Cosa vedere a Muggia, la porta sull’Istria
Muggia è un delizioso borgo di pescatori che si affaccia sull’omonima baia situata nel Golfo di Trieste.
Ci troviamo all’estremità meridionale della nostra regione, il Friuli Venezia Giulia, ed è considerata la porta di accesso all’Istria.
Si trova infatti a soli quattro chilometri dal valico di frontiera con la Slovenia di Rabuiese.
Muggia si presta perfettamente per trascorrere alcune ore di relax ed è particolarmente adatta a chi ama il turismo slow e outdoor.
Se vi state chiedendo cosa vedere a Muggia, oltre al caratteristico centro storico vi consiglio di spingervi fino a Muggia Vecchia, sul colle che domina il borgo, oppure di fare una bella passeggiata lungo il mare fino a Porto San Rocco.
Il territorio del comune di Muggia inoltre è ricco di sentieri escursionistici da percorrere sia a piedi sia in bicicletta, che si addentrano nella natura e regalano splendide vedute e tramonti. Una manna per gli occhi e per lo spirito.
Nel caso abbiate a disposizione una giornata intera, allora potete pianificare una visita combinata con altre località situate nei dintorni di Trieste.
Oppure un’escursione nelle vicine località costiere dell’Istria slovena. In questo caso potrebbe esservi utile il nostro articolo sui luoghi più importanti da visitare a Capodistria.
Indice
- Come arrivare
- Dove dormire a Muggia e dintorni
- Dove mangiare
- Cosa vedere a Muggia
- Cosa vedere nei dintorni di Muggia
- Eventi
- I percorsi escursionistici
Come arrivare a Muggia
Per chi proviene dall’autostrada A4 (da Udine e Venezia):
Una volta pagato il pedaggio alla barriera autostradale di Trieste Lisert, proseguire lungo il Raccordo Autostradale 13. Seguite le indicazioni per Koper Capodistria e dopo 45 chilometri circa si arriva a destinazione.
Da Trieste:
Oltre che in macchina, tramite il Raccordo Autostradale 13 o la strada statale, Muggia si può raggiungere da Trieste tramite l’autobus o collegamenti marittimi.
La linea 20 del bus parte dalla Stazione Centrale di Trieste ed arriva fino a Muggia.
L’azienda Trieste Trasporti inoltre offre un servizio via mare. Il punto di accosto del traghetto a Trieste si trova sul molo Bersaglieri e la traversata dura circa mezz’ora.
Le corse sono molto più frequenti durante i giorni feriali rispetto a quelli festivi.
Per gli orari ed i prezzi potete consultare il sito web di Trieste Trasporti
Dall’aeroporto del Friuli Venezia Giulia (Trieste Airport):
La linea APT51 dell’Azienda Provinciale dei Trasporti di Gorizia collega lo scalo aeroportuale con Trieste.
Per informazioni e orari sulle linee APT potente consultare il sito web della compagnia cliccando sul link.
Dove dormire a Muggia e dintorni
Visitare Muggia richiede alcune ore e nel caso abbiate in programma di fermarvi anche per la notte, al seguente link potete verificare le offerte, la disponibilità di hotel, appartamenti e Bed & Breakfast e prenotare il vostro alloggio a Muggia e dintorni.
In alternativa è possibile pernottare nei dintorni della cittadina, a Trieste oppure in Istria (slovena e croata).
Dove mangiare a Muggia
Una visita a Muggia non può prescindere da un approfondimento enogastronomico in una delle trattorie del centro storico.
Il minimo comun denominatore della cucina locale è pesce, pesce e ancora pesce.
Ovviamente fresco.
Gli chef propongono menù con piatti a base del pescato del giorno ed alcuni classici della cucina della zona, come i Pedoci allo Scotadeo (cozze), Polpi alla Giuliana e Sardoni preparati in vari modi.
Per anni il nostro punto di riferimento è stata la Cooperativa dei Pescatori Beta, che gestiva il ristorante Ittiturismo La Terrazza.
Tra le arcate dell’edificio, dove venivano accatastate reti e canne da pasca, c’era la porticina d’ingresso e grazie ad una scala si saliva al piano di sopra.
La struttura si affacciava sul porticciolo, dal terrazzo si godeva di uno splendido panorama sul golfo e si poteva assistere al tramonto da una posizione privilegiata.
Scrivo al passato perché da alcuni mesi è stata chiusa l’attività.
Cosa vedere a Muggia
Il centro storico
Il centro storico presenta i tratti caratteristici della architettura veneziana.
Le facciate delle case color pastello, le persiane delle finestre in legno e dal porticciolo si irradiano strette calli che si addentrano nell’abitato.
Dopo aver subito un attacco da parte dei Genovesi, la comunità di Muggia scelse di passare sotto il controllo della Serenissima nel 1420.
La protezione della Repubblica di Venezia durò fino alla fine del XVIII secolo quando venne inglobata nei territori controllati dagli Asburgo.
La parola d’ordine è perdersi nelle stradine. La visita può iniziare dalla Portizza (la Porta di Levante) che reca sulla volta il Leone di San Marco.
Proseguendo per via Dante si arriva in piazza Guglielmo Marconi. Lo slargo ha forma rettangolare, è un classico esempio di campiello veneziano ed è il fulcro della vita cittadina.
Sul lato lungo sorge il Municipio, un edificio del XIII secolo ricostruito e restaurato più volte nei secoli. La torre dell’orologio che lo sovrasta è stata invece eretta nel 1888.
Sul lato corto invece sorge il Duomo dedicato ai Santi Giovanni e Paolo.
L’edificio fu consacrato nel 1263 dall’allora vescovo di Trieste Arlongo de Votsperg e presenta una bella facciata in stile gotico – veneziano, ricoperta da lastroni di pietra bianca.
Sopra la porta d’ingresso c’è una scultura che raffigura la Trinità con ai lati i due santi inginocchiati. Più in alto c’è il grande rosone.
Sul retro sorge la torre campanaria, a base quadrata, che raggiunge l’altezza di 35 metri.
Sullo spiazzo, proprio di fronte al palazzo del comune, ci sono alcuni locali dove potete fermarvi per un aperitivo ed un momento di pausa durante la visita.
A poche decine di metri da Piazza Marconi sorge il Mandracchio, il porticciolo interno, protetto da una cinta muraria mentre in passato c’erano due torri al suo imbocco.
Il Castello
Salendo tra strette calli in leggera pendenza si giunge al Castello di Muggia.
Sulle stradine si affacciano le porte e le finestre delle abitazioni. Sui davanzali vasi fioriti di terracotta, da dietro le tende si sente arrivare in sottofondo l’audio di trasmissioni televisive.
Il maniero fu edificato tra il 1375 ed il 1399 quando il nobile Federico di Savorgnan, su ordine del Patriarca di Aquileia Marquardo Von Randeck, occupò Muggia per sedare le dispute interne tra fazioni, una favorevole ai veneziani e l’altra al Patriarca.
La struttura ha pianta rettangolare, fu costruita in posizione dominante rispetto al Mandracchio e originariamente aveva due torri.
Dal Settecento fu lasciato in stato di abbandono fino a quando, nel 1900, fu acquistato dal Dottor Giacomo Derossi che, dopo aver eseguito dei lavori di ampliamento, lo trasformò in residenza privata.
Nel 1991 il castello è stato acquistato dall’attuale proprietario, lo scultore Villi Bossi, ed al giorno d’oggi ospita la casa privata e lo studio dell’artista.
Il castello così è diventato un luogo di arte e cultura e durante l’anno ospita eventi e manifestazioni.
Essendo abitazione privata però è aperto alle visite del pubblico solo in occasione dell’evento Castelli Aperti FVG (di solito il primo weekend di aprile e di ottobre).
Il Parco Archeologico
Le origini di Muggia non vanno ricercate in riva al mare ma sul colle che ospita il parco archeologico.
Dal centro del borgo si prende Salita Muggia Vecchia che in un paio di chilometri porta sulla sommità.
Oltre che a piedi e in macchina, il parco è raggiungibile anche in autobus.
La chiesa di Santa Maria Assunta fu probabilmente edificata nel X secolo anche se le prime notizie certe sono del Trecento. È stata costruita in arenaria e negli anni ha subito più volte lavori di restauro.
L’edificio è suddiviso in tre navate ad archi che poggiano su pilastri e l’interno è ornato da un duplice ciclo di affreschi di epoca bizantina del XIV e XV secolo.
La chiesa oltre ad ospitare le celebrazioni del calendario liturgico si presta particolarmente per le cerimonie nunziali.
Dicevamo del parco archeologico. Si sviluppa in un bosco di querce e roverelle, al suo interno si trovano le tracce dell’antico Castelliere, l’unico presente nella provincia di Trieste, da alcuni resti di epoca romana e del successivo borgo medioevale.
Il percorso è ben segnalato e lungo il tragitto ci sono mappe e pannelli informativi. In epoca medioevale Muggia Vecchia raggiunse il suo massimo sviluppo.
Le case erano addossate una di fianco all’altra, al piano terra c’erano le botteghe artigianali mentre al primo piano c’erano le abitazioni. Nei cortili invece trovavano dimora gli animali domestici.
Cosa vedere nei dintorni di Muggia
Lungo Strada per i Laghetti, alla periferia di Muggia, sorge lo storico spugnificio Rosenfeld, il più antico tra quelli ancora operativi in Europa.
Il primo spugnificio della famiglia fu aperto nel 1896 da Davide Rosenfeld, quando il territorio si trovava ancora sotto l’influenza dell’Impero austro – ungarico.
La lavorazione della spugna di mare è il fiore all’occhiello dell’azienda, gli esemplari provengono dal Mare Mediterraneo e dall’Oceano Atlantico ed il processo di lavaggio e depurazione avviene ancora con metodi tradizionali.
Se siete interessati a saperne di più vi consigliamo di visitare l’azienda. Su prenotazione, per gruppi di 10/15 persone, è possibile partecipare a delle visite guidate di circa un’ora e mezza.
Eventi
Il Carnevale di Muggia
El Carneval de Muja (come si dice in dialetto triestino), ha radici antiche dato che le prime citazioni ufficiali presenti sui documenti del Comune risalgono al 1420.
Viene aperto ufficialmente il giorno di giovedì grasso ed il momento clou della manifestazione è rappresentato dalla sfilata dei carri allegorici delle varie Compagnie.
Ognuna sceglie e sviluppa un tema originale in base alla creatività dei sui costumisti e sceneggiatori.
In passato il carnevale era caratterizzato da due attesi spettacoli, la Caccia al Toro ed il Ballo della Verdura.
Un’altra caratteristica del Carnevale Muggesano è la mancanza di maschere che coprano la faccia.
I Percorsi escursionistici
Alpe Adria Trail
L’Alpe Adria Trail è un sentiero escursionistico che collega tre regioni confinanti: la Carinzia in Austria, la Slovenia ed il Friuli Venezia Giulia.
Il cammino ha inizio ai piedi del Groẞglockner, la montagna più alta dell’Austria, e dopo 43 tappe e 750 chilometri termina proprio a Muggia.
Le tappe hanno una lunghezza di circa 20 chilometri e si completano in circa 6 ore di marcia.
Il percorso è ben segnalato, è stato ideato per incentivare il piacere del camminare e per questo motivo l’itinerario si snoda su sentieri di bassa montagna.
Lungo il percorso si trovano dei punti di ristoro e strutture che offrono alloggio e ospitalità.
Via Flavia
La Via Flavia era un’antica strada militare romana che collegava l’importante porto romano di Aquileia in Friuli Venezia Giulia con Fiume (Rijeka), nell’attuale Croazia.
Il cammino è lungo 115 chilometri, è suddiviso in cinque tappe e per circa il 70% della sua lunghezza si sviluppa su strade sterrate o ciclabili.
La prima tappa ha inizio nell’estremo lembo meridionale del comune di Muggia, nella località denominata Lazzaretto, situata a poche centinaia di metri dal confine con la Slovenia.
Dopo 21 chilometri di saliscendi, attraversando boschi e riserve naturali, si giunge nella località di Bagnoli della Rosandra.
Traversata Muggesana
L’itinerario ha inizio dalla marina di San Bartolomeo situata in prossimità del confine con la Slovenia ed è raggiungibile in autobus dal centro di Muggia.
Il sentiero ha una lunghezza di circa 14 chilometri e in alcuni tratti coincide con la prima tappa della Via Flavia.
L’arrivo è fissato in località Laghetti delle Noghere, un importante biotopo ricavato dal riempimento di vecchie cave di argilla e riconosciuto dalla Regione Friuli Venezia Giulia.
La Parenzana
Un altro sentiero molto interessante, da coprire in bicicletta, è quello che segue il tracciato originale della famosa linea ferroviaria Parenzana.
La ferrovia Trieste – Buie – Parenzo (oggi si trova nell’Istria croata) era una linea a scartamento ridotto di tipo bosniaco (760 mm), che partendo da Trieste si inoltrava in Istria per raggiungere la località di Parenzo, una delle più belle della costa.
La linea aveva uno sviluppo di 123 chilometri ed il primo lotto dei lavori fu ultimato nel 1902 (il tratto da Trieste a Buie, Croazia).
Entro la fine dello stesso anno anche il secondo tratto del percorso (fino a Parenzo) fu aperto al traffico.
Attualmente il percorso è fruibile dalla foce del Rio Ospo, un paio di chilometri fuori dall’abitato di Muggia, ed è un susseguirsi di dolci saliscendi tra gallerie, viadotti e tratti di pista sterrata.
Photo Credits: la foto della spugna fine dama ci è stata gentilmente concessa dallo spugnificio Rosenfeld mentre la foto del carnevale l’abbiamo scaricata dal portale discovermuggia.it, che ringraziamo.
Ringraziamenti: a Cristina Paternoster per averci suggerito il sentiero della Traversata Muggesana.