiare bene spendendo poco a Cracovia, i Bar Mleczny
Negli ultimi anni in Polonia, soprattutto con l’avvento della globalizzazione, il settore della ristorazione è stato uno di quelli che hanno risentito maggiormente il vento del cambiamento.
Secondo noi non sempre in maniera positiva.
Alcuni ristoranti che frequentavamo a cavallo tra gli anni ’80 e ’90 sono stati chiusi per problemi economici, altri sono stati trasformati in ristoranti di cucina etnica internazionale, pochi invece sono rimasti lì al loro posto.
Se durante la vostra visita a Cracovia vorrete provare un qualcosa di autentico, mangiando bene e spendendo poco, allora vi consigliamo di andare a pranzo in uno dei bar mleczny rimasti. Secondo noi è un’esperienza che va fatta almeno una volta durante il viaggio.
Si tratta di locali semplici, alla mano, dove si possono gustare i piatti tradizionali della cucina polacca a prezzi contenuti. Rappresentano una delle ultime istituzioni sociali e popolari di una Polonia che ormai non c’è più.
Sono per lo più frequentati da anziani e pensionati, anche se ultimamente abbiamo notato un afflusso di persone di giovane età. Questo ci fa molto piacere, ci auguriamo rappresenti un modo per tutelare un qualcosa di storico a livello sociale e culturale.
Indice
- Bar mleczny: un po’ di storia
- Bar mleczny: cosa sono?
- Dove mangiare bene spendendo poco a Cracovia
- Pod Temidą
- Polakowski
- Flisak
- Targowy
- Południowy e Krakus
- Górnik
Bar Mleczny: un po’ di storia
Prima di tutto cerchiamo di analizzare a livello semantico il significato di bar melczny, dato che nella lingua italiana non esiste un termine equivalente.
Se “bar” lo possiamo riassumere come luogo dove poter consumare un pasto, “mleczny” invece lo possiamo tradurre letteralmente come latte o latteria. Inteso come esercizio commerciale dove si vendono prodotti caseari derivati dal latte.
Il primo locale di questo tipo venne aperto a Varsavia nel lontano 1896 da un allevatore e proprietario terriero, un certo Stanisław Dłużewski, e venne chiamato Mleczarnia Nadświdrzańska.
Il menù proponeva pietanze a base di uova e latte, come frittate e pierogi (simili ai ravioli). La carne invece veniva inserita raramente nella lista dei piatti della casa. L’idea funzionò talmente bene che in poco tempo vennero inaugurati nuovi bar sia nella capitale sia in altre città della Polonia.
Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, con la nascita della Repubblica Popolare di Polonia (1952 – 1989), ci fu un vero e proprio boom di nuove aperture. La maggior parte di queste nuove attività era gestita dalla Cooperativa Społem.
Disposizioni ministeriali e sovvenzioni statali permettevano il contenimento dei prezzi in modo tale che i bar mleczny fossero accessibili anche ai ceti più bassi e bisognosi della popolazione.
Erano frequentati per lo più da impiegati, pensionati ed operai (le fabbriche abitualmente chiudevano alle ore 15.00, tranne quelle aperte H24 con rotazione a turni).
Elisabetta ci andava di tanto in tanto per gustare alcune pietanze tipiche che magari a casa sua venivano preparate raramente. Per esempio il bigos (carne di maiale con crauti) ed il flaczki (le trippe).
Bar Mleczny: cosa sono?
Come vi accennavo prima si tratta di locali spartani, alla buona, non aspettatevi arredamenti sofisticati e camerieri in divisa che vi vengano a servire al tavolo.
Ve li descrivo un po’.
Un bar mleczny funziona più o meno come un self service, ci si mette in coda e si attende il proprio turno. In alcuni ci sono i vassoi mentre in altri no.
Il menù solitamente è scritto su un tabellone appeso ad una parete della stanza. Oltre alle pietanze classiche sono indicati anche i piatti del giorno.
Sui ripiani delle vetrine invece sono posizionati i piatti delle verdure crude, i dolci e le bevande fredde (kompot di frutta, acqua minerale, latte e bibite).
Una volta arrivati al bancone le inservienti (sempre donne) prendono l’ordinazione e si paga il conto. Poi ci si accomoda di lato oppure al tavolo in attesa dell’arrivo dei piatti caldi (zuppe, carne e verdura cotta).
Sul retro del bancone c’è la cucina. È separata dalla sala da pranzo da un muro e le pietanze vengono passate all’inserviente del bancone tramite una piccola finestrella.
È possibile consumare i pasti sia in loco sia portare via le pietanze per asporto. Abbastanza di consueto infatti ci è capitato di vedere delle persone venire con il thermos o lo scaldavivande per approvvigionarsi.
Dopo aver consumato il pasto si ripongono piatti, posate e bicchieri su un apposito scaffale dove di tanto in tanto passa un’addetta a raccogliere il tutto e portarlo nella zona lavaggio.
A titolo informativo vi lascio alcuni prezzi (aggiornati al mese di marzo 2022):
Cotoletta alla milanese € 2,40
Contorno di verdure miste crude € 1,15
Contorno di verdure cotte (per esempio patate) € 0,90
Tè caldo con limone € 0,40
Come vedete si tratta di prezzi estremamente economici.
Dove mangiare bene spendendo poco a Cracovia
Quando torniamo a Cracovia andiamo spesso a pranzare in un bar mleczny. Per noi è un classico.
Lo facciamo perché si possono vivere degli spaccati di vita quotidiana reale, molto interessanti, fuori dagli schemi proposti dal turismo. Oppure quando siamo di fretta e vogliamo mangiare qualcosa di tipico ed economico in un luogo informale.
D’altronde le storie più belle da raccontare si trovano sempre sulla strada o nei luoghi frequentati dalla gente del posto.
Ve ne elenchiamo alcuni tra i nostri preferiti:
Pod Temidą
(Grodzka 43)
Situato nella via principale del centro storico di Cracovia, andando dalla piazza del mercato verso il castello di Wawel.
Polakowski
(plac Wszystkich Świętych 10)
Più che un vero e proprio bar mleczny è un self service. In passato in questo locale c’era uno dei ristoranti più famosi della città, Kurza Stopka.
Pochi isolati da qui sorge il Palazzo Arcivescovile con la famosa finestra papale, dalla quale si affacciava Papa Giovanni Paolo II per salutare i fedeli durante le sue visite a Cracovia.
Flisak
(ulica Tadeusza Kościuszki 1)
Gestito dal centro commerciale Jubilat è situato poco fuori dal centro storico in direzione sud-ovest.
Dal locale si può godere di un bel panorama sul castello di Wawel, mentre ad alcune centinaia di metri sorgono il Museo Nazionale e lo stadio della squadra di calcio K.S. Cracovia.
Targowy
(aleja Ignacego Daszyńskiego 19)
Situato non lontano dal centro storico in direzione sud-est. Si trova poco oltre uno dei bazar più famosi e vintage della città, Hala Targowa.
Południowy e Krakus
(ulica Kazimierza Brodzińskiego 2) e (ulica Limanowskiego 16)
Si trovano entrambi nel quartiere di Podgórze, oltre il fiume.
Il primo è situato poche decine di metri dopo aver attraversato uno dei ponti pedonali sulla Vistola, Kładka Ojca Bernatka. Sulla piazza di fronte sorge la famosa chiesa di San Giuseppe.
Il secondo invece sorge pochi minuti a piedi da Plac Bohaterów Ghetta ed il museo della Farmacia Sotto l’Aquila di Tadeusz Pankiewicz.
Górnik
(ulica Czysta 1).
Situato non lontano dal centro storico in direzione nord-ovest. A poche centinaia di metri ci sono la casa museo Mehoffer ed il Teatro Bagatela.
Se volete qualcosa di vintage allora vi consigliamo di non andare in quelli situati in ulica Św. Tomasza, indicati sulla Lonely Planet.
Non perché non si mangi bene, anzi, ma perché si tratta di locali che hanno subito un restyling in chiave moderna perdendo a nostro parere la loro autenticità.