Bosco Romagno, un’oasi di pace tra le colline friulane
Il Parco Naturale Ricreativo del Bosco Romagno, di proprietà della Regione Friuli Venezia Giulia, è situato in provincia di Udine e si estende nel territorio dei comuni di Cividale del Friuli, Corno di Rosazzo e Prepotto.
Di Prepotto e dintorni avevamo già parlato in un articolo di qualche tempo fa, in quanto è la zona in cui viene prodotto un vino autoctono, lo Schioppettino.
Questa però è tutta una zona di vini pregiati. Ci troviamo infatti nei Colli Orientali del Friuli, patria di alcuni tra i migliori vini DOC della nostra regione grazie al suo microclima ideale ed alla ricchezza del sottosuolo.
Una visita al Bosco Romagno è adatta a tutti e lo è in tutte le stagioni. Alle persone che vogliono godersi qualche ora all’aria aperta, alle famiglie con bambini, agli amanti delle camminate e delle uscite in mountain bike.
Secondo noi il momento migliore per venire fin qui è sicuramente l’autunno.
La grande diversità del paesaggio e l’esplosione dei colori caldi del fogliame, sono un toccasana sia per il corpo sia per lo spirito. Una vera e propria esperienza sensoriale.
Indice
- Come arrivare
- Il Parco del Bosco Romagno
- La Mappa
- I servizi
- Book Sharing
- I Sentieri
- La Flora
- La Fauna
- Esperienze del gusto
Bosco Romagno: come arrivare
Il parco ha tre ingressi, uno principale, quello di Spessa e due secondari, Craoretto e Gramogliano.
Noi per praticità vi consigliamo di arrivare da Spessa. A pochi metri dall’entrata c’è un ampio parcheggio dove lasciare il mezzo, oltre a tutta una serie di pannelli informativi utili per iniziare ad esplorare il parco.
Gli ingressi secondari invece si trovano entrambi nella zona in quota del bosco e sono privi di spazi dove lasciare il mezzo.
Il Parco del Bosco Romagno
Il Parco Naturale Ricreativo si estende su una superficie di 53 ettari, ha un dislivello di circa 60 metri ed oltre al bosco comprende delle aree prative.
È solcato dalle acque del Rio Cornizza e del Rio del Bosco.
Il toponimo Romagno, di epoca longobarda, rimanda alle origini del parco, quando la zona era conosciuta come bosco degli Arimanni.
Si trattava di uomini liberi che abitavano in quest’area e la proteggevano da eventuali invasori.
Occupando una zona strategica vicino al confine con la Slovenia, durante la Seconda Guerra Mondiale la zona venne individuata per ospitare una polveriera.
Proprio di fianco all’ingresso principale invece troverete una lapide. È stata eretta in ricordo di un tragico e drammatico episodio risalente alla Resistenza italiana.
Nel febbraio del 1945, diciassette partigiani della brigata Osoppo furono prelevati dalle malghe di Porzûs da partigiani della brigata Garibaldi, portati nei pressi del bosco, uccisi ed infine sepolti.
Bosco Romagno: la mappa
I servizi
L’ampia area pianeggiante del bosco è attrezzata per lo svago, la ricreazione, il gioco e l’attività sportiva. I servizi più importanti sono:
- Un centro visite;
- Delle tabelle informative che illustrano la tipologia della flora e della fauna;
- Servizi igienici;
- Area giochi per i bambini, attrezzata con altalene, scivoli, scale e costruzioni in legno;
- Percorso ginnico dotato di attrezzi per l’educazione motoria;
- Panche e tavoli in legno per il pic-nic;
- C’è anche una piccola area per cucinare. La BBQ zone, com’è chiamata, delimitata da una staccionata in legno, offre la possibilità di posizionare il barbecue e di grigliare carne e verdure. Ovviamente attenendosi ai protocolli di sicurezza per la salvaguardia della vegetazione e la salute delle persone.
I rivoli invece si possono superare grazie a dei ponticelli in legno, che si mimetizzano perfettamente con l’ambiente che li circonda.
Lungo i sentieri infine sono state posizionate sapientemente delle panchine in legno per concedersi dei momenti di riposo durante le camminate.
Book Sharing
Nei pressi della capanna del Centro Visite si trova una panca ricavata da un tronco d’albero.
Molto interessante la sua storia. Per moltissimi anni il tronco è stato uno splendido cedro del Parco Rizzani di Pagnacco (Udine).
Il 10 agosto del 2017, un vento violentissimo spazzò la nostra regione e abbatté migliaia di piante.
L’enorme quantità di legno disponibile venne utilizzata per diversi scopi, tra cui la costruzione di tavoli e panche da posizionare nei parchi del Friuli Venezia Giulia.
Il “nostro” cedro però è stato utilizzato per realizzare due panchine da destinare al Book Sharing, una posizionata qui al Bosco Romagno e l’altra nel Bosco Piuma di Gorizia.
Le panche contengono in un cassetto dei libri da leggere sul posto, da portare a casa o da sostituiti con altri.
Bosco Romagno: i sentieri
La superficie del parco si può esplorare nella quasi sua totalità percorrendo dei sentieri escursionistici.
Sono ampi, in terra battuta e sono adatti sia per le camminate sia per le corse in mountain bike.
L’anello più lungo, che scorre lungo i limiti periferici del parco, ha uno sviluppo di alcuni chilometri.
Le pendenze sono abbastanza dolci, nei pressi degli ingressi secondari ci sono alcuni tornanti che in pochi passi conducono alle quote più elevate, da dove è possibile ammirare delle splendide vedute sul bosco.
Se non volete percorrere interamente l’anello più lungo, durante il percorso ci sono delle deviazioni secondarie che in pochi minuti portano al punto di partenza.
I sentieri sono ben segnalati grazie ai cartelli direzionali, generalmente si trovano nelle diramazioni dei percorsi ed indicano il punto in cui vi trovate con il classico You are here.
La flora
Grazie alle specifiche proprietà del terreno, in passato i boschi che ammantavano le colline orientali del Friuli erano ricchi di piante di Rovere e Castagno.
Un utilizzo eccessivo di quest’ultimo e l’introduzione da parte dell’uomo della Robinia proveniente dal Nord America, avevano impoverito il rovereto riducendolo a boscaglia mista.
Quando il comprensorio divenne proprietà della Regione FVG si iniziò un’opera di riconversione selezionando i migliori esemplari di Rovere a scapito delle altre piante.
Bosco Romagno attualmente ospita delle aree di robinieto, altre di querco-carpineto collinare e un impianto artificiale di conifere con Pino Strobo e Abete di Douglas, situato nei pressi del parcheggio.
Le zone in quota del bosco invece sono ricoperte da Carpineto con Ostria (nelle vicinanze dell’ingresso “Craoretto”) e Rovereto tipico collinare.
L’area pianeggiante infine presenta un mantello di prato arborato, con eleganti esemplari di Pioppo Nero, Robinia e Ontano Nero.
Il sottobosco è ricco di flora erbacea che riesce a sopravvivere anche nelle ampie zone d’ombra sotto il fogliame degli alberi.
I primi raggi caldi del sole di fine inverno ed inizio primavera scatenano la fioritura di numerose specie dai colori vivaci: i bucaneve, il croco, le primule, le violette, la polmonaria ed il dente di cane.
L’elleborina invece, dal colore verde chiaro, è una specie tipica e nella nostra regione si trova nei boschi dei Colli Orientali, delle Valli del Natisone e del Carso montano.
La fauna
All’interno del bosco trovano dimora numerose specie di animali: dagli anfibi ai rettili, dagli uccelli ai mammiferi.
Tra le specie di uccelli ci sono quelli stanziali e che nidificano nel bosco (la poiana, lo sparviere, il pettirosso ed il picchio rosso), quelli che migrano (il regolo ed il ciuffolotto), quelli che migrano e tornano a nidificare qui (il rigogolo, il picchio muratore, l’usignolo ed il gufo).
I mammiferi invece si diversificano dai più grandi come il capriolo e il cinghiale, a quelli che popolano il sottobosco e gli alberi come la faina, il tasso, la volpe e lo scoiattolo.
I caprioli è possibile scorgerli alle prime ore dell’alba o al tramonto, i cinghiali invece solo nelle ore notturne quando lasciano le tane e si muovono alla ricerca di cibo.
Infine i rettili e gli anfibi, che popolano le zone più umide del parco nei pressi del corso dei ruscelli: ci sono il rospo, la rana, il ramarro, la salamandra pezzata, l’orbettino, l’ululone dal ventre giallo e la raganella.
Bosco Romagno: esperienze del gusto
Se non avete in programma un pic-nic all’interno del parco, allora potete organizzare una esperienza del gusto.
Come detto qui ci troviamo nei Colli Orientali del Friuli e diverse cantine associate all’omonimo Consorzio dei vini offrono degustazioni e visite guidate alle vigne ed alle loro strutture.
Vi consiglio di contattarli in anticipo per verificare gli orari ed organizzare la visita in base alla vostra disponibilità.
Non lontano dal bosco ci sono un agriturismo e delle trattorie dove potete gustare taglieri di formaggi e salumi misti, oppure assaggiare alcuni piatti tipici della cucina friulana.