Collio Goriziano: itinerario tra borghi, paesaggi e buon vino
Il Collio Goriziano è un lembo di terra situato in provincia di Gorizia, racchiuso tra i corsi dei fiumi Isonzo e del suo affluente Judrio.
Crocevia di popoli e culture durante i secoli, si intreccia con l’omonima regione della Slovenia, il Goriška Brda, in una commistione di famiglie e usanze.
Comunità di gente schietta, di pochi fronzoli, come il vento gelido di bora che sferza il paesaggio nelle giornate invernali. Ma dal cuore grande.
La vita scorre lenta, con i ritmi scanditi dal passare delle stagioni e dal lavoro nei campi.
Il Collio è il luogo ideale per chi adora un turismo esperienziale e conoscere questa terra significa immergersi nella sua storia, nella cultura e nelle tradizioni.
Piccoli borghi pittoreschi, pievi e castelli che sbucano dai crinali dei rilievi, vigneti addossati sui fianchi delle colline.
Grazie ai suoi paesaggi è una delle zone della nostra regione che amiamo di più.
Un rifugio privilegiato quando vogliamo ritagliarci dei momenti di relax e ritrovare l’armonia con la natura e con noi stessi.
Il Collio è anche un paradiso per i ciclisti. Percorsi vallonati con un’alternanza di brevi strappi e successive discese.
Ai bordi della strada le colonnine gialle di SOS Bike. Sono delle piccole officine dove reperire attrezzi e pezzi di ricambio per le prime riparazioni di fortuna in caso di forature e guasti meccanici.
Un microclima ideale e un sottosuolo composto da marne e strati di arenarie, ricche di sali minerali e microelementi detto ponca, danno vita a vini eccellenti, conosciuti in tutto il mondo.
Si tratta della Denominazione di Origine Controllata dei vini “Collio Goriziano” o “Collio”, istituita nell’ormai lontano 1968.
In circa 1.500 ettari di terreno prendono vita e anima 19 tipologie di vini, tredici bianchi e sei rossi.
Ora non ci resta che portarvi a scoprire il Collio grazie ai suoi prodotti e ai valori della sua gente.
Indice
Cosa vedere sul Collio: itinerario da Cormons a Gorizia
Quelli che vi presentiamo sono dei luoghi situati in posizioni incantevoli, ideali per un aperitivo informale ma anche per cene romantiche con splendide viste sui colli e sul tramonto.
Alcune aziende sono a conduzione famigliare, altre invece sono più strutturate.
In tutti i casi il calore del focolare domestico abbinato al senso di accoglienza e ospitalità ti fanno sentire parte integrante della famiglia.
Luoghi dai sapori e dalle identità simili, ma mai uguali. Ognuno con la sua peculiarità e la propria storia da raccontare.
L’elenco che stiliamo non vuole essere una classifica di merito, ma semplicemente una serie di luoghi del gusto posizionati in sequenza geografica lungo un itinerario ipotetico che da Cormons si spinge verso Gorizia.
In poche parole sono i nostri luoghi del cuore
Il tutto scritto per esperienza personale, tanto che se ne abbiamo tralasciati alcuni non è per dimenticanza, ma solo perché non abbiamo ancora avuto il privilegio di fargli visita.
Per questo motivo possiamo considerare questo articolo un work in progress da integrare nei prossimi mesi.
1- Enoteca di Cormons
Il nostro itinerario wine & food ha inizio a Cormons (o Cormòns).
La cittadina ha un grazioso centro storico in stile asburgico, tanto che davanti al sagrato della chiesa di Santa Caterina, detta anche Rosa Mistica, sorge la statua dell’Imperatore Massimiliano I d’Asburgo.
Una delle poche rimaste in Italia.
Piazza XXIV Maggio è il cuore del borgo. In passato fu la sede del movimentato mercato delle ciliegie.
Sullo slargo di forma rettangolare si affacciano interessanti edifici.
Palazzo Locatelli è la sede del municipio, mentre in un fabbricato di inizio Novecento dalle caratteristiche facciate tinte di giallo sorge l’enoteca.
L’attività è stata avviata nel 1990 ed è l’ambasciatrice del territorio comunale grazie alle etichette di una trentina di aziende vitivinicole.
Il locale è il luogo ideale per degustare degli ottimi vini accompagnati da tartine, salumi e formaggi.
Durante la bella stagione sono disponibili anche dei tavoli all’aperto.
2- Agriturismo Nonno Lince
L’agriturismo è situato in località Pradis, alla periferia di Cormons, e si raggiunge grazie a una stretta stradina in leggera pendenza.
Il locale si trova proprio in cima ad un poggio dal quale è possibile ammirare un meraviglioso panorama sui campanili di Cormons e sul Monte Quarin.
In alto si staglia la sagoma della chiesetta della Beata Vergine del Soccorso, dedicata a Sant’Anna.
Venne edificata nella prima metà del Seicento su input del barone Luca Del Mestri, che desiderava offrire un luogo di culto alle numerose famiglie che popolavano il monte.
Anche se il menu offre pietanze calde, l’agriturismo secondo noi è il posto perfetto per degustare piatti freddi.
Lasciatevi coccolare dall’offerta di affettati misti, tra cui il prosciutto d’Osvaldo, una selezione di formaggi del territorio e verdurine in agrodolce.
Il tutto accompagnato dal vino della casa.
Come consuetudine degli agriturismi, il locale apre solo durante i weekend.
3- La Subida Sirk
Località Subida si trova lungo la strada che da Cormons conduce al valico di confine con la Slovenia di Plessiva.
Quella che vi andiamo a raccontare è una storia di una famiglia lungimirante, che ha fatto dell’accoglienza e dell’amore per la propria terra i suoi valori trainanti.
Il complesso La Subida comprende la famosa Trattoria al Cacciatore, stella Michelin, l’Osteria La Preda, un maneggio, un’acetaia e delle strutture ricettive.
La storia del ristorante ha inizio negli anni Ottanta, quando Joško Sirk e la moglie decisero di trasformare la vecchia osteria di famiglia in un’eccellenza della gastronomia regionale.
Se il ristorante è un locale raffinato ed elegante, l’Osteria La Preda invece ha uno stile più informale anche se curato e attento ai dettagli.
Sono tappe obbligate per chi ama esplorare i paesaggi del Collio percorrendo le sue tortuose stradine a cavallo tra Italia e Slovenia.
Durante la bella stagione l’osteria viene presa d’assalto da numerosi motociclisti della domenica.
Oltre a una piccola selezione di piatti caldi che seguono la stagionalità delle materie prime, il locale è il luogo ideale per consumare degli spuntini veloci immersi in un contesto unico.
L’aperitivo infatti deve essere un momento di spensieratezza e va vissuto lasciandosi coccolare dal buon vino e dai prodotti tipici del territorio.
Deliziosi grissini con il crudo di D’Osvaldo, la classica tartina con cotto e cren, le frittate con le verdure di stagione. Ma non solo.
A proposito di territorio, proprio qui ha inizio, o termina in base al senso di percorrenza, il sentiero delle Vigne Alte.
Si tratta di un percorso di circa tre chilometri che si immerge in un bosco di castagni, betulle e ciliegi e collega La Subida con il Castello di Spessa.
È una delle camminate più semplici da fare sul Collio e il cerbiatto rosso è il logo del sentiero.
4- Agriturismo Al Confine
L’agriturismo Al Confine è situato un paio di chilometri più avanti rispetto a La Subida e come potete intuire dal nome, sorge a poche centinaia di metri dal valico di frontiera.
Un confine che fortunatamente non esiste più e rimane solo nei nomi delle località, che comunque qui sono bilingue.
L’ambiente si trova lungo la strada principale all’altezza del Bosco di Plessiva, un’area naturale e ricreativa che si estende sui versanti del Mo’, una delle alture che sovrastano il territorio.
Anche Al Confine, come Nonno Lince, è aperto nel fine settimana, generalmente da venerdì a domenica sera.
Ogni volta che siamo stati qui abbiamo respirato i valori della terra e della famiglia.
Se passate da queste parti durante la bella stagione vi consigliamo di prendere posto in uno dei tavoli all’aperto, ombreggiati dai rami di querce e ulivi.
Il menù è l’espressione della cucina casalinga e del mangiare genuino, e ruota in base alle materie prime offerte dal territorio.
Gli affettati misti sono deliziosi ma io vado matto per i “blecs” al ragù.
Si tratta di una pasta fatta in casa, dalle forme irregolari, che in lingua friulana significa toppe, quelle che le sarte e le donne di casa di una volta applicavano agli indumenti da rattoppare.
Il complesso agrituristico è dotato anche di alcune camere, ricavate grazie a un certosino lavoro di ristrutturazione di una vecchia stalla.
Potete verificare la disponibilità degli alloggi cliccando sul link.
5- Castello di Spessa
Il Castello di Spessa si trova in una posizione privilegiata tra Cormons e Capriva del Friuli, ed è ben visibile già dalla strada che collega le due località.
Ogni volta che veniamo qui ci sembra di entrare nel mondo delle favole.
Un castello con la torre merlata, storie di famiglie nobili, un parco bellissimo e ben curato, una location glamour e romantica.
Si hanno tracce del maniero già dal 1200, quando la famiglia Ungrispach costruì un castello sul colle di Capriva.
Durante i secoli la proprietà passò di mano diverse volte e per un breve periodo, nel 1773, la famiglia Della Torre ospitò anche Giacomo Casanova.
In realtà il castello fa parte di una struttura che comprende anche tre ristoranti, un campo da golf da 18 buche e degli splendidi appartamenti e casali, dislocati in aree suggestive delle proprietà.
L’azienda è dotata di tre aree food, come dicevamo: un bistrot all’interno del castello stesso (in una sala affrescata), la Tavernetta e infine l’Hosteria.
Se i primi due sono dei luoghi eleganti indicati per un viaggio sensoriale tra i sapori e i profumi, l’osteria invece ha un taglio più informale, ideale per pranzi e consumazioni veloci.
Durante la bella stagione vi consigliamo i tavoli all’esterno sotto il portico, per abbinare il piacere del gusto con la splendida cornice naturale che circonda il castello.
Prima di prendere posto a tavola ricordatevi di fare una passeggiata e visitare l’intero complesso.
6- Azienda Vinicola Russiz Superiore – Tenute Marco Felluga
Un paio di chilometri più a monte del Castello di Spessa, lungo una stretta stradina che si incunea in uno splendido contesto naturale, sorge l’azienda vinicola Russiz Superiore.
Preceduto da un breve vialetto alberato, un ampio cortile in ghiaino accoglie gli ospiti e li cinge in un grande abbraccio.
Ed è proprio il senso di accoglienza che si percepisce fin dal primo momento.
L’azienda è il risultato della storia di una famiglia appassionata di vini da più generazioni, incominciata nella seconda metà dell’Ottocento in Istria e che ai giorni nostri continua qui sul Collio.
La passione è da sempre il filo conduttore delle loro scelte.
Con il passare degli anni ha portato a pratiche di agricoltura sostenibile e rispettose della natura, con l’obiettivo di non alterare l’equilibrio ambientale.
Nella tenuta condotta da Ilaria Felluga è possibile assaggiare un calice di vino in tutta spensieratezza nell’elegante sottoportico, come facciamo sempre noi, oppure partecipare anche a delle visite guidate.
Il Pinot Grigio è uno dei nostri vini preferiti del brand Russiz Superiore, in lui ritroviamo la finezza di questa terra e gli aromi delle bacche rosse e nere di prugne e ciliegie.
Le visite guidate invece hanno inizio sempre nel piazzale della cantina e successivamente si sviluppano tra i vigneti del podere, proseguono nella barricaia e infine si concludono nella cantina.
Come tutte le visite alle cantine il momento clou è rappresentato dalla degustazione di alcuni vini, accompagnati eventualmente anche da salumi e formaggi prodotti nelle fattorie della zona.
Di fianco alla struttura principale, sull’altro lato della strada, sorge in cima ad un poggio il Relais Russiz Superiore.
L’etimologia della parola relais ha origini francesi e veniva usata per segnalare le stazioni postali.
Erano delle specie di locande dove le diligenze si fermavano per la notte, prima di riprendere il cammino il giorno dopo.
È situato in un antico borgo medioevale e la struttura ricettiva è dotata di otto splendide stanze, ognuna a tema con le sue peculiarità.
Alcune con splendide vedute sul Collio, altre con giardinetto privato, tutte arredate con gusto e cura dei dettagli.
Se volete fermarvi per la notte da queste parti cliccando sul link potete già verificare la disponibilità e approfittare di eventuali offerte.
7- Azienda Agricola Budignac
L’azienda si trova appena fuori l’abitato di Capriva del Friuli e si raggiunge grazie a una breve stradina in sensibile pendenza che si inerpica tra le vigne.
Superato un casale e alcuni edifici dove mettere a dimora attrezzi e macchinari, si giunge a destinazione.
Sotto a dei grandi gazebo sono posizionati tavoli e panche. Un parapetto, dalle colonne in mattoni a faccia a vista inframezzate da una rete metallica, separa la tenuta da un vero e proprio anfiteatro naturale.
Spaziare con lo sguardo verso l’orizzonte è il modo migliore per riconciliarsi con sé stessi e con l’ambiente che ci circonda.
Questo secondo noi è il luogo perfetto per trascorrere un paio d’ore spensierate in buona compagnia.
Budignac infatti è sinonimo di garanzia e di cose semplici, nate dal legame stretto tra l’uomo e la terra.
Lasciatevi tentare dai deliziosi taglieri di affettati e formaggi misti di produzione propria, accompagnati dagli ottimi vini dell’azienda.
Non ve ne pentirete!
8- Cantina Fiegl
L’azienda Fiegl si trova in località Lenzuolo Bianco a Oslavia, una comunità di confine situata alla periferia nord-occidentale di Gorizia.
Fiegl è una delle sette cantine che formano la locale Associazione Produttori di Ribolla ed è dislocata lungo il percorso delle Panchine Arancioni di Oslavia.
Si tratta di un progetto di turismo esperienziale che coniuga la scoperta e valorizzazione del territorio, avente il vino come filo conduttore.
Perché proprio arancioni?
Perché la Ribolla Gialle di Oslavia è conosciuta come l’Amber o Orange Wine, dal suo caratteristico colore ambrato.
I Fiegl producono vini dalla fine del Settecento, quando acquisirono la prima vigna.
Prima di conoscerli personalmente ci aveva attratti il motto presente sul loro sito web: “i confini non sono limiti, ma straordinarie opportunità che il vino aggrega”.
Ed è proprio così.
Noi siamo capitati da loro un po’ per caso, siamo sinceri. Stavamo percorrendo il percorso delle panchine e avevamo la necessità di qualche indicazione.
Appena entrati nel cortile ci si è aperto un mondo.
Siamo stati accolti a braccia aperte, abbiamo degustato alcune etichette e infine il proprietario ci ha portati all’interno della cantina, dove è stato ricavato un piccolo museo di reperti bellici.
Qui infatti ci troviamo tra i monti Sabotino e Calvario (Podgora in sloveno), zona di tragiche battaglie tra l’esercito italiano e quello austro-ungarico durante la Prima Guerra mondiale.
Se volete visitare l’azienda e la cantina potete prenotare delle visite guidate. Si concludono con la degustazione dei vini accompagnati da taglieri di salumi e formaggi prodotti da aziende locali.
9- Cantina Radikon
La cantina Radikon è l’ultima tappa del nostro itinerario alla scoperta del Collio Goriziano.
È situata poche centinaia di metri dopo l’azienda Fiegl, addossata ad una collina in località Tre Buchi.
Le vigne, la maggioranza delle quali di proprietà, si sviluppano tra l’Italia e la Slovenia su una superficie di circa 24 ettari, in un raggio di tre chilometri dall’azienda.
Il legame tra i Radikon e Oslavia nasce nel lontano 1861, quando in qualità di coloni vengono registrati in un atto di compravendita di un terreno.
Nel secondo dopoguerra la piccola azienda a conduzione famigliare produceva ortaggi, frutta e un po’ di vino sfuso. Una produzione di sostentamento insomma.
Solo negli anni Ottanta l’attività si focalizzò sulla produzione del vino, con il Merlot e l’Oslavje, un blend di Pinot Grigio, Sauvignon e Chardonnay.
La svolta avviene nel 1995, con la produzione della Ribolla Gialla grazie al processo di macerazione, che ha trovato a Oslavia il suo habitat ideale.
Il procedimento avviene a contatto con le bucce in tini troncoconici, per poi proseguire l’affinamento in botti in rovere di Slavonia, prima di concluderlo in vasche in acciaio e nelle bottiglie.
Quando siamo andati a conoscerli abbiamo percepito fin da subito la grande passione per quello che fanno, il senso di appartenenza, il loro essere “famiglia”.
Se volete degustare i loro vini potete partecipare a delle visite guidate, come abbiamo fatto noi.
In base alla tipologia di esperienza che volete vivere si può optare per una visita semplice con una durata di circa 40 minuti oppure per una più completa di due ore che comprende anche una camminata in vigna e in cantina.
Entrambe si concludono nella sala degustazione con l’assaggio di alcuni pregiati vini delle linee S e Blu.
Noi per esempio ci siamo focalizzati sul Sivi, un Pinot Grigio che Elisabetta adora, sullo Slatnik, un blend di Chardonnay e Friulano, sul rosso RS, un uvaggio di Merlot e Pignolo.
Infine non poteva di certo mancare il marchio di fabbrica di Oslavia, la Ribolla Gialla.
Da alcuni anni la proposta dell’azienda si è arricchita con quattro camere per gli ospiti, che si affacciano sul paesaggio affascinante del Collio Goriziano.