Cosa vedere a Pirano, la perla dell’Istria slovena
Ci sono dei posti in cui desideriamo tornare spesso. Sono i cosiddetti luoghi del cuore e Pirano è uno di questi.
Capita quasi tutti gli anni.
Rappresenta infatti uno dei nostri approdi preferiti quando vogliamo trascorrere una giornata di completo relax oltreconfine.
Camminare lungo l’intricato reticolo di vicoli pedonali del centro storico, fermarsi ad osservare le architetture di campi e campielli.
Fare due chiacchiere con i pescatori sulla banchina mentre rammendano le reti, assistere al tramonto sul lungomare.
Queste sono le cose che amiamo fare a Pirano.
Per chi predilige il cosiddetto turismo lento, come noi, la località costiera della Slovenia va scoperta così, a piccole dosi.
Discorso diverso invece per i villeggianti provenienti dal nord e dall’est Europa durante la stagione estiva.
Le spiagge di Pirano e Portorose sono la cornice perfetta per vivere appieno esperienze e attività balneari.
In questo articolo cercheremo di fornirvi una panoramica il più esaustiva possibile su cosa vedere a Pirano in alcune ore, oltre ad una serie di informazioni pratiche.
Se invece avrete a disposizione una giornata intera allora potete abbinare la visita con le altre località dei dintorni, oppure immergervi nella natura delle Saline di Sicciole e del Parco Naturale di Strugnano.
A questo proposito qui trovate il nostro resoconto su cosa vedere a Capodistria
Indice
Come arrivare
Pirano dista circa venticinque chilometri dal valico di frontiera di Rabuiese e la via più veloce per giungere a destinazione è la superstrada a pagamento H5 (che dopo Capodistria diventa H6 fino a Isola).
Se invece volete arrivare a Pirano senza pagare la vignetta autostradale slovena, allora appena superato il distributore di carburanti situato un centinaio di metri dopo il confine dovete svoltare a destra, in direzione di Škofije.
Attraversato il piccolo centro abitato proseguite in direzione di Dekani, Bertoki e Koper.
Arrivati alla periferia di Capodistria prendere la Kvedrova Cesta, un’ampia via che dopo Isola confluisce nella strada numerata 111.
La vignetta autostradale comunque ha un costo di:
Moto = settimanale € 8,00
Auto e camper = settimanale € 16,00 mensile € 32,00
Il tagliando in formato elettronico si acquista online sul sito web del fornitore DarsGO, oppure nei punti autorizzati.
La compagnia di trasporti extra urbani Arriva infine ha due linee di autobus che collegano Pirano con le vicine località di Capodistria, Isola, Portorose e Lucia, mentre altre corse la connettono con i borghi dell’entroterra istriano.
Dove parcheggiare
Il centro storico di Pirano è interdetto al traffico e quindi giocoforza si è costretti a lasciare i mezzi in uno dei parcheggi multipiano a pagamento (Fornače e Arze), situati all’ingresso del borgo.
Fornače è quello che utilizziamo abitualmente perché ci permette di godere di uno splendido panorama lungo la passeggiata che porta in centro.
Dai garage comunque è attivo anche un servizio navetta.
Scendete con l’ascensore fino al piano terra, vicino alle casse automatiche c’è l’uscita che in poche decine di metri porta alla fermata dell’autobus.
Il capolinea in città invece è situato di fronte alla loggia, a pochi passi di piazza Tartini.
Il biglietto si fa a bordo e si paga solo con carta di credito.
Nei pressi del camping di Fiesa infine c’è una piccola area di sosta a pagamento accessibile durante l’estate, mentre è gratuita negli altri mesi dell’anno.
Su Google Maps la identificano come Parcheggio Pirano.
Dove dormire a Pirano
Pirano è una fiorente località turistica frequentata in quasi tutte le stagioni.
Presenta pertanto un ampio ventaglio di strutture ricettive in grado di soddisfare le esigenze e le richieste dei villeggianti.
Nel centro storico abbondano appartamenti, hotel e Bed and Breakfast, mentre nei dintorni c’è il camping di Fiesa, situato nei pressi dell’omonimo lago.
Al seguente link potete verificare la disponibilità e le offerte di alloggi di Pirano.
Escursioni guidate in italiano
Da Pirano è possibile partecipare ad una escursione guidata che prevede oltre al tour panoramico della cittadina anche la visita alle vicine località di Portorose, Isola e Capodistria.
La durata del tour è di cinque ore e la guida parla italiano.
Un’agenzia locale invece organizza dei walking tour in lingua inglese al mattino e un sunset tour con degustazione finale di vini e prodotti tipici del territorio al tramonto.
Fate visita al centro di informazioni turistiche situato in piazza Tartini, le impiegate sapranno darvi tutte le informazioni per vivere al meglio la vostra esperienza.
Gli amanti delle camminate e del trekking infine hanno a disposizione un bel sentiero attrezzato che scorre lungo il mare e collega in circa un chilometro Pirano con la località di Fiesa (Fiesso).
Cosa vedere a Pirano
Pirano è situato proprio sulla punta di un promontorio che separa il golfo omonimo con quello di Strugnano, ed è considerato da tutti uno dei luoghi più belli della Slovenia.
Deve il suo sviluppo economico e commerciale alle vicine saline, che in passato fornivano salgemma di ottima qualità ai mercati di Venezia.
L’abitato è suddiviso in due quartieri ben distinti, separati da Piazza Tartini: Marciana nella parte bassa e Punta all’estremità della penisola.
Piazza Tartini
La splendida piazza è dedicata a Giuseppe Tartini, famoso violinista, compositore e matematico sloveno nato nel 1692.
È senza ombra dubbio il biglietto da visita che Pirano esibisce ai forestieri.
Secondo noi la visita può iniziare proprio da qui, proprio sotto la statua di Tartini.
In passato in questa insenatura naturale c’era un porticciolo, detto mandracchio, che venne interrato nel 1894.
Lo slargo ha forma ellittica ed è stato pavimentato in pietra bianca su progetto dell’architetto Boris Podrecca.
La piazza è quasi completamente contornata da bellissimi edifici storici, solo lo spicchio che si affaccia verso il mare è aperto e regala uno splendido panorama sulla marina.
Diversi edifici, di chiara impronta architettonica veneziana, hanno le facciate tinteggiate con tonalità color pastello, mentre alle finestre ci sono le tipiche persiane in legno alla genovese.
Partendo da sinistra potete ammirare il palazzo della Prefettura (Sodišče) e il Palazzo del Municipio (Skupščina), che ospita l’ufficio di promozione turistica.
Di fianco al palazzo comunale sorge la Veneziana (Benečanka), uno splendido edificio in stile gotico veneziano del XV secolo, con un balcone angolare e una trifora al primo piano.
La leggenda narra che un facoltoso mercante veneziano si fosse invaghito di una ragazza del posto e come pegno del suo amore le lasciò in dono la casa.
In rapida successione poi ci sono la Tartinijeva Hiša (la casa di Tartini) e la chiesetta di San Pietro del 1272, ristrutturata in stile neoclassico nel 1818.
Tra il 1909 ed il 1953, la piazza era solcata dalle rotaie del tram elettrico che collegava Pirano con le vicine Portorose e Santa Lucia.
Chiesa di San Pietro
La Chiesa di San Pietro è una delle più vecchie di Pirano e fu costruita nel 1272 in stile romano-gotico grazie al lascito di Bona, vedova di Giovanni de Vitale.
Nel 1818 fu completamente ristrutturata.
L’interno presenta dei dipinti murali che raffigurano dei motivi vegetali, realizzati con la tecnica a secco.
Chiesa della Madonna della Consolazione
Sul retro della Veneziana ha inizio la stradina in leggera pendenza che conduce verso il Duomo di San Giorgio. Sui lati anguste botteghe di artigianato e atelier di artisti.
All’angolo con via dell’Istria (Istrska ulica) sorge la chiesetta dedicata alla Madonna della Consolazione del 1439.
Fu edificata per volere della Confraternita della Madonna della Cintura, però del suo aspetto originario non esistono più tracce.
Sia gli interni sia i muri esterni infatti furono ristrutturati in stile barocco ad inizio Seicento. L’interno è a navata unica ed il soffitto ha una decorazione perimetrale a stucco.
Monastero di San Francesco
Poco lontano dalla Chiesa della Consolazione sorge il Convento di San Francesco, edificato precedentemente al 1301 anno di costruzione dell’omonima chiesa.
È ancora abitato dai monaci minori (francescani).
A noi è piaciuto molto il chiostro, un vero gioiello architettonico dotato di una delle migliori acustiche della Slovenia.
Per questo motivo ospita degli importanti eventi musicali, come le Serate Musicali Piranesi ed il Tartini Festival.
Si tratta di un importante festival internazionale di musica da camera che si svolge da oltre vent’anni a cavallo tra i mesi di agosto e settembre.
Durante la manifestazione, oltre a promuovere l’eredità musicale del famoso compositore locale, vengono presentate opere di artisti sloveni e stranieri.
Il momento clou del festival però è rappresentato dall’ascolto dal vivo del suono del violino originale di Tartini, che grazie alle capacità di musicisti di fama mondiale riesce ancora a suscitare grandi emozioni.
Duomo di San Giorgio
L’edificio religioso dedicato al santo patrono domina il borgo dalla cima di una rupe.
L’aspetto attuale è il risultato di una lunga serie di interventi di ristrutturazione eseguiti tra il 1595 ed il 1637, sul luogo dove in passato sorgeva un’antica chiesa gotica a tre navate.
Oggi invece l’interno è a navata unica, ha il soffitto in legno decorato e la classica facciata a capanna, conclusa da un basso timpano con elementi architettonici in pietra di Rovigno.
Dalla balaustra in blocchi di pietra che circonda l’edificio si può godere di una splendida vista sul golfo di Pirano e sulle alte mura del VII secolo che formavano lo scudo difensivo.
Dal 1991 Pirano è membro dell’Associazione internazionale delle Città Murate.
Il battistero è il più recente tra gli edifici che compongono il complesso ed è stato edificato in stile barocco.
Il Campanile
Tra l’abside del duomo ed il battistero sorge la torre campanaria che vi consigliamo di visitare. Anzi, secondo noi è uno dei luoghi più interessanti da vedere a Pirano.
Fu eretta tra il 1600 ed il 1615, ha un’altezza di 47 metri e per raggiungere il belvedere è necessario salire 140 scalini. È una copia del campanile di San Marco di Venezia.
Sui 15 pianerottoli sono state posizionate delle targhe con i nomi degli arcangeli e angeli custodi, scritti in latino, greco ed ebraico.
La cuspide è sormontata dalla statua di San Michele, che ruota ed indica la direzione del vento.
Dalla cima si può godere di uno splendido panorama a 360 gradi su Pirano.
Le campane più vecchie sono datate rispettivamente 1477 quella grande e 1865 quella piccola. Le due nuove invece, donate dalla parrocchia di San Corrado di Berlino nel 2013, in sostituzione di quelle rotte, pesano rispettivamente 818 e 558 Kg.
Le due campane vecchie battono l’ora ogni 15 minuti, quella grande suona ogni ora e ogni quarto d’ora, mentre quella piccola suona solo ogni quarto d’ora.
Piazza I Maggio
Di forma rettangolare, in passato era la piazza centrale del borgo ed era conosciuta come Piazza Vecchia.
Rialzata rispetto al piano strada, vi si accede grazie ad una scalinata abbellita dalle statue della Forza (Giustizia) e della Vigilanza.
In seguito alla siccità del 1775 sulla piazza è stata ricavata una grande vasca per la raccolta dell’acqua piovana, convogliata dalle grondaie degli edifici che circondano lo slargo e filtrata grazie a blocchi in pietra.
Secondo noi è uno degli angoli più intimi della città, uno di quei posti che vanno sicuramente inseriti nella lista delle cose da vedere a Pirano.
Il Fortino
La massiccia struttura, situata proprio sulla punta del promontorio, risale al 1506 e in passato ha rivestito un’importanza strategica per la difesa della cittadina.
Il campanile a forma di torre in stile neogotico del 1854 è stato edificato dove in passato sorgeva una costruzione simile abbattuta nel 1849.
Durante i mesi estivi gli scogli diventano una spiaggia artificiale e vengono presi d’assalto dai bagnanti. Stendono i loro teli da mare sui grandi massi in pietra e si sdraiano a prendere il sole.
Questa secondo noi è la zona migliore dove ammirare il tramonto. Accomodatevi in uno dei locali situati sul lungomare e gustate un aperitivo o un bicchiere di Malvasia istriana.
Chiesa della Madonna della Salute
Riprendendo il cammino sul lungomare che riporta verso piazza Tartini, subito dopo il campanile sorge la chiesa di San Clemente, protettore dei marinai e consacrata nel 1274.
Nel 1632 fu dedicata anche alla Madonna della Salute, in segno di devozione per lo scampato pericolo della peste.
Dopo aver subito diversi interventi di manutenzione ed ampliamento, l’edificio fu definitivamente trasformato in stile barocco verso la fine del Settecento su progetto dell’architetto Zuanne Dongetti.
I musei
Tra le cose da vedere a Pirano vi segnaliamo anche un paio di musei. Entrambi si trovano nei pressi di piazza Tartini.
Il primo è il Museo del Mare Sergej Mašera e si trova all’interno di un bel palazzo neoclassico dell’Ottocento.
Ospita collezioni di etnografia e di storia marinara della Slovenia, oltre a degli spaccati di vita giornaliera delle maestranze che lavoravano nelle vicine saline.
Il secondo invece è il Magico Mondo delle Conchiglie, è già il nome spiega perfettamente cosa potrete ammirare durante la visita.
Interessanti sono anche il Museo delle attività subacquee, l’Acquario e la Galleria Civica di Pirano.
Cosa mangiare
Pirano è un borgo di pescatori e quindi il pesce è il principe indiscusso della cucina locale.
Crostacei, frutti di mare ed il pescato del giorno arricchiscono le vetrine dei ristoranti e delle osterie situati sul lungomare e nel centro storico.
Passeggiando per i vicoli in acciottolato sentirete il classico odore di fritto uscire dalle cucine.
Pirano però non è solo pesce.
È uno scrigno di sapori che trovate nelle pietanze tradizionali della cucina istriana, preparate con amore seguendo ancora le ricette tramandate dalle nonne.
Cenni storici
La leggenda narra che nell’odierna punta di Pirano i greci edificarono un faro e lo chiamarono Pyr, che in greco significa fuoco.
Dai documenti rinvenuti invece si ha evidenza che nel VII secolo il borgo fortificato fosse controllato dalla flotta bizantina. Nel secolo successivo venne occupato dai Franchi.
Nel 993 Pirano stipulò un accordo commerciale e militare con Venezia. Oltre al monopolio sul mercato del sale infatti, Pirano e la Serenissima stabilirono un patto di reciproco supporto militare in caso di guerre ed invasioni.
All’inizio del XI secolo, per un breve periodo, entrò a far parte della sfera di influenza del patriarcato di Aquileia (in Friuli Venezia Giulia).
Successivamente Pirano divenne territorio libero. Furono degli anni tribolati a causa delle scorribande dei pirati narentani provenienti dalla Dalmazia e delle lotte tra le fazioni interne.
Nel 1283 la comunità decise di affidarsi nuovamente alla protezione della Serenissima. Iniziò così un periodo di prosperità e autonomia amministrativa.
Con la fine della Repubblica di Venezia, nel 1797 entrò a far parte del territorio dell’Impero Austro-Ungarico e vi rimase fino al termine della prima guerra mondiale, quando passò al Regno d’Italia.
Oggi invece è una delle località più importanti della costa slovena.
Cosa vedere nei dintorni di Pirano: esperienze e attività
Oltre alle località costiere di Isola e Capodistria, merita senz’altro una visita la stazione balneare di Portorose, che dista solo tre chilometri e mezzo da Pirano.
Senza muovere l’auto vi consigliamo di raggiungerla a piedi grazie alla strada panoramica che fiancheggia il mare.
Agli amanti della natura invece suggeriamo le Saline di Sicciole ed il Parco Naturale di Strugnano.
Saline di Sicciole
L’ingresso alle saline di Sicciole è a pagamento e la visita si può fare in autonomia percorrendo i sentieri ben segnalati oppure partecipando ad una visita guidata.
Il tour guidato ha una durata di circa un’ora e mezza e durante la camminata si apprenderanno nozioni sulla produzione del sale e sulla flora e la fauna che popolano il parco.
Al centro multimediale invece si può assistere ad un filmato orientativo, mentre nel negozio di Lera si possono acquistare i prodotti realizzati con la lavorazione del salgemma.
Parco naturale di Strugnano
Situato tra Isola e Pirano, il parco di Strugnano è delimitato a nord da una parete di flysch, delle falesie di rocce sedimentarie alte fino a 80 metri, mentre a sud termina nei pressi della valle del torrente Roja.
In questa zona ci sono la laguna e le saline.
È possibile esplorare il parco sia in autonomia sia grazie a delle visite guidate (solo su prenotazione).
Il sentiero interpretativo si sviluppa per una lunghezza di circa cinque chilometri e la durata di percorrenza è di circa un’ora e trenta minuti.