Cosa vedere a Buttrio, itinerario tra ville e vini pregiati
Buttrio è un paese situato a poco più di dieci chilometri a sud – est di Udine e sorge lungo la direttrice che collega il capoluogo del Friuli con Gorizia.
Ci troviamo all’estremità meridionale dei Colli Orientali del Friuli, zona famosa per la produzione di pregiati vini DOC e per gli splendidi paesaggi.
I dolci declivi a terrazza sono il luogo ideale per la coltivazione della vite, con il terreno formato da strati di argilla e marne calcaree, ricchi di sali minerali e microelementi.
Sui Colli Orientali vengono coltivati dei vitigni autoctoni quali la Malvasia, il Picolit, il Pignolo, il Refosco dal peduncolo rosso, la Ribolla gialla, lo Schioppettino, il Friulano ed il Verduzzo friulano.
Come vi avevamo già illustrato negli articoli dedicati alla visita dei luoghi di interesse di Prepotto e dintorni e dei paesaggi del Collio Goriziano, la zona si presta perfettamente al turismo esperienziale.
Stradine vallonate e poco trafficate rappresentano il terreno ideale per gli amanti della bicicletta, i sentieri che si immergono nella natura sono un invito alle camminate.
Sui dolci declivi inoltre sono abbarbicati poderi, ville padronali, cantine ed edifici di valore storico e culturale come la Abbazia di Rosazzo, che vi consigliamo di visitare.
Diverse aziende associate al Consorzio Friuli Colli Orientali e Ramandolo infine offrono degustazioni di vini e visite guidate alle loro strutture.
Oltre ai tour del vino il territorio del comune di Buttrio offre la possibilità di visitare edifici religiosi, ville padronali, castelli e giardini.
Noi l’avevamo fatto durante l’edizione 2019 dell’evento Ville Aperte in Friuli Venezia Giulia, manifestazione promossa da alcuni comuni limitrofi in gestione associata per la promozione turistica del loro territorio.
Indice
- Come arrivare
- Dove dormire
- Dove mangiare
- Cosa vedere a Buttrio, itinerario tra ville e vini pregiati
Come arrivare
Dall’autostrada A23 Palmanova – Tarvisio:
uscire dall’autostrada al casello di Udine Sud, poche decine di metri dopo aver pagato il pedaggio svoltare a destra e immettersi sulla Tangenziale Sud SR56. Proseguire sempre dritti per una decina di chilometri fino ad arrivare a destinazione.
Da Udine:
duecento metri dopo aver superato la stazione dei treni prendere viale Palmanova che condurrà fino alla SR56. Allo svincolo svoltare a sinistra e in sei chilometri si arriva a Buttrio.
Da Gorizia:
prendere la SR56 in direzione Cormons – Udine, in poco meno di trenta chilometri si arriva nel territorio del comune di Buttrio.
In treno:
Buttrio è raggiungibile in treno da Udine, Gorizia, Trieste e anche dall’aeroporto del Friuli Venezia Giulia (Trieste Airport), grazie al nuovo polo intermodale inaugurato nel mese di marzo del 2018.
Dove dormire
La zona di Buttrio offre la possibilità di pernottare in caratteristiche tenute agricole o villette convertite in agriturismo e Bed & Breakfast. Solitamente sono situate in splendidi contesti paesaggistici.
Io vi consiglio il B&B Ca Di Me, che in lingua italiana significa “Qui da me”.
La signora Fiorella vi accoglierà nella sua casa in un ambiente semplice e famigliare, curato nei minimi particolari e soprattutto gestito con il cuore.
La struttura si trova in un paesino di campagna, Orsaria, che dista pochi minuti da luoghi di notevole interesse come Udine, Cividale del Friuli e gli scenari naturali dei Colli Orientali e del Collio Goriziano.
Dove mangiare
Sul territorio dei Colli Orientali sorgono numerosi agriturismo, trattorie, osterie ed aziende agricole nelle quali si possono assaporare i piatti tipici legati alla tradizione delle colline friulane.
Deliziosi taglieri di affettati e formaggi misti, gustosi primi piatti, carne di selvaggina e alla griglia, il tipico frico friulano, la rotazione dei piatti in base alla stagionalità dei prodotti, il tutto accompagnato con gli ottimi vini locali.
Cosa vedere a Buttrio, itinerario tra ville e vini pregiati
Una volta arrivati a Buttrio vi consigliamo di parcheggiare l’auto in centro paese e poi di andare alla scoperta delle dimore storiche con una bella passeggiata a piedi.
Lasciata la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta sulla sinistra, prendete via Manzano e dopo poche decine di metri in lieve pendenza svoltate a sinistra su via Elio Morpurgo.
Raggruppate in poche centinaia di metri troverete in rapida successione Villa Dragoni, Villa Florio ed infine il Castello di Buttrio.
Andiamo a conoscerle assieme!
Villa Bartolini – Caimo Dragoni – Florio – Danieli
Superato il cancello d’ingresso, un vialetto in ghiaino fiancheggiato da splendidi pioppi conduce alla dimora.
Il complesso fu costruito nel XVII secolo dalla famiglia Bartolini come residenza estiva sui resti di una precedente costruzione rurale.
I Bartolini erano di origine fiorentina, si trasferirono in Friuli già nella prima metà del Trecento e grazie ad una redditizia attività agricola riuscirono a costruire le loro fortune.
La villa fu successivamente di proprietà di altre nobili famiglie quali i Caimo Dragoni ed i Florio. Nel 1985 il complesso venne acquistato da Marina Danieli che iniziò un’importante opera di restauro e riqualificazione.
L’edificio è di colore bianco con gli infissi verde scuro ed ha un bel corpo centrale che si sviluppa su tre piani, collegato tramite ali laterali loggiate a due torri di forma quadrata poste alle estremità.
Un’ampia scalinata a due rampe porta al piano nobile dove è possibile ammirare degli affreschi di Francesco Chiarottini e Gian Battista Canal.
Al piano terra invece sono situati i locali che ospitano la cantina mentre in mansarda, dove una volta c’era il granaio, sono stati ricavati degli spazi per riunioni e congressi.
La villa è circondata da ampi spazi verdi, tra cui un bel parco ben curato. Dal piano nobile è possibile godere di una splendida vista sulle colline che la circondano e sulla campagna friulana.
Il complesso può ospitare eventi e ricevimenti e l’azienda agricola produce degli ottimi vini DOC.
Villa Di Toppo – Florio
Proseguendo per alcune decine di metri lungo via Morpurgo si giunge all’ingresso nord di Villa Florio.
Il complesso è delimitato da un muro di cinta merlato sul versante meridionale e al suo interno oltre alla dimora storica si trovano anche degli edifici accessori ed un grande parco.
La villa padronale fu costruita nella prima metà del XVIII secolo dalla famiglia Di Toppo sopra una precedente abitazione, ampliata nel secolo successivo dai Florio appena subentrati in qualità di proprietari.
Al termine della seconda guerra mondiale la villa fu ceduta allo stato e nel 1952 fu adibita a Collegio Friulano per fanciulli mutilati, ospitando bambini e ragazzi provenienti da tutte le regioni italiane. Attualmente è proprietà del comune di Buttrio.
Il corpo centrale della villa ha forma rettangolare e si sviluppa su tre piani.
Al piano terra c’è l’Info Point di Turismo FVG mentre al primo piano ci sono i locali che ogni anno ospitano anno la Fiera Regionale dei Vini, la più antica fiera enoica d’Italia.
Nell’edificio situato in fondo al cortile, dietro a quello che ospita le scuole medie, ha sede il Museo della Civiltà del Vino che vi consigliamo di visitare.
Al suo interno potete immergervi nel mondo del vino a 360°. Grazie ad una collezione di oggetti e cimeli risalenti all’Ottocento e al Novecento, si possono vivere tutte le fasi del ciclo produttivo e commerciale.
Sopra la facciata del piano nobile, la porta finestra centinata è sormontata da un timpano con lo stemma dei Di Toppo.
Da qui si domina un bellissimo parco che si raggiunge scendendo dapprima una doppia scalinata in muratura e successivamente un vialetto ornato di palme.
Il parco di Villa Florio è stato progettato a tavolino da Giuseppe Rho nella seconda metà dell’Ottocento, commissionato da Francesco Di Toppo.
Come in tutti i giardini all’inglese si avvicendano degli elementi naturali a quelli artificiali, tra cui un laghetto, un ponticello in pietra, fontane e numerose lapidi e cippi risalenti all’epoca romana.
I reperti provengono dalla zona di Aquileia e furono sistemati nel parco in forma di “capricci”, disposizione molto diffusa in epoca romantica.
Il parco ospita numerose specie di piante. Provengono da diverse parti del mondo, tra cui il Cedro dell’Himalaya, l’Abete Rosso, la Palma, il Gelso e il Tasso.
Alcune varietà si sono adattate perfettamente all’ambiente dei Colli Orientali del Friuli, altre invece pur soffrendo le condizioni climatiche continuano a sopravvivere.
Castello di Buttrio
Il castello fu probabilmente costruito nel XI secolo in una posizione strategica sopra il colle Pampinutta.
Giacomo di Buttrio nel 1219 lo donò alla città di Treviso aderendo di fatto alla Lega di Treviso, fino a quando il messo papale Ugolino di Ostia ne sciolse il legame obbligando i nobili alla fede verso lo stato patriarcale.
Come altre strutture fortificate fu più volte coinvolto in battaglie e conflitti. La più famosa è senz’altro quella del 1306. Vide l’assedio delle truppe del Patriarca di Aquileia dopo che il castello era passato nelle mani del Conte di Gorizia.
Il castello ospitò nel tempo diverse nobili famiglie friulane, tra cui i Signori di Buttrio, i De Portis, i Varmo (nel 1883) ed i Morpurgo (agli inizi del Novecento).
Furono proprio i De Portis a dare la fisionomia attuale alla dimora tra il XVII ed il XVIII secolo. È caratterizzata da due alti torri e circondata da edifici accessori e rurali. I resti del castello originario invece non sono più visibili.
La villa del Settecento, dalla facciata neoclassica bianca, si sviluppa su due piani. All’esterno un giardino ben curato oltre il quale si estende una splendida vista sui colli e le vigne che la circondano.
Delimita il giardino un palazzetto gentilizio del XVII secolo che unisce due torri. Quella a pianta quadrata ed originaria con una circolare costruita in epoca successiva.
Grazie ad un sottoportico situato alla base della torre quadrata si raggiungono le scuderie e i locali rustici adiacenti.
La coltivazione del tabacco e l’allevamento dei bachi da seta, testimoniato dalle numerose piante di gelso presenti nel podere, erano le colture più praticate e redditizie a livello agricolo.
Il complesso è circondato da un vasto parco ricco di cipressi, magnolie, carpini, cedri e pini marittimi. All’interno si trova la chiesetta gotica risalente al Trecento dedicata ai Santi Gervasio e Protasio.
Il Castello di Buttrio è stato sottoposto a lavori di ristrutturazione e riqualificazione negli ultimi decenni.
Al giorno d’oggi è una struttura ricettiva che offre alloggi e la possibilità di organizzare eventi. Nell’osteria infine si possono gustare i prodotti dell’azienda agricola e del territorio.
Photo credits: la foto della mappa dei Comuni dei Colli Orientali è stata scaricata dal sito web del Consorzio tutela vini dei Colli Orientali e Ramandolo.