Cosa vedere a Lecce in un giorno, 15 luoghi da non perdere
Se per gioco volessimo associare al centro storico di Lecce un aggettivo, questo sarebbe senza ombra di dubbio “elegante”.
L’impronta architettonica barocca e rococò di palazzi e monumenti, abbinata con i colori caldi della pietra leccese, le donano un’eleganza senza pari.
Per noi è stata una gran bella scoperta.
Leggendo racconti e recensioni sul web ci eravamo fatti un’idea, ma alla prova dei fatti la città è andata oltre alle nostre aspettative.
Lecce oltre ad esserne il capoluogo è la porta d’ingresso al Salento.
La regione è famosa per le spiagge caraibiche di sabbia bianca e la bellezza del mare. Ogni anno infatti, durante i mesi estivi, viene presa d’assalto da villeggianti in cerca di relax e svago provenienti da tutta Europa.
Ma non solo.
Il Salento ha uno straordinario patrimonio artistico e ambientale da visitare, è ideale per delle vacanze outdoor a contatto con la natura e il territorio delizia i palati con i suoi prodotti genuini.
In fin dei conti è una terra che si presta perfettamente per un turismo esperienziale.
In questo articolo comunque ci concentriamo su cosa vedere a Lecce in un giorno, oltre a fornirvi alcuni consigli pratici su come pianificare al meglio la visita.
Indice
- Visite guidate di Lecce in italiano
- Come arrivare a Lecce
- Dove parcheggiare
- Dove dormire a Lecce e dintorni
- Cosa mangiare
- Cosa vedere a Lecce in un giorno
- Cenni storici
- Ufficio informazioni turistiche
Visite guidate di Lecce in italiano
Nel caso non abbiate molto tempo a disposizione da dedicarle, allora potete prendere in considerazione la possibilità di partecipare a una visita guidata di Lecce.
Durante la camminata sarete accompagnati da una guida specializzata del posto, il che è sinonimo di conoscenza e professionalità.
In un’ora e mezza circa ci si immerge nella storia, nelle tradizioni e nelle curiosità di questa incantevole città.
Il tour ha inizio in Piazza San Oronzo, il cuore di Lecce, e successivamente si sviluppa lungo i vicoli del centro storico tra palazzi e splendide chiese, tra cui la Basilica di Santa Croce.
Il momento clou è rappresentato dalla visita di Piazza del Duomo, uno scrigno che custodisce alcuni gioielli del barocco leccese.
La seconda proposta invece è un tour guidato in bicicletta della durata di due ore.
La passeggiata si snoda per le strade del centro storico e in base alla propria disponibilità si può scegliere tra diversi slot orari.
Questo modo di fare turismo, sostenibile e rispettoso dell’ambiente, ci piace molto e lo promuoviamo sempre volentieri nei nostri articoli.
Oltre a visitare i luoghi più iconici della città, durante il giro in bici si avrà l’opportunità di scoprire alcuni angoli nascosti e poco conosciuti grazie alle conoscenze della guida.
Ed è proprio questo il valore aggiunto di queste esperienze.
Come arrivare a Lecce
Situata a poco più di 10 chilometri dalle coste del mare Adriatico e a 27 dal mar Ionio, Lecce è facilmente raggiungibile da tutta la Puglia con un mezzo proprio o con i mezzi pubblici.
Sia il capoluogo sia l’intera provincia sono servite dall’aeroporto internazionale del Salento di Brindisi, che dista una cinquantina di chilometri.
Sullo scalo salentino sono operativi voli diretti da numerose città italiane, oltre che da alcuni aeroporti europei, e sono coperti per lo più da compagnie low cost.
Dove parcheggiare
Se arrivate a Lecce con un mezzo proprio vi consigliamo di parcheggiare nei pressi delle principali vie di comunicazione della città.
Gli abitanti del luogo ci hanno consigliato il parcheggio custodito di via Adua, vicino all’Università del Salento, oppure il posteggio a pagamento situato accanto l’ingresso del cimitero.
Noi abbiamo optato per quest’ultimo.
Entrambi si trovano ad un tiro di schioppo da Porta Napoli, punto di partenza ideale per iniziare una visita di Lecce.
Ad un paio di chilometri dai parcheggi menzionati ci sono gli svincoli per due importanti direttrici, la superstrada Lecce-Brindisi e la Tangenziale Est.
Dove dormire a Lecce e dintorni
Come abbiamo accennato nell’articolo dedicato all’organizzazione del nostro itinerario in macchina nel Salento, abbiamo riservato alla visita di Lecce un giorno intero.
Non ci siamo però fermati in città per la notte, ma abbiamo fissato il nostro alloggio in una graziosa struttura di Melendugno, cittadina situata a circa mezz’ora di strada da Lecce.
Si tratta del B&B Giardino dei Suoni, location ideale per visitare le località balneari della zona.
Grazie alla calorosa e contagiosa ospitalità di Claudia e Salvatore vi sentirete come in famiglia. Ve lo consigliamo.
Nel caso vogliate fermarvi proprio in città, allora non avrete sicuramente problemi a trovare la soluzione più adatta alle vostre esigenze.
Al seguente link potete verificare la disponibilità e approfittare di eventuali offerte:
Cosa mangiare a Lecce
Generalmente quando visitiamo una città ci concediamo un piccolo break per lo spuntino di metà giornata, mentre non ci poniamo vincoli di tempo per la cena.
Seguendo come sempre le preziose indicazioni della gente del posto, per lo snack ci siamo affidati alle sapienti mani dello chef de L’Angolino di via Matteotti, situato a pochi passi dalla Basilica di Santa Croce.
Abbiamo gustato la specialità della casa, la famosa puccia salentina.
Si tratta di un pane di forma circolare, senza mollica, farcito con ingredienti stagionali della tradizione culinaria salentina. Che dire, deliziosa.
Per quanto riguarda la pausa caffè invece siamo andati in una pasticceria e abbiamo assaggiato il pasticciotto e il bocconotto leccese, due dolci tipici del Salento.
Il pasticciotto è una specie di saccottino di forma ovale, dal guscio di pasta frolla e ripieno di crema pasticcera, originario della cittadina di Galatina.
Io da amante del pistacchio quale sono, ho scelto quello ricoperto con la granella del delizioso frutto verde.
Il bocconotto leccese invece è un involucro di pasta frolla ripieno di crema pasticcera e amarene sciroppate, cosparso da un sottile strato di zucchero a velo.
Se siete appassionati della buona cucina e volete vivere un’esperienza completa, allora potete partecipare a una degustazione di street food.
Il tour ha una durata di circa tre ore, la guida parla in inglese e tedesco e tra un assaggio e l’altro si possono ammirare i luoghi di maggior interesse di Lecce.
Oltre ai dolci che abbiamo menzionato, durante la passeggiata si degusteranno alcune delle specialità tipiche locali.
Il rustico leccese, un disco di pasta sfoglia ripieno di mozzarella, pomodoro e besciamella, le pettole, delle polpettine di pasta lievitata morbida, fritte in olio bollente in bianco o alla pizzaiola.
Cosa vedere a Lecce in un giorno
La città ha una conformazione urbanistica a misura d’uomo e quindi il centro storico si visita facilmente con delle piacevoli passeggiate a piedi.
Vi consigliamo di prenderla con calma e di camminare con lo sguardo rivolto all’insù per cogliere i particolari architettonici di balconi, finestre e delle facciate degli edifici religiosi.
La nostra camminata ha avuto inizio dallo spiazzo antistante Porta Napoli, si è sviluppato in senso antiorario toccando alcuni dei luoghi più iconici di Lecce, prima di concludersi nel punto di partenza.
1- Chiesa dei Santi Nicolò e Cataldo
Prima di oltrepassare la porta, il primo monumento che abbiamo visitato è stata la chiesa dei Santi Nicolò e Cataldo.
Sorge nell’area del cimitero a poche decine di metri da dove abbiamo parcheggiato l’auto.
Facilmente riconoscibile per il suo campanile a vela, fu edificata negli ultimi anni del XII secolo per volere del conte Tancredi.
Il portale, formato da una architrave con soprastante fregio e teste femminili, è l’elemento di maggior rilievo architettonico dell’edificio. La cupola ben visibile entrando nel cimitero è invece di derivazione orientale.
2- Porta Napoli
Porta Napoli, chiamata anche Arco di Trionfo, fu costruita nel 1548 in onore dell’imperatore Carlo V d’Asburgo, di cui reca lo stemma sul frontone.
Fu chiamata Porta Napoli perché immetteva sulla strada consolare che conduceva al capoluogo della Campania. Costituiva una specie di spartiacque tra il mondo esterno e lo spazio urbano della città.
Sullo slargo adiacente al monumento sorge l’obelisco del 1822 dedicato a Ferdinando I di Borbone.
Un elegante vialetto pavimentato con lastre di marmo chiaro e fiancheggiato da grandi piante di oleandro conduce i passanti aldilà della porta.
3- Piazza del Duomo
Passeggiando per via Palmieri, una strada ricca di edifici religiosi e palazzi nobiliari, si giunge in Piazza Duomo.
Si accede grazie ad un propileo coronato con balaustre e statue.
Sullo slargo si affacciano degli splendidi edifici, un vero e proprio trionfo del barocco leccese, tanto da rimanere sbalorditi da tanta bellezza.
La piazza è chiusa su tre lati, gli edifici si susseguono uno ad uno in maniera armoniosa e la rendono una delle piazze più scenografiche d’Italia.
Partendo da destra e proseguendo in senso antiorario ci sono il Palazzo del Seminario, il Palazzo Vescovile, il Duomo con la Cripta ed infine il Campanile. Oltre a una serie di edifici secondari perfettamente inseriti nel contesto.
Piazza Duomo è il luogo che ci ha maggiormente stregati con la sua magica atmosfera.
4- Il Seminario
Il palazzo dell’antico Seminario fu edificato tra il 1694 e il 1709 in stile barocco su progetto di Giuseppe Cino.
Sopra il portone d’ingresso c’è una piccola loggia, all’interno invece un elegante chiostro con al centro un pozzo decorato fornisce un tocco di classe all’edificio.
Sotto gli archi che circondano il cortile sorge una cappella del 1696, un luogo intimo ed appartato ricco di significato spirituale. È il luogo ideale per chi vuole fermarsi per un momento di raccoglimento, lontano dal via vai di turisti nei luoghi più reclamizzati.
Le sale al primo piano infine ospitano il Museo Diocesano, ricco di interessanti opere di arte ecclesiastica.
5- Il Campanile
Dall’altra parte della piazza, proprio di fronte al palazzo del Seminario, sorge il Campanile.
È alto 70,72 metri e fu costruito tra il 1661 e il 1682 da Giuseppe Zimbalo, su commissione del Vescovo Luigi Pappacoda, sull’area di una precedente torre campanaria.
La struttura è formata da cinque piani ed è completata da una cupola ottagonale, con un ballatoio adornato da quattro pinnacoli a forma di vasi fioriti.
6- Il Duomo
Sul vertice sinistro della piazza invece sorge il Duomo, conosciuto anche come la Cattedrale della Vergine Maria Assunta.
L’entrata è a pagamento, si può optare per un biglietto singolo oppure nel caso vogliate visitare anche altri monumenti è possibile acquistare un biglietto cumulativo.
L’edificio è un capolavoro di origine normanna, restaurato in stile barocco su progetto di Giuseppe Zimbalo tra il 1659 e il 1670, dove in passato sorgeva una chiesa del XII secolo.
La facciata laterale, quella dove è situato l’ingresso per i visitatori, ospita le statue dei Santi Patroni della città: Oronzo in alto, Giusto e Fortunato ai lati della porta di accesso.
La chiesa è stata costruita in pietra calcarea, tenera da lavorare ma che indurisce una volta esposta all’aria. Assume un colore dorato che muta in base all’inclinazione dei raggi del sole. A livello cromatico dà il meglio di sé quando la luce la lambisce da tre quarti.
L’interno è a tre navate che poggiano su 12 pilastri. Quella centrale è ricoperta da uno splendido controsoffitto in legno intagliato a cassettoni e borchie dorate, con tre tele che raffigurano la vita di San Oronzo.
Due scalinate situate nelle navate laterali conducono nella Cripta, dedicata a Santa Maria della Scala. Si tratta di un gioiello nascosto, le volte a crociera sono sostenute da 92 colonne monolitiche ornate da fregi e capitelli.
Oltre che per le preghiere, la Cripta fu usata come sepolcreto riservato ai chierici e ai discendenti delle nobili famiglie della città.
7- Teatro Romano
Appartato tra stretti e tortuosi vicoli, proprio alle spalle del Duomo sorge il piccolo Teatro Romano.
Lascito della romana Lupiae, oggi viene utilizzato per organizzare eventi e spettacoli dal vivo, soprattutto durante la bella stagione.
8- Chiesa di Santa Irene
La stretta ed elegante via Vittorio Emanuele II è un susseguirsi di bar e negozi di abbigliamento, souvenir e preziosi.
Collega idealmente le due piazze più importanti della città: Piazza del Duomo e Piazza San Oronzo.
A circa metà strada sorge la chiesa di Santa Irene.
Fu edificata in un luogo detto “la Frasca” per volere dei frati dell’ordine dei Teatini tra il 1591 e il 1639, su progetto di Francesco Grimaldi.
L’edificio ha la facciata in stile barocco, l’interno a croce latina è piuttosto sobrio anche se decorato negli altari e negli archi. Nel transetto sinistro si può ammirare lo splendido altare dedicato alla Santa.
9- Piazza San Oronzo
L’epicentro del nucleo storico è sicuramente Piazza San Oronzo, in passato chiamata Piazza dei Mercanti. Prende il nome dalla statua in bronzo che svetta sulla sommità di una colonna, dedicata al Santo.
Il pilastro fu innalzato da Giuseppe Zimbalo nel 1666, in seguito ad un voto fatto durante l’epidemia della peste nel 1656.
Furono utilizzati blocchi di forma cilindrica prelevati dai resti di una colonna situata sulla via Appia, nei pressi di Brindisi.
Secondo noi è un vero peccato che sia circondata da alcuni palazzi edificati durante il Ventennio e nel secondo dopoguerra. La privano dello stile che contraddistingue altre aree del centro storico.
10- Il Sedile
L’edificio di forma parallelepipeda ospitò la sede del Comune fino al 1851 e fu edificato nel 1592 in stile gotico.
È detto il Sedile, ma anche Palazzo del Seggio.
Ora ospita l’ufficio di informazioni turistiche. Adiacente all’edificio c’è la chiesetta dedicata a San Marco del XVI secolo, edificata su impulso della corposa comunità veneziana presente in città.
11- Anfiteatro Romano
L’Anfiteatro occupa la zona meridionale di piazza San Oronzo ed è la testimonianza più evidente del passaggio dei Romani da queste parti.
Della struttura originaria è visibile circa un terzo, mentre il rimanente è nascosto sotto le costruzioni che lo circondano.
Non è certa la datazione dell’edificio, comunque può essere ricondotta all’età augustea o giulio-claudia (fine del I secolo a.C. – metà del I secolo d.C.).
Il complesso fu restaurato nel II secolo d.C. e durante i lavori venne aggiunto un portico colonnato sulla sommità.
Nella sua conformazione originaria l’edificio aveva dimensioni massime di 102×83 metri, mentre l’arena vera e propria misurava 53×34 metri. Poteva ospitare dai 12.000 ai 14.000 spettatori.
12- Il Castello Carlo V
Proprio dietro Piazza San Oronzo sorge il Castello, edificato per volere dell’Imperatore Carlo V d’Asburgo tra il 1539 e il 1548 nel punto in cui sorgeva un vecchio baluardo principesco.
Molto interessanti sono i passi di ronda, le cappelle di Santa Barbara e di San Francesco con lo storico presepe di cartapesta. L’edificio ospita anche il Museo della Cartapesta, che contiene oltre 100 opere databili tra il XVIII secolo e i giorni nostri.
Su via Marconi, di fianco alle alte mura di cinta del Castello, c’è la Fontana dell’Armonia, opera di Antonio Mazzotta. In cima due statue di bronzo che raffigurano due amanti. Sono il simbolo dell’amore e della giovinezza.
13- Basilica di Santa Croce
È sicuramente la massima espressione del barocco leccese, eredità architettonica della dominazione spagnola.
Dista poche decine di metri da Piazza San Oronzo. Arrivando da Piazzetta Gabriele Riccardi siamo rimasti increduli ammirando la facciata con tutte le sue decorazioni.
La costruzione della chiesa iniziò nel 1549 per opera dell’architetto Gabriele Riccardi nel luogo in cui sorgeva un vecchio edificio religioso. Fu terminata nel 1646 dagli architetti Giuseppe Zimbalo e Cesare Penna.
La facciata si divide in tre parti: quella inferiore ospita i tre ingressi, quella mediana la balconata, quella superiore uno dei più eleganti rosoni barocchi al mondo.
È ricoperta da numerose decorazioni formate da uomini, animali fantastici, arpie, sirene e putti danzanti.
L’interno è suddiviso in tre navate ed ha il soffitto in cassettoni in legno dorato.
14- Il Palazzo del Governo
Sostanzialmente è la continuazione della Basilica di Santa Croce, lungo via Umberto I.
L’edificio che ospita il Palazzo del Governo, prefettura e provincia, in passato era il Convento dei Celestini. Fu edificato nella seconda metà del Seicento ed è un concentrato di eleganza e bellezza.
La splendida facciata a bugnato, con finestre dalle cornici elaborate, si deve al progetto di Giuseppe Zimbalo e Giuseppe Cino.
La gente di Lecce ci ha detto che il cortile interno merita una visita, ma noi non siamo riusciti ad entrare.
15- Il Museo Provinciale Sigismondo Castromediano
Se avete del tempo a disposizione, dopo aver visitato il Duomo vi consigliamo di fare una breve deviazione rispetto all’itinerario che vi abbiamo illustrato.
In una decina di minuti si giunge al Museo Sigismondo Castromediano.
Secondo noi è sicuramente uno dei luoghi da aggiungere alla lista delle cose da vedere a Lecce in un giorno.
Fondato nel 1868 è il più antico museo della Puglia. Ospita una serie di opere che ripercorrono la storia del Salento dalla preistoria fino al Novecento, passando per la storia della civiltà Messapica.
Cenni storici
L’odierna Lecce è l’erede di un antico nucleo di origine messapica situato ad una manciata di chilometri da dove, nel III secolo a.C., sorgeva l’abitato romano di Lupiae, chiamato anche Licea.
Durante il regno dell’imperatore Adriano la località si arricchì di un teatro, di un anfiteatro e del porto Adriano, dove oggi sorge la cittadina di San Cataldo.
Per circa 500 anni fece parte dell’Impero Romano d’Oriente, passato il Mille entrò a far parte della sfera di influenza dei Normanni, degli Svevi ed infine degli Angioini.
Al termine di questi quattro secoli venne assorbita dalla Corona d’Aragona.
Durante il periodo aragonese la città conobbe un forte impulso a livello culturale, commerciale ed economico.
Nel Cinquecento, minacciata dalle incursioni degli Ottomani, venne fortificata grazie alla costruzione di alte mura difensive volute dall’Imperatore Carlo V.
Ed è proprio all’età spagnola che risale il nucleo storico dell’attuale Lecce.
Vennero costruiti i più importanti monumenti ed edifici della città, come la chiesa di Santa Croce, la chiesa di Santa Irene, il Sedile (l’ex palazzo del Comune), Piazza del Duomo con i suoi edifici, il Palazzo del Governo e le chiese di San Matteo e di Santa Chiara.
Ufficio informazioni turistiche
Come in tutte le località con afflusso di visitatori e vacanzieri, anche a Lecce ci sono degli uffici di informazione e accoglienza turistica.
Il sito del comune ne segnala due, uno all’interno del Castello Carlo V e l’altro nel Sedile.
Sul portale online iLecce infine è possibile reperire tutte le informazioni necessarie per rendere completa ed appagante l’esperienza in città.