Itinerari FVG: il Fontanone di Goriuda
Situato nel cuore della Val Raccolana, il Fontanone di Goriuda è una delle mete più ambite dagli amanti della montagna e non in questa zona delle Prealpi Giulie del Friuli Venezia Giulia.
La Val Raccolana è situata in comune di Chiusaforte in provincia di Udine, è lunga circa 13 chilometri e segue il corso dell’omonimo fiume. È racchiusa tra le catene montuose del Cimone a nord e del Canin a sud e termina a Sella Nevea, famosa località di sport invernali qui in Friuli. Nonostante ci siano diversi villaggi di poche case, la valle ormai è quasi disabitata.
Come arrivare
Da Udine
Il Fontanone di Goriuda dista circa 70 chilometri da Udine e per raggiungerlo dal capoluogo del Friuli vi proponiamo due itinerari.
Il più veloce prevede l’utilizzo dell’autostrada A23 Alpe Adria, si esce al casello di Carnia Tolmezzo, ci si immette sulla SS52 fino al paesino di Carnia. Poi si prende la SS13 Pontebbana che lambisce le acque del fiume Fella in direzione Moggio, Resiutta e Chiusaforte.
In fondo all’abitato di Chiusaforte si svolta a destra e si prende la SP76 della Val Raccolana che in una decina di chilometri porta a Pian della Sega, punto di partenza dell’escursione.
Il secondo itinerario invece prevede l’utilizzo della SS13 Pontebbana già da Udine, superando gli abitati di Tricesimo, Artegna, Gemona del Friuli, Venzone (uno dei Borghi più belli d’Italia) ed infine Carnia.
Da qui si prosegue come descritto nel paragrafo precedente. Questo itinerario è più breve a livello chilometrico ma è sicuramente più lento a livello di percorrenza, in quanto si devono attraversare centri abitati e superare incroci semaforizzati.
Da Tarvisio
Dalla famosa località turistica situata all’estremità nord orientale della nostra regione, proprio all’intersezione dei confini tra Italia, Austria e Slovenia, vi consigliamo di raggiungere il Fontanone di Goriuda prendendo dapprima la SS54 del Friuli. Giunti al Lago del Predil si svolta sulla SP76 della Val Raccolana, che in 16 chilometri porta a destinazione superando l’abitato di Sella Nevea.
Escursione al Fontanone di Goriuda
L’escursione è molto semplice, il sentiero ha un dislivello di 100 metri e quindi è adatta a tutti, anche a famiglie con bambini piccoli al seguito.
Lasciata l’auto nello slargo adiacente alla Trattoria al Fontanon, a proposito se volete rifocillarvi o bere semplicemente qualcosa è il luogo ideale, attraversiamo e risaliamo la strada provinciale e dopo poche decine di metri sulla destra ha inizio il sentiero che porta alla cascata. Il percorso è ben segnalato da cartelli illustrativi.
Il tracciato ha il tratto più ripido proprio nella sua parte iniziale. Poi pian piano spiana e attraversando un bellissimo bosco di faggi in pochi minuti si giunge ad un belvedere delimitato da una staccionata in legno.
Da questo punto si può godere di uno splendido panorama su quella che viene chiamata la Cascata del Sole, che non è altro che il tratto terminale della corsa che le acque fanno nel ventre del massiccio del Canin. La cascata termina in una pozza dalle acque color smeraldo.
Dal belvedere uno stretto sentiero porta fino alla conca situata dietro la cascata. Da lì si può immortalare il salto d’acqua con splendide foto, giocando sui tempi di esposizione per darle l’effetto seta. Quando vi troverete qui vi consigliamo di chiudere gli occhi e di isolarvi dal mondo. Rimanete concentrati solo sul tonfo dell’acqua che termina la sua corsa e godetevi il momento.
Successivamente si può continuare il percorso e raggiungere l’estremità più lontana del laghetto. Le acque si incuneano tra le rocce formando rivoli e cascatelle che portano il torrente verso valle. Sedetevi su un masso, prendete fiato, sorseggiate un goccio d’acqua ed ammirate il paesaggio che vi circonda. Sulla vostra sinistra le splendide cime che sovrastano il famoso altopiano del Montasio.
La cascata mantiene il suo fascino in tutte le stagioni, ma durante gli inverni più rigidi quando le acque si ghiacciano raggiunge l’apice della sua selvaggia bellezza.
Articolo dedicato a Giorgia, Anna e Max. Per il sentimento d’amore che nutrono nei confronti della nostra terra.
Un grazie particolare a Rodica Zanin per la post produzione delle foto del Fontanone di Goriuda.