Cosa vedere a Asolo, il borgo dei Cento Orizzonti
Asolo è un grazioso borgo in provincia di Treviso, situato a metà strada tra Bassano del Grappa ed il fiume Piave.
Se devo scegliere un aggettivo per descriverlo allora non ho dubbi: elegante. Per le dimore storiche, per i vasi di surfinie colorate ai davanzali delle finestre, per le boutique alla moda e per le gallerie d’arte.
Giosuè Carducci invece l’aveva definita la Città dei Cento Orizzonti, per la sua invidiabile posizione adagiata sui dolci declivi e per gli splendidi panorami che regala.
Oltre a Carducci, ad Asolo trovarono terreno fertile per trovare ispirazione e vivere bene scrittori ed artisti, tra cui Eleonora Duse, Robert Browning e Freya Stark.
Grazie al patrimonio storico ed artistico che custodisce, fa parte dell’associazione dei Borghi più Belli d’Italia.
In questo articolo cercheremo di darvi alcune idee su cosa vedere a Asolo, oltre ad una serie di informazioni utili e consigli pratici per organizzare al meglio la visita.
Indice
- Come arrivare
- Parcheggio
- Dove dormire
- Dove mangiare
- Un po’ di storia
- Cosa vedere a Asolo
- Prodotti tipici
- Escursioni in bici
Come arrivare
Il modo migliore e più pratico per raggiungere Asolo è sicuramente quello di avere a disposizione un mezzo proprio.
Le stazioni ferroviarie più vicine infatti si trovano a non meno di dieci chilometri di distanza e sono servite per lo più da treni regionali.
Le città più importanti a livello turistico distano rispettivamente: Bassano del Grappa (18 Km), Venezia (76 Km), Treviso (38 Km), Padova (52 Km) e Vicenza (50 Km).
Dove parcheggiare
Sia in città sia nei dintorni ci sono diversi parcheggi dove lasciare l’auto, la moto oppure il camper. Alcuni sono a pagamento (per esempio Centro Storico e Cipressina), altri invece gratuiti (Ca’ Vescovo e Forestuzzo).
Noi avevamo optato per quest’ultimo, a pagamento solo la domenica e nei giorni festivi. È situato a circa 400 metri da Piazza Garibaldi, nell’area dell’ex Ospedale.
Potete poi raggiungere l’abitato di Asolo a piedi (la strada è in sensibile in pendenza) oppure tramite la navetta della ditta De Zen.
La fermata si trova poche decine di metri dopo l’uscita dallo spiazzo e le corse sono abbastanza frequenti.
Tenete presente che l’accesso al centro storico ai non residenti è vietato la domenica, nei giorni festivi e durante i mesi estivi nelle serate del venerdì e sabato.
Dove dormire
Nel centro storico ci sono un paio di lussuosi hotel a cinque stelle, mentre nei dintorni avrete la possibilità di soggiornare in Bed & Breakfast e Agriturismo immersi nella natura e situati in posizioni suggestive sui colli asolani.
Qui puoi verificare le offerte e la disponibilità di
Dove mangiare
Sia nel centro storico sia nella parte bassa della cittadina c’è una buona offerta di locali dove assaggiare i piatti tipici della cucina locale e veneta.
Noi per l’occasione avevamo battezzato l’Antica Osteria Al Bacaro, situata sotto i portici proprio dietro l’abside del Duomo.
Il locale è caratteristico, con gli arredi in legno e le sedie impagliate. Durante la bella stagione è possibile pranzare anche all’aperto, in uno slargo situato sull’altro lato della strada.
Il menù propone piatti semplici e genuini. Noi avevamo scelto i bigoli al sugo di anatra e il coniglio alle erbette con polenta.
I bigoli sono una pasta lunga fatta in casa simile agli spaghetti, solo di consistenza più grossa. Sono tipici del Veneto e si preparano con farina, burro e uova.
Per concludere il pranzo avevamo assaggiato un tris di formaggi, tra cui il morlacco abbinato con marmellata al radicchio rosso di Treviso.
Il morlacco è un formaggio tipico del massiccio del Grappa, a pasta morbida, colore tendente al paglierino e dal gusto intenso ed aromatico.
Oltre ai pranzi il locale si presta perfettamente per un aperitivo, accompagnato dai famosi cicchetti veneti (stuzzichini).
Un po’ di storia
Grazie alla sua posizione geografica strategica, Asolo fu un importante Municipio romano già nel I secolo a.C. con il nome di Acelum.
Centro cristiano di rilevante importanza fu sede vescovile fino al 969 quando venne assegnata alla diocesi di Treviso.
Durante il Medioevo venne controllata da diverse famiglie nobili, tra cui gli Scaligeri di Verona, gli Ezzelini dalla Marca Trevigiana, i Carraresi da Padova ed i Trevigiani.
Nel Trecento passò sotto il predominio della Repubblica di Venezia, successivamente nel 1489 la Serenissima ne affidò la Signoria alla Regina di Cipro Caterina Cornaro, poco dopo aver annesso ai suoi territori l’isola del Mediterraneo orientale.
Un forte terremoto devastò l’area che circonda la cittadina nel 1695.
Cosa vedere a Asolo
Secondo noi la visita deve iniziare da piazza Garibaldi, il fulcro della vita sociale ed economica della città.
Da qui è possibile costruire degli itinerari molto semplici e adatti a tutti, che tocchino i luoghi di maggior interesse di Asolo:
- nei dintorni di piazza Garibaldi (itinerario 1);
- ad ovest fino al cimitero di Sant’Anna (itinerario 2);
- a nord est fino alla Rocca (itinerario 3);
- ad est fino alla chiesa di San Gottardo (itinerario 4).
Asolo va visitata a piedi e si presta perfettamente a chi ama il turismo lento. Le stradine del centro storico sono pavimentate con cubetti di porfido, che gli donano un classico aspetto vintage.
Itinerario 1
Fontana Maggiore
Situata in piazza Garibaldi, la Fontana Maggiore è circondata da piccole colonnine in pietra, collegate tra loro grazie a delle catenelle. Al centro si innalza un pilastro alla cui sommità c’è la statua del Leone di San Marco.
Viene ancora alimentata dall’acqua di un acquedotto di epoca romana, che in passato riforniva le antiche terme.
Sotto i portici degli splendidi palazzi che la circondano ci sono numerosi bar e attività commerciali, luoghi ideali di incontro per un aperitivo e per osservare le dinamiche della vita cittadina.
Museo civico
Dall’altra parte della strada ci sono alcuni dei più importanti edifici da visitare ad Asolo.
Il Palazzo del Vescovado e il Palazzo della Ragione con annessa Loggia del Capitano, ospitano le sezioni del Museo Civico.
L’edificio della Ragione venne edificato nel XV secolo per dare alloggio al Podestà e come luogo di rappresentanza. La Loggia invece è affrescata con la scena della Disfatta di Crasso contro i Parti
L’esposizione è allestita su tre livelli. Al piano terra c’è la Sezione Archeologica, al primo piano la Pinacoteca, le sale dedicate a Caterina Cornaro, Eleonora Duse e Freya Stark al secondo piano.
La Sezione Archeologica comprende reperti e materiali dell’età preistorica fino al periodo del Rinascimento, la Pinacoteca invece è ricca di opere donate tramite lascito da Monsignor Giacomo Bertoldi, oltre a quadri di pittori di fine Ottocento ed inizio Novecento.
Il complesso ospita anche l’ufficio di Informazione ed Accoglienza turistica dove potersi rifornire di opuscoli, pubblicazioni e materiale illustrativo.
La Cattedrale
Grazie ad un’ampia scalinata si scende fino allo spiazzo attiguo la Cattedrale.
Il Duomo di Asolo è dedicato a Santa Maria Assunta ed è l’edificio religioso principale della cittadina, anche se secondo noi la chiesetta di Santa Caterina d’Alessandria è altrettanto interessante.
La Cattedrale sorge probabilmente sul luogo dove in passato esisteva già un’altra chiesa, anche se assunse l’aspetto attuale solo nel 1584.
Ristrutturati gli interni a metà Settecento, nel 1889 fu completata l’odierna facciata color nocciola progettata da Pietro Saccardo.
Al suo interno sono conservate alcune opere di notevole interesse storico ed artistico.
Per esempio il dipinto dell’Assunta di Lorenzo Lotto, oppure la fonte battesimale regalo di Caterina Cornaro nella Cappella del Santissimo.
Sul muro una targa in marmo bianco reca la scritta “Reale Ordine Cavalieri di Cipro detto della Spada e del Silenzio, Asolo sede morale e spirituale”.
Nella navata di sinistra invece c’è una piccola cappella dedicata a Giuseppe Sarto, futuro Papa Pio X, che proprio in questa chiesa ricevette il sacramento della Cresima.
Se avrete la curiosità di approfondire la sua storia allora vi consiglio di visitare il piccolo ma delizioso museo a lui dedicato a Salzano, piccolo borgo in provincia di Venezia, situato a poco meno di un’ora da qui.
Ne avevo già parlato nell’articolo dedicato ai luoghi da visitare nei dintorni di Venezia.
Dalla navata di destra infine si può uscire dalla chiesa grazie a un protiro del Quattrocento. Da qui in pochi passi si raggiunge via Browning per intraprendere l’itinerario 4.
Itinerario 2
Castello della Regina
Dopo aver visitato i palazzi che si affacciano su piazza Garibaldi si prosegue per alcune decine di metri lungo via Regina Cornaro e si giunge alla breve salita in acciottolato che conduce alla porta di accesso al Castello.
L’edificio di origine medioevale fu la Reggia della Regina di Cipro, Armenia e Gerusalemme ed oggi ospita anche il Teatro Duse.
Se non volete visitare gli interni allora potete fare una bella passeggiata nel cortile. Vialetti in ghiaino si diramano all’interno di spazi verdi ben curati.
Da un terrazzino posto sotto ad un arco ricavato nelle mura medioevali è possibile ammirare una veduta sui tetti di Asolo.
I panorami più belli comunque si vedono dal Belvedere della Specola situato sul lato opposto del cortile.
Sia la Torre Reata sia la Torre Civica (o dell’Orologio) sono visitabili. La prima si raggiunge grazie ad una ripida scaletta in pietra che porta al punto di osservazione ed al camminamento di ronda.
Più complicata invece la salita alla Torre Civica. Per raggiungere la cima bisogna salire 126 scalini ma una volta arrivati verrete ripagati da uno splendido panorama.
Casa Duse
Lasciato il castello si scende in Piazza D’Annunzio e passando sotto i portici si costeggia Palazzo Beltramini, sede del municipio.
L’edificio è facilmente riconoscibile per le bandiere che sventolano sui pennoni al primo piano e le bianche colonne al piano terra. Al termine si svolta a sinistra e si scende lungo la stretta via Canova.
Superati gli omonimi portici, una rampa in acciottolato conduce proprio davanti all’ingresso di Casa Duse, situata sull’altro lato della strada.
Dalla facciata colore rosso antico, la struttura si appoggia sul trecentesco accesso alle mura cittadine.
La camera di Eleonora Duse si trova proprio sopra l’arco, con una colomba bianca in bassorilievo che domina la grande finestra.
Sulla facciata è stata affissa una lapide con i versi che Gabriele D’Annunzio le dedicò.
Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria
Superata la Porta di Santo Spirito (o di Santa Caterina), si scende per la tortuosa via Canova fino alla chiesetta di Santa Caterina.
Secondo noi è uno degli edifici religiosi più intimi e belli di Asolo. Sullo slargo in acciottolato c’è una fontana situata proprio di fronte alla porta di ingresso alla Canonica.
Edificata per volere della Confraternita di Santa Maria dei Battuti nel XIV secolo, venne ampliata nel Cinquecento inglobando nelle murature l’edificio preesistente.
Sulla parete dietro l’altare infatti è chiaramente visibile la sua forma originaria a capanna. La chiesa fu completata nel 1573 sia negli arredi sia nei dipinti, con la collocazione di tre altari.
L’edificio custodisce opere di notevole interesse come gli affreschi, che rappresentano scene della Santa e della Passione di Cristo.
Casa Longobarda
Al termine di via Santa Caterina la strada si biforca. Proseguendo dritti si esce dal paese, salendo verso sinistra invece si imbocca via Santa Anna che conduce all’omonimo cimitero.
Proprio all’incrocio sorge questa eccentrica casa dalle facciate in tufo, scolpite e decorate, appartenuta all’artista ed architetto lombardo Francesco Graziolo.
Cimitero di Sant’Anna
In cima al colle sorgono il cimitero di Sant’Anna e l’annesso convento dei Frati Cappuccini, abbandonato al termine del Settecento e riconsegnato all’ordine religioso nel 1928.
Il piccolo cimitero, che si affaccia sul massiccio del Grappa, custodisce le tombe di Eleonora Duse e Freya Stark. Il camposanto venne aperto nel 1890 ed è curato dai frati del monastero.
Itinerario 3
Ex Convento dei SS. Pietro e Rocca
L’itinerario ha inizio sotto i castagni di Piazza Brugnoli, a pochi passi dalla Fontana Maggiore.
Da qui è possibile ammirare la maestosa facciata di Villa Scotti Pasini e intraprendere la stradina in salita che conduce al monastero benedettino.
Edificato nel XVII secolo, fu occupato dalle suore fino al 1807 e poi venne adibito ad altri usi.
Porta Colmarion, situata di fianco all’edificio, immette lungo il sentiero a gradoni che conduce alla Rocca.
La Rocca
Situata proprio in cima al Monte Ricco offre un bellissimo panorama su Asolo e sui dintorni.
Di forma poligonale, fu edificata tra la fine del XII e l’inizio del XII secolo, anche se nello stesso luogo sorgeva già un nucleo abitativo antecedente.
Itinerario 4
Via Browning
Secondo noi è una delle strade più caratteristiche ed eleganti di Asolo. Ha inizio proprio in piazza Giuseppe Garibaldi, da una parte l’Hotel Duse e dall’altro un edificio con loggia attiguo alla Cattedrale.
È dedicata a Robert Browning, poeta inglese di fine Ottocento, e sotto i portici si aprono le serrande di botteghe di sartoria, di gioielli, di antiquariato, enoteche, osterie e negozi di alimentari dove approvvigionarsi dei prodotti tipici locali.
In fondo alla via c’è Casa La Mura, dove Browning scrisse la raccolta di poesie Asolando dedicata ai panorami ed al piacere di vivere con l’anima e lo spirito ad Asolo.
Fontanella Zen
Proprio in fondo a via Browning, poco prima di oltrepassare la porta di Casa La Mura, sorge questa fontana in pietra del Cinquecento.
Protetta dal passaggio degli automezzi grazie a delle colonnine metalliche disposte a semicerchio, reca una targa che intima l’utilizzo della fonte per abbeverare quadrupedi.
L’acqua che sgorga dalla bocca di un leone invece viene presa d’assalto dai ciclisti di passaggio nelle giornate più calde.
Villa Freya
Situata proprio all’angolo tra via Browning e via Marconi, è stata la dimora asolana della famosa scrittrice e viaggiatrice inglese Freya Stark.
Oltre l’inferriata del cancello si sviluppa un giardino che conduce alla abitazione dalla facciata color giallo ocra.
Chiesa di San Gottardo
Nascosta dietro le folte chiome di cipressi ed altre piante di alto fusto, la chiesa francescana di San Gottardo conserva ancora in parte la struttura trecentesca e al suo interno interessanti affreschi.
Il 5 maggio di ogni anno i fedeli si recano in chiesa a benedire l’olio, utilizzato per lenire i dolori articolari.
In fondo al parco una breve scaletta immette sulla strada più vecchia di Asolo, il Foresto Vecchio, una viuzza stretta che porta fuori paese lambendo ville padronali, abitazioni e muri di cinta in sasso.
Terminata la visita ai luoghi più interessanti da vedere ad Asolo, vi lascio alcune informazioni sui prodotti tipici del territorio e sulle esperienze outdoor che si possono vivere nei dintorni.
Prodotti tipici
Il vino
La conformazione del territorio associata al particolare microclima dei Colli asolani e del Montello sono le condizioni ottimali per la coltivazione della vite.
Presente nel comprensorio grazie ai monaci benedettini prima e alla Serenissima poi, vive e fruttifica ad una altitudine compresa tra i 100 ed i 450 metri di altitudine.
In questo contesto nascono eccellenti vini quali l’Asolo Prosecco DOCG, il Montello Rosso DOCG ed il Montello Superiore DOCG.
L’Asolo Prosecco ha caratteri distintivi ben marcati rispetto a quello prodotto a Conegliano e Valdobbiadene, ed è ottenuto da uva di vitigno Glera.
Il Montello Rosso e Superiore invece si differenziano per il periodo di invecchiamento, rispettivamente di 18 e 24 mesi, e si basano sul vitigno del Cabernet Sauvignon (dal 40 al 70%) con aggiunta di Merlot, Cabernet Franc o Carmenère (dal 30 al 60%).
Olio
I primi documenti storici che associano Asolo alla coltivazione dell’olio risalgono al 1223. Già a quei tempi la pianta dell’ulivo era molto diffusa nei giardini e nei frutteti, mentre lungo i corsi d’acqua c’erano diversi frantoi. Di questi frantoi antichi ne rimane solo uno nel centro storico.
In questi ultimi anni le istituzioni locali stanno portando avanti una campagna di mappatura e censimento delle piante secolari, che ha portato alla luce oltre 3000 esemplari.
La coltura dell’olio è favorita dalla favorevole posizione geografica. In questa zona vivono tre qualità autoctone di ulivi tra cui una varietà tipica della zona, chiamata asolana.
L’olio prodotto rientra nella denominazione DOP Veneto del Grappa ed è un insieme delle seguenti varietà: frantoio, leccino, pendolino, moraiolo e come detto asolana.
Il prodotto finale ha un colore verde brillante e un profumo fruttato con aromi di mela, carciofo ed erbe aromatiche.
I dolci
La Pinza
La pinza è uno dei dolci tipici di estrazione popolare della regione.
Viene preparato con ingredienti poveri quali la farina di mais gialla, l’uvetta, i pinoli, i fichi, arance candite e grappa per aromatizzare. Dicono che la vera pinza vada cotta in forno a legna.
Il risultato è una torta molto gustosa e sostanziosa, adatta per la merenda o il dopo cena nel periodo autunnale e invernale.
I Fiori di Asolo
Sono dei deliziosi dolcetti a forma di rosa ricavati da strisce di pasta sfoglia foderate con fettine di mele.
Una volta cotti vengono serviti con una spolverata di zucchero a velo che gli donano un tocco di classe e dolcezza.
Escursioni in bici
Veneto in bicicletta è la proposta della Regione per chi ama la natura e le esperienze outdoor.
Sono stati selezionati quattro itinerari divisi in tappe che conducono alla scoperta delle bellezze artistiche e paesaggistiche del territorio.
Si tratta di sentieri sicuri, adatti a tutti, che si snodano su percorsi asfaltati e campestri perfettamente segnalati.
Il tracciato che passa per Asolo è identificato con il numero 2. Ha inizio a Venezia, passa per Chioggia, poi arriva nei famosi centri termali di Abano e Montegrotto, conduce nei centri di Padova, Vicenza e Bassano del Grappa.
In uno splendido paesaggio collinare si esplorano Asolo e dintorni prima di raggiungere e visitare Treviso per concludere l’escursione.
Le guide dei percorsi si possono richiedere negli uffici di informazioni turistica e sul sito web dell’Ente Regionale del Turismo del Veneto, dove si possono scaricare le tracce GPS e le cartografie in formato pdf.