Cosa vedere a Parenzo (Poreč), uno dei borghi più belli dell’Istria
Parenzo è una delle più conosciute località di villeggiatura dell’Istria, situata sulla costa occidentale della penisola.
Il matrimonio tra Poreč, come si chiama in lingua croata, e l’industria del turismo ha radici lontane, tanto che il primo stabilimento balneare venne aperto sull’isola di San Nicola già a fine Ottocento.
Il borgo va esplorato con ritmi lenti, respirandone l’atmosfera ricca di storia e lasciandosi trasportare senza meta dalle sensazioni del momento.
Secondo noi i periodi migliori per visitare Parenzo sono la primavera o fine estate, quando la località non è presa d’assalto dai vacanzieri.
Se invece avete a disposizione qualche giorno in più, allora potete organizzare delle escursioni giornaliere in altre località costiere, come Rovigno, Pola e Opatija.
Oppure andando a esplorare i piccoli borghi situati nell’entroterra dell’Istria Centrale.
In questo articolo comunque ci concentriamo su cosa vedere a Parenzo, oltre a tutta una serie di informazioni utili per organizzare al meglio il viaggio.
Indice
- Dove alloggiare a Parenzo
- Escursioni in barca
- Cosa vedere a Parenzo
- Come arrivare a Parenzo
- Come muoversi a Parenzo
- Cenni storici
Dove alloggiare a Parenzo
Come tutte le località della costa istriana, anche a Parenzo non avrete di certo problemi a trovare un alloggio adatto alle vostre esigenze.
L’offerta è ampia e variegata.
Sia che cerchiate un hotel fronte mare, un appartamento, un campeggio o un alloggio in un villaggio avrete solo l’imbarazzo della scelta.
La maggioranza delle strutture ricettive è ubicata lungo la costa, a breve distanza dalle spiagge e dal mare.
Un’unica avvertenza.
Se cercate un alloggio per il periodo estivo allora vi consigliamo di muovervi per tempo.
Potete anche affinare la ricerca impostando dei filtri in base ai vostri desideri e necessità.
Selezionando per esempio quelli dotati di piscina o parcheggio privato, o quelli dotati di parco giochi per i bambini, oppure le strutture pet friendly.
Escursioni in barca
Se a Parenzo volete vivere un’esperienza a 360 gradi, allora vi consigliamo di prendere parte a delle escursioni in mare.
Quella più suggestiva secondo noi è il giro serale in barca.
La navigazione ha una durata di due ore durante le quali si potranno ammirare i suggestivi paesaggi costieri, vivere il momento romantico del tramonto e con un po’ di fortuna avvistare i delfini in mare aperto.
Il personale di bordo parla anche in italiano e durante l’escursione vengono offerte anche delle bevande.
Un’altra attività interessante è la crociera panoramica mattutina.
Anche questa escursione ha una durata di due ore ed è operata dalla medesima compagnia di navigazione.
L’imbarcazione si spinge in direzione sud fino alla cittadina di Orsera, seguendo l’andamento frastagliato della costa e zigzagando tra numerosi isolotti.
Durante l’attività verranno serviti caffè, vino o altre bevande a piacimento.
Cosa vedere a Parenzo
Il nucleo storico si sviluppa su una piccola penisola protesa nel Mare Adriatico con lo sguardo rivolto in direzione di Venezia.
Trg Slobode, la piazza della Libertà, è secondo noi il punto ideale per iniziare la visita di Parenzo.
La superficie è pavimentata con piastrelle in pietra chiara, a prima vista di recente posa. Le abitazioni invece hanno le facciate tinteggiate con colori pastello, con le classiche tapparelle cosiddette alla genovese.
Sullo slargo si affacciano l’austera chiesa di Nostra Signora degli Angeli e sul lato opposto alcuni bar e ristoranti.
L’edificio religioso in stile barocco fu costruito nel 1746 e consacrato nel 1770 dal vescovo Gaspare Negri.
La chiesa è a navata unica con presbiterio, abside a sacrestia. Addossata all’edificio sbuca la sagoma squadrata del campanile.
L’interno dell’edificio religioso ospita alcuni interessanti dipinti, tra cui l’Immacolata Concezione con San Pietro del XVIII secolo, opera di Jacopo Marieschi, e Mosè con un serpente in ottone, quadro del pittore veneziano Gaspare Vecchi.
Quando abbiamo visitato Parenzo la facciata della chiesa presentava evidenti segni di scrostamento della pittura, necessitando secondo noi di un celere lavoro di rifacimento.
In fondo alla piazza ha inizio il Decumano, che con il Cardo formano gli assi portanti della Parenzo di epoca romana. Le due strade sono in acciottolato leggermente sconnesso, così come gli stretti vicoli che si diramano ai lati.
Lungo le due strade principali si affacciano numerose attività commerciali tra cui negozi di souvenir, gioiellerie, atelier di vestiti, gallerie d’arte, botteghe di antiquariato e wine bar.
Noi comunque vi consigliamo di non lasciarvi rapire completamente dalle vetrine, ma di buttare ogni tanto anche lo sguardo all’insù per cogliere i particolari architettonici degli edifici.
Non ve ne pentirete.
Torre Pentagonale
Poche decine di metri dopo aver lasciato Trg Slobode ci si imbatte nella Torre Pentagonale.
La struttura venne edificata nel 1447 per volere del podestà Nicolò Lion, sullo stesso luogo dove ne sorgeva una in epoca medioevale, che a sua volta aveva preso il posto di una più antica.
Se alzate lo sguardo noterete che nella parte superiore della struttura è raffigurato in una piastra il leone di San Marco, mentre i costruttori hanno inciso sulla pietra i loro nomi: Ivan e Lazar de Pari.
Palazzo Gotico
Pochi passi più avanti, al civico 5 del Decumano, sulla sinistra sorge la casa gotica, edificata nel 1473.
Si sviluppa su due piani, ha una bellissima facciata in pietra formata da monofore e trifore, con aperture singole e triple.
I locali del piano terra sono occupati da alcuni negozi mentre quelli ai piani superiori sono adibiti a unità ad uso abitativo.
A dire il vero lungo la via sorgono diversi palazzi dagli aspetti architettonici interessanti, fatti costruire dalle famiglie benestanti del posto.
Le eleganti costruzioni in pietra d’Istria sono intervallate dalle sgargianti vetrine dei negozi, che donano al contesto un vivace aspetto cromatico.
Palazzo Zuccato
Proprio all’incrocio tra il Decumano e il Cardo sorge uno degli edifici più belli del nucleo storico di Parenzo, Palazzo Zuccato.
La costruzione è stata edificata in stile gotico nel XV secolo utilizzando dei blocchi di pietra di Korčula ed è un classico esempio di architettura di epoca veneziana.
Oggi l’edificio ospita una galleria d’arte del maestro Emil Benčić, peccato che quando siamo passati noi fosse chiusa.
Di fronte all’edificio si apre quella che secondo noi è una delle piazze più pittoresche, Trg Matije Gupca.
Denominata Piazza dei Signori in passato, oggi ospita un parco con imponenti piante di palma e querce, intervallate da panchine in legno su cui concedersi dei momenti di relax.
Casa Romanica
L’abitazione è stata costruita nel XIII secolo e, a quanto pare, con la Canonica è l’edificio più antico della cittadina.
È stata completamente ristrutturata negli ultimi anni del secolo scorso, si sviluppa su tre piani e durante i lavori fu realizzato anche il terrazzo in legno, che le dona un aspetto particolarmente signorile.
Il primo piano, raggiungibile grazie a una scala esterna in pietra, ospita una interessante esposizione etnografica allestita dal Museo del Territorio di Parenzo.
Piazza Marafor
La casa Romanica è l’ultimo edificio situato lungo il Decumano, prima di sfociare in quella che in epoca romana era la piazza principale di Parenzo, il cosiddetto foro.
Piazza Marafor è di forma rettangolare e attualmente è oggetto di importanti lavori di riqualificazione.
Al momento della nostra visita la superficie era ricoperta da ghiaino e lo slargo è circondato da bar, trattorie, negozi ed edifici pubblici, tra cui la Biblioteca civica.
La piazza è abbellita da alcune fioraie di piante grasse, ulivi nani e sempreverdi.
La Dieta Istriana
Grazie a uno stretto vicolo in acciottolato si raggiunge la riva nord di Parenzo.
Pochi metri prima di giungere sul lungomare sorge l’edificio della Dieta istriana, secondo noi uno dei più raffinati della cittadina.
In origine era una chiesa francescana del XIII secolo, edificata sul posto dove sorgeva l’antica chiesetta di San Tommaso.
Dopo la breve occupazione delle truppe napoleoniche, l’edificio è stato acquistato dal marchese Francesco Polesini.
Nel 1861 il primo piano dell’edificio divenne la sala consigliare dell’assemblea regionale, con splendidi stucchi ed affreschi che adornano il soffitto.
Al giorno d’oggi i locali sono utilizzati per mostre, concerti e sedute solenni dell’assemblea istriana.
Il termine Dieta, di origine latina, è ancora oggi utilizzato per definire la camera bassa della Polonia (Sejm), il Bundestag tedesco e il parlamento giapponese.
Basilica Eufrasiana
Risalendo Trg Jurja Dobrile e Eufrazijeva ulica si giunge in quello che è l’edificio più importante e conosciuto di Parenzo, la Basilica Eufrasiana.
È uno degli esempi di complessi episcopali di epoca paleocristiana meglio conservati al mondo.
Prende il nome dal vescovo di Parenzo, che nel VI secolo fece ristrutturare l’edificio preesistente, che a sua volta era stato edificato sulle fondamenta di una chiesa del IV secolo.
Il complesso si può visitare tutti i giorni, tranne la domenica, e la visita si sviluppa seguendo un percorso prestabilito e segnalato dai cartelli informativi:
- l’atrio e il battistero, situati pochi metri dopo l’ufficio che ospita la biglietteria, i souvenir e il book shop;
- il campanile, su cui si può salire da una scala in pietra che ha inizio proprio sotto il portico dell’atrio;
- il palazzo del vescovo situato al primo piano, che si sviluppa tra il grande salone dei ricevimenti e alcune sale in cui sono esposti paramenti e oggetti di arte sacra;
- il lapidario e il sito archeologico, che si attraversa grazie a un incamminamento in metallo sopraelevato;
- il belvedere, nel quale sono state installate in posizione strategica delle panchine in legno tra grandi ciuffi di lavanda. Da qui si può godere di uno splendido panorama sulla baia nord di Parenzo e sulle mura cittadine;
- la vecchia Sacrestia, la Cella Trichora e infine il clou dell’esperienza, la visita della Basilica vera e propria.
Il tesoro dell’edificio religioso è rappresentato dai meravigliosi mosaici che adornano l’abside e che si ispirano all’arte bizantina. Sono stati realizzati con tessere colorate prima del XV secolo e ancora oggi sono perfettamente conservati.
Al centro della composizione c’è la Madonna con il Bambino seduta sul trono, attorniata dagli arcangeli e da San Mauro, il santo protettore di Parenzo.
Se notate bene il viso della Madonna è parzialmente coperto da un velo chiamato maforion, che simboleggia la verginità.
Nella parte interna dell’arco trionfale invece sono raffigurati Cristo, sotto forma di agnello, e una serie di santi, mentre sulla sommità sono ritratti il Cristo Pantocratore con i dodici apostoli.
Il Cristo Pantocratore è una raffigurazione di Gesù in gloria, tipica dell’arte bizantina e in voga anche durante il Medioevo.
La Basilica Eufrasiana è stata inserita nel 1997 dall’Unesco nella lista dei siti patrimonio culturale tutelato dell’umanità.
Porta Cittadina Orientale
Come vi abbiamo accennato, proprio sotto il belvedere della basilica, scorre la passeggiata lungomare che costeggia le antiche mura, o per meglio dire, quello che è rimasto.
Le fortificazioni cittadine risalgono all’antichità ma furono rinforzate e ristrutturate dal XII al XVI secolo, seguendo l’andamento di quelle originarie.
Per paura delle invasioni degli ottomani, nel XV secolo furono edificate anche le torri difensive, tra cui anche quella settentrionale.
Conosciuta anche come Torre Settentrionale Peschiera, attualmente versa in una condizione di rovina. Fu fatta costruire nel 1473 dal podestà di allora, Francesco Bondulmier.
Nonostante da questa parte il lungomare sia meno carino rispetto a quello del ramo opposto, secondo noi vale comunque la pena fare due passi per raggiungere la Love Bench e la struttura metallica a forma di cuore, per scattare le classiche foto ricordo al tramonto.
Torre Rotonda
Rientrati in Trg Slobode si scende verso il mare e si sbuca sulla riva meridionale, dedicata al Maresciallo Tito.
Di fronte si staglia la sagoma tozza della Torre Rotonda, struttura edificata nel 1475 per volere del podestà Pietro de Mula, nei pressi di una precedente costruzione difensiva.
All’interno sono ancora conservate le feritoie e la scala in pietra, entrambe originali.
Anche questa torre, come quella Pentagonale, ospita un ristorante.
Vi consigliamo di salire sul terrazzo per godervi un aperitivo al tramonto, ammirando una splendida vista che spazia fino all’isola di San Nicola.
Riva meridionale
La riva di Parenzo, recentemente rinnovata, è uno dei luoghi di ritrovo preferiti sia per la gente del posto sia, nella bella stagione, per i turisti.
Proseguendo la camminata costeggiando la marina si superano due eleganti edifici dalle tonalità rosso bordeaux.
Si tratta del Teatro, costruito nel 1887, e del Municipio, del 1910 su progetto dell’architetto triestino Arduino Berlamo. Sono inframezzati da un piccolo giardino ben curato, con panche in pietra chiara.
Vi consigliamo di non limitarvi a dare un’occhiata superficiale all’edificio del Municipio, ma di salire la scalinata e ammirare il soffitto in legno della loggia e le decorazioni alle pareti.
Lungomare Anton Nini Štifanić
In fondo alla marina ha inizio il lungomare intitolato a Anton Nini Štifanić, uomo di visioni e idee che è considerato il precursore dell’industria turistica a Parenzo.
Se state pianificando una visita e vi state chiedendo cosa vedere a Parenzo, la passeggiata sul lungomare secondo noi è una delle esperienze più belle da vivere a contatto con la natura.
Il tracciato in asfalto segue l’andamento della costa e si addentra in una pineta di aghifoglie. È percorribile a piedi, in bicicletta e dal trenino turistico.
In alcuni tratti il sentiero, quello più esposto, è delimitato da muretti in sassi, intervallati di tanto in tanto da panchine in legno su cui concedersi delle soste all’ombra della vegetazione.
In questo tratto vi consigliamo di respirare a pieni polmoni l’aria ricca di iodio e di profumi fornita dallo splendido mix mare e pineta.
Dal lato del mare invece ci sono dei gradini che portano sugli scogli o sulle spiagge. In questo tratto il mare ha delle bellissime tonalità color turchese e l’acqua è trasparente.
Le spiagge sono generalmente di scoglio o piastrellate con lastroni in pietra, alcune delle quali sono anche attrezzate con ombrelloni e lettini.
Come arrivare a Parenzo
L’Istria è facilmente raggiungibile dall’Italia in auto.
Attraversata la dogana con la Slovenia nei pressi di Muggia, a sud di Trieste, appena superato il primo distributore di carburanti vi consigliamo di svoltare a destra e proseguire in direzione di Škofije.
Questa deviazione vi permetterà di viaggiare senza pagare la vignetta, prevista invece sulle autostrade e su alcune strade a scorrimento veloce.
Oltrepassato il villaggio di Škofije seguite le indicazioni per Dekani, Bertoki e Koper. La strada scorre proprio di fianco all’autostrada ed alle rotonde fate attenzione a non imboccare la strada a pagamento.
Arrivati alla periferia di Capodistria svoltate a sinistra.
Il valico di frontiera con la Croazia di Dragonja è ben segnalato e si raggiunge in una ventina di chilometri.
Entrati in Croazia avete a disposizione due possibilità.
Potete prendere la strada in direzione Umago e poi scendere lungo la costa, oppure optare per l’autostrada E751-A9, soluzione che utilizziamo sempre anche noi.
Una volta arrivati in centro vi consigliamo di lasciare l’auto in uno dei grandi parcheggi a pagamento situati lungo Partizanska ulica.
Proprio di fronte al parcheggio sorge il vivace mercato cittadino.
Dedicategli alcuni minuti per comprare della frutta fresca oppure per assaggiare delle deliziose pietanze a base di pesce fresco, preparate sul momento.
Come muoversi a Parenzo
Il centro storico di Parenzo si gira tranquillamente a piedi ed è facilmente raggiungibile con delle piacevoli passeggiate dagli alberghi e dai campeggi.
Il sentiero che porta in città segue l’andamento della costa ed è percorso anche dal trenino turistico.
Il tracciato, suddiviso in due tronconi, collega il Valamar Pinia Hotel a nord con il centro città, e la zona della Marina Poreč con la Laguna Verde (Zelena) situata a sud. Lungo il sentiero ci sono delle fermate intermedie.
La costa meridionale infine è collegata al centro anche da un servizio di vaporetto, che ha il capolinea nella marina, da dove partono anche i traghetti per Venezia e l’isola di Brioni.
Cenni storici
Gli Histri, popolazione di origine illirica, si stabilirono in questa regione alcuni secoli prima di Cristo, trovando un riparo naturale grazie alle coste rocciose.
Successivamente, durante il II secolo a.C., si sviluppò un insediamento romano e le tracce di quel passato sono ben visibili ancora oggi nell’urbanistica del centro storico.
Nel I secolo a.C. ottenne lo status di municipio e acquisì il nome di Colonia Iulia Parentium.
Dopo che le popolazioni slave occuparono l’Istria, Parenzo ottenne una sua autonomia amministrativa e il primo statuto risale al 1250.
Per cinque secoli la cittadina rimase sotto l’egemonia della Repubblica di Venezia, prima di passare fino al termine della prima guerra mondiale all’Impero austro-ungarico, a parte una brevissima parentesi che corrispose con l’avvento delle truppe napoleoniche.
Nel 1861 divenne capitale dell’Istria e sede della Dieta, l’assemblea ufficiale dei rappresentanti e massima autorità regionale.
Dal 1943 fu annessa alla Croazia, che allora formava la federazione jugoslava, fino a quando nel 1990 divenne di nuovo indipendente.