Una giornata a Siracusa, idee e consigli per la visita
Se state programmando una vacanza nella zona sud–orientale della Sicilia, allora una visita di una giornata a Siracusa è d’obbligo
Ma non solo.
Questa porzione della regione infatti regala alcuni dei luoghi di maggior interesse dell’intera isola.
Per esempio le incantevoli cittadine del barocco siciliano come Noto, Modica e Ragusa, o Caltagirone, città resa famosa dalla produzione di ceramiche.
Oppure i villaggi di pescatori di Marzamemi e Portopalo di Capo Passero, o la splendida Riserva Naturale di Vendicari.
Un viaggio in Sicilia infine non può terminare senza aver percorso un itinerario sensoriale del gusto, alla scoperta dei prodotti tipici che la terra ed il mare sanno regalare.
Per me in definitiva si è trattato di una piacevole conferma.
Ero stato qui appena conseguito il diploma, un’era geologica fa purtroppo, ed era stato amore a prima vista.
Lasciati da parte i sentimentalismi, in questo articolo ci concentriamo su cosa vedere a Siracusa in un giorno, con l’aggiunta di una serie di informazioni e consigli utili.
Articolo aggiornato il 22 ottobre 2023.
Indice
- Dove dormire a Siracusa
- Free Tour
- Escursioni guidate
- Siracusa, cosa vedere in un giorno
- Un po’ di storia
- Come arrivare a Siracusa
- Quando andare
- Dove mangiare a Siracusa
- Siracusa, le spiagge più belle
Dove dormire a Siracusa
Se desiderate trascorrere la notte a Siracusa, in città e negli immediati dintorni trovate un’ampia offerta di strutture ricettive.
Ce ne sono per tutti i gusti e per tutte le tasche, come si dice.
Hotel di ogni standard, resort dotati di tutti i comfort, Bed and Breakfast, appartamenti in case private.
Avete solo l’imbarazzo della scelta.
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Free Tour
Se non avete molto tempo a disposizione, il Free Tour di Siracusa rappresenta una opzione valida e semplice per visitare in un paio d’ore alcuni dei luoghi di maggiore interesse di Ortigia.
Il punto di ritrovo è fissato nei pressi del Tempio di Apollo, gioiello archeologico risalente al VI secolo a.C.
Dopo aver superato la Fontana di Diana, si giunge in quella che a nostro avviso è una delle piazze più belle del nostro paese, piazza del Duomo, con i suoi gioielli barocchi.
Lasciatevi ammagliare da chiese e palazzi.
Se avete occasione di passare più volte di qui vi sembreranno ogni volta diversi. L’angolazione dei raggi del sole infatti donano tonalità diverse ai colori delle facciate, più calde e accese nel tardo pomeriggio.
Anche la chiesa di Santa Lucia alla Badia si affaccia su piazza del Duomo ed è situata proprio sul vertice meridionale.
Al suo interno c’è la copia di un famoso dipinto del Caravaggio, Il Seppellimento di Santa Lucia. Dalle ultime informazioni in nostro possesso l’originale però si trova nel santuario di Santa Lucia al Sepolcro, nella zona nuova della città
Fonte Aretusa è una tappa obbligata per chi visita l’isola di Ortigia, con il suo intreccio di storia e mitologia.
La passeggiata termina percorrendo le viuzze del quartiere ebraico.
Come tutti i free tour l’attività non ha una tariffa prestabilita. Sarete voi al termine della camminata a lasciare una mancia alla guida in base al vostro grado di soddisfazione.
Escursioni guidate
Se amate la storia e la cultura dell’antichità classica, allora non potete perdervi la visita guidata al Parco archeologico di Neapolis.
La camminata all’interno dell’antico nucleo storico di Siracusa ha una durata di circa un’ora e mezza e la guida parla in italiano.
La tariffa è accessibile a tutti.
Se al termine dell’attività avete il desiderio di approfondire in autonomia i posti appena visti, allora i dettagli e le curiosità appena appresi vi saranno di grande aiuto.
Dopo aver visitato il parco archeologico non vi resta che spostarvi nell’altro luogo simbolo della città, Ortigia.
Anche in questo caso potete partecipare ad una visita guidata dell’isola.
La passeggiata ha una durata di circa due ore e la guida parla in italiano.
Il percorso è strutturato in modo tale da visitare i luoghi di maggior interesse della parte più autentica e pittoresca di Siracusa.
Se volete concludere in bellezza la visita di Siracusa da una prospettiva diversa, allora vi consigliamo di fare un giro in barca ad Ortigia.
L’attività si svolge tutti i giorni, sono disponibili numerosi slot orari e in base al tempo a disposizione potete scegliere escursioni di durata crescente, da una a tre ore.
L’equipaggio parla in italiano e durante la navigazione si possono ammirare alcuni degli scorci più pittoreschi dell’isola.
Il tour si conclude nelle grotte marine, ricche di quelle formazioni affascinanti che sono le stalattiti e le stalagmiti.
Siracusa, cosa vedere in un giorno
Per praticità possiamo suddividere la città in due zone ben distinte, il Parco Archeologico di Neapolis e Ortigia.
Le due aree sono collegate tra loro grazie ad una navetta. La fermata si trova all’interno della zona commerciale, situata proprio di fronte all’ingresso di Neapolis.
In alternativa si possono raggiungere con una camminata di un paio di chilometri, come abbiamo fatto noi.
Un modo alternativo per girare Siracusa infine è rappresentato dal servizio Go Bike, un sistema di condivisione di biciclette pubbliche.
Si preleva la bici con un’apposita smart card in uno dei punti di ritiro, di solito situati vicino alle fermate dei mezzi pubblici, e si può riconsegnare in un altro.
Dato che vi consigliamo di terminare la visita di un giorno a Siracusa ad Ortigia, il Parco Archeologico va schedulato inevitabilmente al mattino.
Nel 2005 è stata dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità.
Parco Archeologico Neapolis
Il parco è stato realizzato negli anni Cinquanta e all’interno del suo perimetro si trovano numerosi monumenti classici di epoca greca e romana.
Si può parcheggiare l’auto in una delle numerose aree di sosta a pagamento che si trovano in zona, oppure nell’area parking free situata lungo la strada che costeggia l’area commerciale.
All’interno i percorsi sono ben segnalati, alcuni pavimentati e altri in terra battuta, delimitati da staccionate in legno o cordicelle.
Negli spazi verdi crescono cipressi, palme, oleandri e lecci ricoperti di ghiande.
Anfiteatro Romano
Poche decine di metri dopo aver varcato il cancello d’ingresso del parco, di fronte alla chiesetta di San Nicolò dei Cordari sorge l’Anfiteatro Romano.
Sul sentiero che porta al belvedere sono stati sistemati dei sarcofaghi provenienti dalle necropoli di Siracusa e Megara Hyblaea.
L’anfiteatro fu costruito durante l’età imperiale tra il II e IV secolo d.C., ha forma ellittica e le balaustre dei nobili sono in marmo.
Venne per gran parte distrutto dagli spagnoli nel Cinquecento, in quanto erano poco interessati al valore archeologico del complesso.
A nostro avviso il monumento non è (era) conservato con cura, erbacce ed arbusti infatti stavano pian piano impossessandosi della base e delle tribune.
Ara di Gerone II
Poco oltre l’anfiteatro c’è un’ampia distesa dove sorge un altare in roccia di grandi dimensioni.
Fu fatto edificare da Gerone II (o Ierone) nel III secolo a.C. e durante le cerimonie veniva utilizzato per il sacrificio di animali.
Teatro Greco
Ero stato qui in una caldissima giornata di inizio settembre di tanti anni fa.
Ho ritrovato il teatro splendido come allora, con le gradinate di un bagliore accecante.
Completamente scavato nella roccia, ha una cavea del diametro di 138 metri ed era capace di contenere circa 15.000 spettatori.
Fu ampliato per volere di Gerone II nel III secolo a.C. sulla base di un teatro precedente del V secolo.
Ai piedi delle gradinate sorge la platea dell’orchestra e di fronte a essa la vasta area del palco, dove si svolgevano le scene.
Alcune parti dell’intera struttura furono smantellate da Carlo V a partire dal 1526, per ricavare i materiali necessari a fortificare l’isola di Ortigia.
Vi consigliamo di prendervi i tempi corretti per la visita.
Sedetevi sulle gradinate ad ammirare il panorama che vi circonda, concedetevi un momento di relax all’ombra sotto le piante del giardino che si sviluppa di fronte alle tribune.
Latomia del Paradiso
Questa grande cava di calcare, profonda fino a 45 metri, si raggiunge grazie a dei vialetti in terra battuta e ghiaino fiancheggiati da una siepe ben curata.
Ai lati del sentiero, piante di limoni e belle di notte, oltre ad alcuni canneti.
Passeggiare in questa zona ombreggiata in mezzo alla natura tonifica lo spirito.
Orecchio di Dionisio
L’Orecchio di Dionisio è una grotta artificiale lunga 65 metri, alta 23 e con una larghezza che varia da 5 a 11 metri, famosa per la sua acustica.
Il nome è ovviamente dovuto alla forma e le fu affibbiato da Caravaggio nel 1608.
La leggenda narra che Dionisio utilizzasse la grotta come prigione.
Grazie alla particolare acustica, si posizionava in alto e ascoltava le parole che i prigionieri si scambiavano a bassa voce.
Noi abbiamo avuto la fortuna di essere soli e così abbiamo potuto testare di persona la perfetta acustica della cavità.
Ortigia
Superato il Ponte Nuovo sulla darsena si accede all’isola di Ortigia.
La visita va fatta assolutamente a piedi.
Vi consigliamo di pianificare un itinerario che vi permetta di scoprire l’isola in senso orario.
Questo accorgimento vi consentirà di arrivare in Piazza del Duomo nel tardo pomeriggio, con la luce del sole a tre quarti, quando le tonalità degli edifici danno il meglio di sé.
Lungo il dedalo di vicoli si affacciano interessanti palazzi, con le ringhiere dei balconi in ferro battuto e le tapparelle delle finestre in legno.
Di tanto in tanto buttate l’occhio nei cortili, dove potrete scoprire degli spaccati autentici di vita quotidiana.
Lo potete fare in autonomia oppure partecipando ad un tour guidato.
Tempio di Apollo
Sullo spiazzo adiacente Largo XXV Luglio, delimitate da un muretto di cinta, sorgono le rovine del Tempio di Apollo.
Edificato tra la fine del VII e l’inizio del VI secolo a.C. è ritenuto il più antico esempio di tempio dorico della Sicilia.
Purtroppo ne resta ben poco. Il basamento, alcuni tronchi di colonne e una parte del muro della cella.
Il Lungomare
La passeggiata continua sullo splendido lungomare.
Affacciatevi ai parapetti, fatevi accarezzare le guance dal vento mentre osservate le onde infrangersi sulla banchina.
In lontananza imbarcazioni a vela che regatano in rada.
Nelle giornate di cielo terso si può ammirare un panorama stupendo sulla città nuova.
In lontananza l’inconfondibile cupola del Santuario della Madonna delle Lacrime, che sbuca dietro palazzi e costruzioni.
Museo del Papiro
Nel Museo del Papiro sono conservati documenti ed oggetti realizzati ovviamente con il papiro.
La pianta era utilizzata fino al XVIII secolo per produrre la carta, e ancora oggi cresce sulle sponde del fiume Ciane, che scorre proprio nei dintorni di Siracusa.
Se siete interessati a visitarlo tenete presente che da ottobre ad aprile il museo chiude alle ore 14:00.
Ghetto Ebraico
La zona che si sviluppa alle spalle del Museo del Papiro non è altro che il vecchio ghetto ebraico, conosciuto anche con il nome di Giudecca.
In questa zona è possibile visitare un vecchio bagno chiamato miqwe, che sorge sotto l’hotel Alla Giudecca.
Questa è la zona ideale per concedersi un momento di relax e prendere un aperitivo in uno dei numerosi bar.
Oppure deliziarvi con un cannolo alla ricotta o con una granita alle mandorle o al pistacchio, nella più classica tradizione siciliana.
Castello Maniace
Il maniero è situato proprio sulla punta meridionale di Ortigia.
Fu costruito nel 1239 per volere di Federico II ed è uno dei maggiori esempi di architettura militare di epoca sveva.
L’imponente fortezza conserva la struttura esterna duecentesca a pianta quadrata, con torrioni cilindrici agli angoli.
Al termine potete rientrare verso il centro città seguendo il lungomare di ponente.
Fontana Aretusa
Questa millenaria fonte di acqua dolce è dedicata alla ninfa Aretusa, ancella di Artemide.
La leggenda narra che la ninfa si gettò in mare per sfuggire alle avance del Dio dei fiumi Alfeo, per poi ricomparire proprio qui sotto forma di fonte.
Dobbiamo sinceramente dirvi che per noi è stata una mezza delusione.
La struttura infatti non è ben conservata, lasciandoci un’impressione di trascuratezza.
Nelle serate di bel tempo, prima di cena, non dimenticatevi di assistere ad un romantico tramonto lungo il Passeggio Aretusa.
Piazza del Duomo
Situata nella parte più elevata di Ortigia, lo spiazzo è circondato da splendidi palazzi che rappresentano la maggiore espressione della Siracusa barocca.
Per conto nostro si tratta di una delle piazze più eleganti d’Italia. Anche se è spesso affollata da turisti e gente del posto, mantiene un’atmosfera intima.
Sembra un controsenso ma è così.
Sullo slargo di forma rettangolare si affacciano alcuni degli edifici più belli di Siracusa.
Il Duomo, il Palazzo Arcivescovile, la chiesa di Santa Lucia alla Badia, il Palazzo Beneventano del Bosco e l’ex Palazzo del Senato, oggi sede del Municipio.
Il Duomo
Fu edificato nel VII secolo adattando l’antico tempio dorico di Atena risalente al V secolo a.C. Venne utilizzato come chiesa quando l’isola fu evangelizzata da San Paolo.
Successivamente in epoca normanna fu trasformato e venne rifatto tra i secoli XVII e XVIII.
L’accesso all’edificio è preceduto da una gradinata con le statue di San Pietro e Paolo ai lati. La facciata barocca fu innalzata tra il 1728 e il 1754 da Andrea Palma.
Un po’ di storia
Siracusa con i suoi 3.000 anni di storia è una delle città più importanti della Sicilia.
Pensate che nel suo periodo di massimo splendore era la città più grande del mondo antico, più grande di Atene e Corinto tanto per fare un esempio.
Fu fondata dai Corinzi nel 734 a.C., quando la loro flotta sbarcò sull’isola di Ortigia.
Grazie al suo sbocco sul mare, la città conobbe una fase di rapido sviluppo e diventò un importante centro di scambi e commercio.
Dopo la vittoriosa battaglia di Imera contro i Cartaginesi nel 480 a.C., iniziò un periodo di grande crescita, non solo materiale ma anche culturale ed umanistica.
Arrivarono in città numerosi artisti che diedero una spinta propulsiva allo sviluppo artistico ed alla costruzione di diverse opere pubbliche.
L’indipendenza durò fino al 211 a.C. quando venne conquistata dai romani. Da quel momento iniziò un lento ma inesorabile declino.
Per un breve periodo fu la capitale dell’Impero Bizantino, ma in seguito alle incursioni e saccheggi dei Saraceni nel 878 d.C., la popolazione abbandonò la città.
Nei secoli successivi subì in serie le dominazioni bizantina, araba, normanna, sveva, aragonese e spagnola.
Dopo il terremoto della Val di Noto del 1693, in città ebbe iniziò un piano di riqualificazione urbanistica e di ricostruzione degli edifici più importanti in stile barocco.
Come arrivare a Siracusa
A meno che non desideriate vivere una vacanza prettamente balneare, un tour itinerante in Sicilia richiede il noleggio di un mezzo.
Noi ci siamo affidati a DiscoverCars.
Si tratta di un comparatore di prezzi online tra varie compagnie, facilmente consultabile sia da desktop sia da dispositivo mobile.
L’opzione “cancellazione gratuita” infatti protegge i clienti in caso di imprevisti dell’ultimo momento.
Siracusa si raggiunge tramite la strada europea E45.
Quando abbiamo viaggiato noi, il pagamento del pedaggio non era previsto.
Gli aeroporti più vicini sono quelli di Catania Fontanarossa e Comiso.
Siracusa e Catania sono situate a una distanza di circa 60 chilometri, mentre Comiso ne dista circa un centinaio.
Quando andare
Grazie al suo clima gradevole, è possibile visitare la Sicilia tutto l’anno.
Secondo noi però i periodi migliori per organizzare un tour nell’isola rimangono le mezze stagioni.
Noi abitualmente andiamo in maggio o ad inizio autunno.
Siracusa per esempio l’abbiamo visitata a metà ottobre.
Abbiamo trovato una splendida giornata di sole, con una temperatura perfetta sui 25 °C, ideale per sfruttare al meglio il tempo a nostra disposizione.
Dove mangiare a Siracusa
Ortigia è sicuramente il posto più suggestivo dove mangiare a Siracusa.
Lungo i suoi stretti vicoli si affacciano numerosi locali e ristorantini, in grado di soddisfare le esigenze del vostro palato.
Noi abbiamo optato per un tavolo all’aperto della trattoria Sicilia in Tavola.
Degni di nota gli spaghetti fatti in casa e conditi con sarde, finocchietto selvatico, pinoli e uvetta.
Deliziosi!
Il locale è piccolino e quindi vi consigliamo di prenotare in anticipo.
Siracusa, spiagge più belle
Anche se in città ci sono diverse zone in cui sdraiarsi per una tintarella, la spiaggia più famosa di Siracusa è Lido Arenella.
Si sviluppa a una decina di chilometri a sud del centro storico.
Scendendo ancora di qualche chilometro, nei pressi di Cassibile, c’è la spiaggia di Fontane Bianche.
Lungo un litorale di circa tre chilometri, si sviluppa questa lingua di sabbia bianca a ridosso di una pineta.
Il top però secondo noi è la spiaggia di Calamosche, famosa per essere una delle spiagge più belle della Sicilia.
Calamosche si trova all’interno della Riserva Naturale di Vendicari e dalla gente del posto è conosciuta come Funni Musca.
Racchiusa tra due promontori in roccia ricoperti dalla tipica macchia mediterranea, la caletta di sabbia dorata era stata inserita nel 2005 da Legambiente e dal Touring Club Italiano nella Guida Blu.