Štanjel, un gioiello nel cuore del Carso Sloveno
Il Carso è un vasto altopiano che si sviluppa a cavallo tra il Friuli Venezia Giulia e la Slovenia. Nella sua zona meridionale, indicativamente tra Monfalcone e Muggia, si affaccia sul Mare Adriatico.
Se volete approfondire la conoscenza di questa zona allora vi consiglio di dare un’occhiata al nostro articolo dedicato al sentiero Rilke, tra Sistiana ed il Castello di Duino.
Il nome Carso deriva dalla parola di origine preindoeuropea “carsa”, che significa pietra, roccia. E la pietra è proprio uno degli elementi primari che caratterizzano l’ambiente di questa splendida terra.
Un ambiente formato da conche chiuse chiamate doline, da grotte profonde, da boschi di querce, betulle e arbusti con il tronco piegato dalle folate della bora, il vento freddo che soffia da nord-est.
Il Carso con i suoi elementi a volte spigolosi è un luogo che si impara ad amare man mano che lo si conosce.
Il paesaggio muta con il variare delle stagioni e quindi si possono vivere delle esperienze autentiche durante tutto l’arco dell’anno.
Con i suoi colori caldi e vivaci l’autunno rimane secondo noi il momento più ricco di fascino. Lo scotano ed il sommacco assumono tonalità rosse accese, le foglie delle viti invece si caratterizzano per i colori gialli, rossi e marroni.
Il terreno vallonato, le stradine che collegano i vari villaggi ed i sentieri di campagna sono un vero e proprio paradiso per gli amanti della bicicletta e delle escursioni a piedi.
Ma l’area è anche adatta a chi ama il turismo lento e le esperienze eno-gastronomiche.
Il Carso sloveno annovera numerosi luoghi di particolare interesse ma in questo articolo vi porteremo a scoprire il delizioso borgo medioevale di Štanjel.
Indice
- Come arrivare
- Dove dormire nel Carso
- Cosa vedere a Štanjel
- Cosa vedere nei dintorni di Štanjel
- Dove mangiare
- Prodotti tipici del Carso
- Visite guidate
Come arrivare
San Daniele del Carso (in italiano) è facilmente raggiungibile dall’Italia sia dal valico di frontiera di Fernetti (Trieste) sia da quelli di Gorizia (Sant’Andrea e Casa Rossa). Sono tutti e tre situati in un raggio di una ventina di chilometri.
A titolo informativo vi ricordo che in Slovenia è necessario munirsi di vignetta autostradale se percorrerete autostrade e superstrade.
Tra queste è inserita anche la H4 Vipavska hitra cesta, che non è altro che la prosecuzione dell’autostrada A34 Villesse – Gorizia.
Dove dormire nel Carso
La zona del Carso e del goriziano offrono diverse tipologie di alloggio tra hotel, centri benessere, agriturismo, fattorie, appartamenti e stanze da affittare in case private.
Qui puoi verificare le offerte e la disponibilità di
Cosa vedere a Štanjel nel Carso Sloveno
Il borgo sorge sulle pendici del colle Turn al confine tra il Carso e la Valle del Vipacco, e le prime testimonianze scritte risalgono al 1402.
Il periodo di massimo splendore lo raggiunse nel XVI e XVII secolo, quando furono edificati la maggior parte degli edifici storici.
Lasciata l’auto in uno dei parcheggi situati nella zona nuova del paese, grazie a una breve camminata in lieve pendenza si giunge alla Torre d’Ingresso.
Si tratta dell’accesso principale al borgo fortificato e un tempo era inglobata nel sistema difensivo delle mura.
Le fortificazioni difensive furono costruite nel XV secolo per proteggere gli abitanti dalle incursioni dei turchi. Sopra il portone potete notare lo stemma araldico dei conti Cobenzl.
Il Castello
Superata la Torre d’Ingresso, si percorre un breve tratto di strada e si giunge al Castello. Si accede al cortile del maniero tramite un portone barocco in legno.
I due elementi di un certo interesse che risaltano immediatamente all’occhio sono il grande pozzo in pietra datato 1694 e la scalinata a cinque braccia che conduce al livello superiore della corte.
Oltre ad un bar ristorante l’edificio che dà sullo slargo ospita anche l’ufficio di promozione turistica (TIC).
Il Castello di Štanjel fu costruito nel medioevo quando il feudo faceva parte della Contea di Gorizia.
Successivamente, una volta estinto il casato, passò sotto il controllo degli Asburgo che a loro volta lo cedettero ai conti Cobenzl.
È proprio in questo periodo che vennero svolti dei lavori di ampliamento che gli conferirono l’aspetto rinascimentale attuale.
All’interno del castello alcune sale ospitano sia delle esposizioni permanenti sia delle mostre temporanee.
La più importante è sicuramente la Galleria Lojze Spacal dove sono esposte circa 140 opere.
Spacal fu uno dei più importanti artisti sloveni del secondo dopoguerra e si distinse a livello internazionale nelle tecniche grafiche.
Per realizzare le sue opere comunque utilizzò anche altre tecniche, tra cui la pittura ad olio, i mosaici e gli affreschi.
In un’ampia sala situata al primo piano dell’edificio invece c’è la mostra “Il paesaggio vivo del Carso”.
È stata realizzata all’interno del progetto Living Landscape e si pone l’obiettivo di valorizzare e promuovere il patrimonio culturale del territorio transfrontaliero del Carso.
Si tratta di un progetto innovativo perché mette al centro del contesto l’attività umana, quale fattore principale della trasformazione avvenuta lungo i secoli.
Oltre alla possibilità di assistere alla visione di un documentario illustrativo, l’esposizione è composta dalle seguenti sezioni:
- le mappe storiche del Carso;
- lo spazio aperto del paesaggio carsico;
- edilizia carsica in pietra a secco;
- i parchi mitico – folcloristici di Rodik e Gropada;
- il museo virtuale del Carso;
- l’angolo delle pubblicazioni.
La Torre Quadrata del castello infine ospita una mostra permanente dedicata a alla vita ed alle opere di Maks Fabiani.
Nacque nella vicina frazione di Kobdilj ed è unanimemente considerato uno dei padri dell’architettura ed urbanistica slovena.
Lavorò in diverse città mitteleuropee, tra cui Vienna, Trieste e Lubiana, dove lasciò la propria impronta professionale. Tra il 1935 e il 1945 fu anche sindaco di Štanjel.
La chiesa di San Daniele
La chiesa parrocchiale dedicata al patrono San Daniele fu costruita nel XV secolo e rappresenta uno dei più importanti monumenti in stile gotico della regione.
In seguito a lavori di rifacimento e restauro effettuati nel XVII e XVIII secolo, l’edificio assunse l’aspetto barocco attuale.
Nel 1609 venne costruita la torre campanaria con la caratteristica cupola a forma di limone.
All’interno della chiesa ci sono degli altari barocchi realizzati in pietra e quello principale si distingue dagli altri perché contiene la raffigurazione del castello del paese.
La casa carsica (Kraška Hiša)
La visita può proseguire lungo le stradine lastricate che lambiscono cortili e abitazioni.
L’esperienza va vissuta lentamente, lasciandosi trasportare dalle sensazioni del momento e prestando attenzione ai dettagli: una porta, un poggiolo, una serratura o una fioriera.
Poco oltre la chiesa, alla convergenza di due vicoli, sorge una tradizionale casa carsica molto ben conservata.
L’edificio in blocchi di pietra si sviluppa su due piani, ha il tetto in ardesia e le grondaie in pietra convogliano l’acqua piovana nel pozzo pubblico situato sullo slargo adiacente l’abitazione.
All’interno ospita una mostra etnologica permanente.
La Torre del Portone
Poco più avanti, proseguendo sempre verso sud, si innalza la Torre del Portone. In passato aveva lo scopo di proteggere il villaggio dalle incursioni provenienti dalla Valle del Vipacco.
Negli anni trenta del secolo scorso l’architetto Fabiani la convertì in sala da pranzo estiva del complesso di Villa Ferrari. Successivamente durante la seconda guerra mondiale fu parzialmente distrutta.
Il sentiero di Fabiani (Fabianijeva pot)
Il sentiero Fabiani raggruppa una serie di cammini escursionistici che collegano i vicini abitati di Štanjel e Kobdilj. Sono adatti a tutti e sono ideali per concedersi un momento di svago in mezzo alla natura.
Il sentiero didattico principale ha inizio a Štanjel poche decine di metri prima di arrivare alla Torre d’Ingresso del paese.
È facilmente riconoscibile perché è segnalato da un cartello informativo e vi si accede tramite un portone in ferro.
Il viottolo è sufficientemente largo ed è ricoperto da ghiaino battuto. Lungo il percorso ci sono dei belvedere nei quali è possibile sedersi sulle panchine in legno per ammirare il paesaggio sottostante.
Ad un certo punto si giunge nei pressi di Villa Ferrari ed il sentiero si biforca. Se continuate dritti, sotto un pergolato, arrivate ad uno degli ingressi della villa.
Se invece prendete il sentiero in discesa arrivate nello splendido parco della dimora.
Giardino Ferrari
Il medico triestino Enrico Ferrari desiderava edificare a Štanjel una casa di campagna e costruire un sanatorio per i malati alle vie respiratorie.
La progettazione dei lavori di ristrutturazione del complesso furono affidati nel primo dopoguerra all’architetto e cognato Maks Fabiani.
L’opera più significativa non è però la villa bensì il giardino a terrazza. Vi ritroverete così immersi in un’oasi di pace e rara bellezza.
La vasca d’acqua di forma ovale, il ponticello in pietra in stile secessione che collega l’isolotto con la terra ferma, i prati verdi ben curati e le aiuole fiorite formano un insieme armonico e ricco di fascino.
La piscina è alimentata da un complesso sistema idrico ideato da Fabiani che raccoglie le acque meteoriche e che affronta il problema della mancanza di acqua corrente nel Carso.
Il sistema si incentra sull’approvvigionamento idrico basato esclusivamente sull’acqua piovana e rifornisce d’acqua anche i fabbricati che danno vita al complesso.
Al termine della visita potete rientrare in paese attraverso la Torre del Portone oppure potete proseguire lungo il sentiero Fabiani verso Kobdilj.
Lungo il tragitto è possibile visitare alcuni luoghi legati alla vita ed alle opere di Maks Fabiani, come la chiesetta di San Gregorio e la tomba di famiglia.
Kobdilj
Si tratta di un tipico villaggio agglomerato carsico diviso in due frazioni, quella inferiore e quella superiore abbarbicata su un colle.
Quest’ultima è caratterizzata della casa rurale chiamata “pri Serzentovih”, che non è altro che la casa natia del Fabiani.
Nella frazione inferiore invece spicca la piazza con le caratteristiche case carsiche dagli elementi architettonici caratteristici.
Cosa vedere nei dintorni di Štanjel
Štanjel si trova in una posizione strategica rispetto ad alcuni dei più importanti luoghi di interesse della zona: le Grotte di San Canziano (Škocjanske jame) e Lipica, sede degli allevamenti di cavalli tra i più antichi d’Europa, si trovano a circa trenta minuti in auto.
Anche le Grotte di Postumia (Postojnska jama) e la Valle del Vipacco si trovano più o meno alla stessa distanza, mentre la capitale della Slovenia Lubiana dista circa ad un’ora di strada.
Dove mangiare
A Štanjel e dintorni non avrete assolutamente problemi a soddisfare i vostri peccati di gola. C’è una tale varietà di strutture che avrete solo l’imbarazzo della scelta: ristoranti raffinati, trattorie, osterie, fattorie (anche bio) e pizzerie.
Tra i piatti tipici della cucina carsolina troverete, il brodo, le zuppe di verdura e la jota, una minestra a base di crauti, fagioli, patate e pezzetti di carne di maiale. Tra i primi vi consigliamo anche i gnocchi.
Per quanto riguarda i secondi invece noi apprezziamo molto la carne. Di selvaggina, di agnello, di manzo, lo stinco di vitello e le frittate, soprattutto quelle alle erbe spontanee del periodo primaverile.
Prodotti tipici del Carso
Il prodotto che caratterizza questo lembo di terra è sicuramente il vino Terrano (Teran in sloveno), prodotto da un vitigno autoctono chiamato Refosco (non quello a peduncolo rosso).
Ha un colore rosso rubino intenso con un retrogusto di frutti di bosco, ha una spiccata acidità e si abbina perfettamente con i formaggi di pecora ed i prosciutti (kraški pršut) prodotti nelle fattorie del Carso.
Un evento particolarmente interessante è la Festa del Vino novello di Štanjel.
Si tiene ogni anno nel week end di San Martino (in novembre), le cantine della zona aprono le porte ai visitatori che le possono raggiungere in tutta sicurezza grazie agli autobus hop on – hop off.
Durante l’anno invece è possibile effettuare delle esperienze gastronomiche partecipando a delle visite guidate di vigne e cantine, con degustazioni di vini e prodotti tipici.
Un altro prodotto squisito prodotto sul Carso è il miele. Le particolari condizioni climatiche e la varietà della flora danno vita ad un prodotto ricco di sali minerali ed aromi.
In base alle zone di raccolta vengono prodotte diverse qualità: al ciliegio canino, al ciliegio selvatico, alla quercia, al tiglio, all’acacia, alla santoreggia e all’edera.
Visite guidate
La nostra visita a Štanjel nel Carso sloveno termina qui. Previa prenotazione al Centro di Informazioni Turistiche (TIC), è possibile organizzare delle interessanti visite guidate.
Vi lascio i contatti:
Tel. +386 05 769 00 56
Sito web Centro di Informazioni Turistiche