Il Bosco di Plessiva, guida alla visita
Situato a pochi chilometri da Cormons, il Bosco di Plessiva si estende lungo il versante settentrionale e orientale del Mo’, un poggio del Collio Goriziano.
Il Parco Naturale Ricreativo ha una superficie di circa 33 ettari e dal 1968 è di proprietà della Regione Friuli Venezia Giulia.
Durante la Seconda guerra mondiale, la foresta ospitò un deposito di munizioni dell’esercito italiano.
A pochi minuti di distanza ci sono i valichi di confine secondari con la Slovenia di Medana e Castelletto di Zeglo (Ceglo), porte di accesso alla regione slovena del Brda.
Indice
- Come arrivare
- Il Parco Naturale Ricreativo
- La mappa
- I servizi
- Bosco di Plessiva
- I sentieri
- La Flora
- La Fauna
Come arrivare
Il Bosco di Plessiva ha due ingressi, uno situato ad ovest e uno a sud-ovest del piccolo borgo di Plessiva (Plešivo).
Il primo, che per praticità indicheremo con il n°1, si trova lungo la strada proveniente dai paesi di Ruttars e Brazzano, chiamata via Ca’ delle Vallade su Maps.
Il secondo invece (n°2), si raggiunge facilmente da Cormons. Si prende la SR409, si supera la località La Subida ed alla biforcazione si mantiene la sinistra in direzione Plessiva. La deviazione comunque è ben segnalata.
Dopo poche centinaia di metri si svolta a sinistra e si prende una stradina di campagna che conduce a destinazione.
In prossimità di entrambi gli ingressi ci sono delle piazzole in ghiaino dove poter parcheggiare, anche camper e moto.
Il Parco Naturale Ricreativo di Plessiva
Da quando è diventato proprietà della Regione il parco è stato attrezzato per consentire le visite al pubblico.
Trascorrere del tempo nel Bosco di Plessiva significa vivere un’esperienza a 360° a contatto con la natura.
L’escursione è adatta a tutti: alle famiglie con bambini, a gruppi di amici, agli appassionati delle camminate e delle uscite in mountain bike.
Il parco è aperto tutto l’anno ma secondo noi il momento migliore per visitarlo è l’autunno, quando le foglie assumono le tonalità calde e vivaci tipiche della stagione.
Con il Sentiero delle Vigne Alte e la salita al Monte Quarin è una delle passeggiate più suggestive da fare nei dintorni di Cormons.
La Mappa
I Servizi
Le aree adiacenti ai due ingressi sono attrezzate per lo svago, il relax, le attività ludiche e sportive. I servizi disponibili sono:
- Un centro visite (nei pressi dell’ingresso n°2);
- Dei cartelli didattici che illustrano la flora e la fauna che popolano il bosco;
- Servizi igienici (in entrambi gli ingressi);
- Area giochi per i bambini, attrezzata con altalene, scivoli e scale (in entrambi gli ingressi);
- Percorso ginnico dotato di attrezzi per l’educazione motoria;
- Area pic-nic (in entrambi gli ingressi);
- Zona attrezzata per la griglia (presso l’ingresso n°1). In questa piccola area è possibile grigliare pietanze, attenendosi ai protocolli di sicurezza per la salvaguardia della vegetazione e la salute delle persone;
- Campi da gioco per calcetto, tennis, etc. (in entrambi gli ingressi).
Lungo i sentieri principali infine sono state posizionate delle panchine in legno per concedere ai visitatori dei momenti di riposo durante le passeggiate.
Il Bosco di Plessiva
In quella striscia di terra che scorre lungo il confine con la Slovenia tra Cividale del Friuli e Gorizia, sorgevano in passato ampie aree boschive ricoperte da piante di Rovere e Castagno.
In seguito agli interventi invasivi subiti durante i conflitti mondiali e più di recente con la riconversione dei terreni a vigneti, di boschi integri di latifoglie ne sono rimasti pochi.
Il Bosco di Plessiva per fortuna è uno di questi.
Il terreno marno-argilloso (il flysch), con il suolo acido e l’assenza del ristagno delle acque meteoritiche, è l’habitat ideale per la crescita del Rovere, specie arborea longeva.
All’inizio del XX secolo però venne introdotta la Robinia proveniente dal Nord America e successivamente venne valorizzato il Castagno da frutto in maniera eccessiva.
L’inserimento forzato di queste due specie modificarono la composizione dei rovereti, riducendoli a boscaglie miste.
Quando diventò proprietà della Regione, il Bosco di Plessiva risultava impoverito e degradato rispetto al suo aspetto originario.
Da quel momento però iniziarono degli interventi mirati alla selezione e conservazione dei migliori soggetti di Rovere, a scapito della Robinia e del Castagno. I lavori sono tuttora work in progress.
Oltre alle tre specie citate, nella foresta ci sono esemplari di Carpino Bianco, di Betulla, di Acero Campestre, di Ciliegio, di Orniello, di Ciavardello e di Nocciolo.
I Sentieri
All’interno del bosco si sviluppano dei sentieri che per praticità possiamo suddividere così:
- Percorso ad anello piccolo con partenza dal centro visite (ingresso n°2);
- Percorso ad anello grande. È la prosecuzione del primo sentiero e copre la rimanente porzione di bosco lambendo il limite settentrionale del parco e l’area adiacente all’ingresso n°1;
- Percorso Vita;
- Alpe Adria Trail.
Sentiero ad anello piccolo
Prima di intraprendere la camminata vi consigliamo di consultare i cartelli didattici e dare un’occhiata al centro visite (quando aperto), per farvi un’idea della storia, della flora e della fauna presenti nel bosco.
Noi abbiamo percorso il sentiero in senso antiorario. Dall’edificio in legno del centro visite si inizia a salire dolcemente lungo una strada ampia in terra battuta mista a ghiaino.
Nella parte iniziale il tracciato è delimitato da una staccionata in legno.
In basso la vegetazione è ricca di Robinie e Roveri, poi dopo i primi due tornanti si incontra una vasta area ricca di Castagni dei suoli mesici.
Lungo il sentiero ci sono due biforcazioni che immettono nel percorso ad anello più grande.
Dopo aver superato la seconda si inizia a scendere immersi in uno splendido rovereto tipico collinare e l’ultimo tratto di strada, quello che riporta al punto di partenza, è in asfalto.
Sentiero ad anello grande
In pratica è uno spin-off (un ampliamento) del sentiero ad anello piccolo. Noi per accedervi abbiamo abbandonato il primo sentiero alla seconda biforcazione.
Dopo poche centinaia di metri la strada si restringe, la pendenza si accentua ed il bosco diventa più fitto. Si entra in un Castagneto dei suoli acidi.
In breve tempo si sale fino al limite settentrionale del bosco, per poi costeggiarlo per alcune centinaia di metri immersi in un’oasi di pace e tranquillità.
Gli unici rumori che si riescono ad udire sono i versi delle specie animali.
Giunti a poca distanza in linea d’aria dall’ingresso n°1, si incomincia una breve discesa che porta verso la parte bassa.
Da qui poi si ritorna indietro verso il punto di congiunzione con il sentiero ad anello piccolo.
Percorso Vita
Il sentiero vita collega i due ingressi e si sviluppa lungo i limiti orientali e meridionali del parco.
Nei pressi dell’ingresso n°1 fiancheggia per un breve tratto le acque del Rio Fidri e successivamente alcuni vigneti che danno vita ai pregiati vini DOC Collio.
Il tracciato è ampio, leggermente ondulato e non presenta alcuna difficoltà.
Lungo il percorso sono stati posizionati degli attrezzi ginnici per l’attività motoria, comprensivi di spiegazioni su come effettuare correttamente gli esercizi.
Nell’ultimo, tratto prima di raggiungere l’ingresso n°2, il sentiero attraversa una radura di prato stabile.
Alpe Adria Trail
Le stradine che si sviluppano all’interno della foresta si intersecano con l’Alpe Adria Trail.
Si tratta di un percorso escursionistico che collega la Carinzia in Austria con la Slovenia ed il Friuli Venezia Giulia.
Ha inizio ai piedi della montagna più alta dell’Austria, il Groẞglockner e termina dopo 750 chilometri a Muggia.
Il tracciato è stato progettato per incentivare le persone a camminare in mezzo alla natura e si snoda su sentieri di bassa montagna.
Il Trail attraversa il Bosco di Plessiva nella tappa n°31, che dal delizioso villaggio di Šmartno (nel Brda) porta a Cormons.
La Flora (le piante nemorali)
I boschi planiziali e collinari di latifoglie ospitano nel sottobosco una ricca flora di specie erbacee, capaci di crescere e vivere sotto la fitta copertura ombrosa offerta dal fogliame degli alberi.
Ai primi rialzi termici di fine inverno, quando i rami sono ancora spogli ed i raggi del sole filtrano senza ostacoli, il sottobosco si ravviva con i colori di numerose specie di piante nemorali.
All’inizio il Bucaneve ed il Croco (bianco e viola), poi in rapida successione la Primula gialla, le Violette, la Polmonaria e l’Elleborina di colore verde chiaro.
Quest’ultima è una specie che in Friuli Venezia Giulia cresce esclusivamente nei boschi dei Colli Orientali, delle Valli del Natisone e del Carso.
Altre specie presenti sono il Giglio Martagone, la Silvia (sarebbe l’anemone dei boschi), il Dente di Cane e l’Erba Fegatella.
Le piante nemorali di piccole dimensioni portano a compimento in un breve lasso di tempo il loro ciclo vitale, prima che il fogliame degli alberi le oscuri privandole così dei raggi del sole e quindi dell’energia.
La Fauna
Il parco ospita una fauna di notevole pregio naturalistico: mammiferi, rettili, anfibi, uccelli e mammiferi.
In attesa del ritorno dei grandi predatori come la Lince e l’Orso Bruno, già avvistati comunque poco lontano da qui, tra i mammiferi troviamo il Cinghiale, il Capriolo, la Volpe, il Tasso e lo Scoiattolo.
Gli uccelli presenti invece li possiamo suddividere tra rapaci (diurni e notturni), passeriformi (sedentari e migratori) e corvidi.
Tra i rapaci ci sono la Poiana, lo Sparviere ed il Gufo comune.
I passeriformi sedentari sono il Pettirosso, il Picchio Rosso Maggiore ed il Picchio Muratore mentre quelli migratori sono l’Usignolo, il Rigogolo, il Regolo ed il Ciuffolotto.
Tra i corvidi infine c’è la Ghiandaia.
Negli ambiti forestali collinari formati da arbusti vivono il Rospo Comune, la Rana Agile, il Ramarro, la Salamandra Pezzata e l’Orbettino, un serpente di piccole dimensioni (20-30 cm.).
Nelle pozze piovane fangose e nei greti dei torrenti vivono l’Ululone dal ventre giallo, la Raganella centroeuropea proveniente dalla Slovenia e dall’Istria, ed infine il Rospo Smeraldino.