La genesi di questo articolo ha inizio molti anni fa. In un certo senso rappresenta l’origine stessa del nostro blog.
Vi spiego perché.
A cavallo tra il 1991 e il 1992 Elisabetta si trasferì per un anno nella capitale della Grecia e la nostra conoscenza si concretizzò proprio lì.
L’ultima volta che eravamo stati l’avevamo trovata in difficoltà, in piena crisi economica.
La gente disperata in fila davanti agli sportelli bancari perennemente chiusi.
Il segnale dei canali della radio-televisione di stato ERT spento, lasciando in stand by circa 3.000 dipendenti.
Cortei di protesta contro i tagli imposti al governo ellenico dalla troika (Unione Europea, Banca Centrale Europea e Fondo Monetario Internazionale).
Nonostante questa situazione di disagio l’avevamo trovata fiera e dignitosa, come sempre.
Oggi invece Atene è tornata ad essere sé stessa e questo ci ha rincuorati: caotica, trafficata, cementificata, però sempre ancorata alle sue vecchie tradizioni.
Cosa trovate in questo articolo?
Una serie di idee per pianificare degli itinerari sostenibili per visitare Atene in 2 giorni, oltre ad alcune informazioni pratiche su come organizzare il viaggio.
Indice
- Come arrivare dall’aeroporto in centro città
- Atene, dove dormire
- Cosa vedere a Atene in 2 giorni
- Escursioni guidate in italiano da Atene
- Fuso orario in Grecia
Come arrivare dall’aeroporto in centro città
Da inizio millennio ormai il nuovo scalo intitolato al politico Eleftherios Venizelos ha sostituito progressivamente il vecchio ed obsoleto Ellinikon.
È ubicato a est della capitale ellenica, nel comune di Spata–Artemida, ad una quarantina di chilometri dal centro storico.
Per raggiungere la città avete a disposizione le seguenti opzioni:
Express Bus
Ci sono ben quattro linee che collegano direttamente il centro storico di Atene e il porto del Pireo con l’aeroporto.
Le più importanti sono la X95 (Syntagma), la X96 (Pireo) e la X93 (stazione delle corriere di Kifissia).
La tariffa della corsa è di € 5,50.
Metro
La Linea 3 unisce lo scalo con alcune delle aree più importanti di Atene. Per esempio piazza Syntagma e il rione di Monastiraki. Il percorso viene coperto in circa quaranta minuti.
Il tragitto poi prosegue per il Pireo e ha il capolinea a Dimotiko Theatro.
Il costo del biglietto di sola andata è di € 9,00, mentre se optate per la combinazione andata e ritorno viene € 16,00.
Transfer privato
Se il vostro volo arriva in orari scomodi oppure avete voglia di ottimizzare i tempi, allora potete prendere in considerazione la possibilità di utilizzare un transfer privato.
Non è certo la soluzione più economica ma sicuramente una delle più apprezzate dai turisti, come potete verificare dal punteggio molto alto delle recensioni.
Taxi
Il parcheggio dei taxi si trova di fronte all’uscita numero 3 della sala arrivi.
Il trasferimento ha un costo di € 40,00 per le corse effettuate tra le ore 5:00 e le ore 24:00 e di € 55,00 per quelle in orario notturno.
Tutte le tariffe contenute in questo paragrafo sono aggiornate al mese di gennaio 2025.

Chiesa Pantanassa
Atene, dove dormire
Se c’è una cosa che ad Atene non manca, questa è la disponibilità ricettiva.
Negli ultimi anni, in seguito alla crisi economica, gli ateniesi hanno fatto di necessità virtù e numerosi appartamenti sono stati riconvertiti in strutture per turisti.
Siccome i luoghi di maggior interesse sono concentrati in un’area piuttosto ristretta, facilmente raggiungibili a piedi, secondo noi la zona migliore dove dormire è sicuramente il centro storico.
Per questo motivo durante la fase di progettazione del viaggio, vi consigliamo di restringere la ricerca nell’area che si sviluppa tra Syntagma, Plaka e Monastiraki.
Sarebbe l’ideale.
In base alla nostra esperienza vi possiamo suggerire l’Hotel Hermes, classico tre stelle situato in una posizione invidiabile a pochi passi da piazza Syntagma e dalla stazione della metropolitana.
Al seguente link comunque potete verificare la disponibilità e le tariffe di:
Cosa vedere a Atene in 2 giorni
Free Tour di Atene in italiano
Atene si può benissimo visitare in autonomia, ma se è la prima volta che venite allora per prendere confidenza vi consigliamo di partecipare al Free Tour in italiano.
Lo facciamo spesso anche noi, si tratta di attività propedeutiche alla conoscenza della città, da approfondire poi con calma in base ai propri interessi.
L’escursione a piedi ha una durata di circa due ore e mezza e tocca alcuni dei monumenti più importanti del centro storico, in un alternarsi tra storia e modernità.
Il termine free potrebbe però trarvi in inganno.
L’attività infatti non ha una tariffa prestabilita, ma sarete voi al termine della camminata a lasciare una mancia alla guida in base al grado di soddisfazione.
I free tour solitamente sono a numero chiuso.
Se per un qualsiasi motivo non riusciste a partecipare vi preghiamo di cancellare la prenotazione tramite la mail di conferma che avete ricevuto, per permettere ad altri di iscriversi. Grazie.
Itinerario giorno 1
In base alla nostra esperienza maturata sul posto vi forniamo alcune idee per visitare Atene in 2 giorni, seguendo un itinerario classico.
Seguiteci!
Dall’hotel ci dirigiamo a piedi nella vicina piazza Syntagma.
Nel piazzale antistante il palazzo del Parlamento, proprio di fronte al monumento del Milite Ignoto, presenziamo al cambio della guardia degli Euzoni.
L’evento si svolge ogni ora, di solito richiama numerose comitive di turisti, ma essendo ancora mattina presto siamo tra i pochi ad essere presenti.
Proseguiamo la nostra camminata per Leoforos Vasilisis Amalias costeggiando il vastissimo Giardino Nazionale, un vero polmone verde dentro quella colata di cemento che è Atene.
Il parco ospita più di 500 esemplari diversi di piante e alberi, provenienti da tutto il mondo, ed è stato creato per volere della regina Amalia nel 1839.
Facciamo la prima sosta sotto l’arco di Adriano, poi proseguiamo e poche centinaia di metri più avanti ci fermiamo nell’area delle rovine del Tempio di Zeus Olimpo.
Nel caso sia di vostro interesse, cliccando sul link potete già acquistare i biglietti.
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Tempio di Zeus Olimpo
Un intenso profumo di gelsomini ci accoglie nello slargo antistante lo stadio Panathinaiko. In greco viene anche chiamato Kallimarmaro, dal materiale con cui è stato edificato.
Costruito tra il 1869 ed il 1870, ospitò alcune gare durante la prima edizione dei giochi Olimpici dell’era moderna, nel 1896.
Il nostro pensiero però va al 2004, quando al suo interno si disputarono le prove di tiro con l’arco e l’arrivo della maratona, vinta da Stefano Baldini.
Questo era uno dei posti preferiti da me ed Elisabetta.
Venivamo qui al tramonto, salivamo i gradoni di marmo bianco raggiungendo una delle ultime file degli spalti. Da lassù guardavamo il sole calare lentamente dietro l’Acropoli.

Lo stadio Panathinaiko
Tra i palazzi asettici e un po’ tutti uguali, con i balconi racchiusi dietro le tende, spuntano piccole cappelle in stile bizantino al cui interno si svolgono funzioni religiose.
Le viuzze che si arrampicano sulle colline hanno delle pendenze accentuate. I piccoli giardini delle abitazioni sono ricolmi di oleandri e buganvillee.
Rientriamo verso il centro città.
In Irodou Attikou, sul lato opposto dello stadio Panathinaiko, fa bella mostra di sé l’affascinante statua in marmo bianco dello Xylothrafstis, il taglialegna.
Attraversiamo il Giardino Nazionale e sbuchiamo in Vassilissis Sofias, proprio dietro il palazzo del Parlamento. È una delle vie più conosciute della città. Qui sorgono eleganti edifici in stile neoclassico, alcuni dei quali ospitano delle ambasciate straniere.
L’edificio con le facciate bianche dell’hotel Grande Bretagne ci accoglie nuovamente in Piazza Syntagma.

Frutta e verdura in piazza Monastiraki
È arrivata l’ora dello spuntino di metà giornata. Ci dirigiamo verso Monastiraki, uno dei quartieri più antichi e caratteristici del centro storico.
Prende il nome dai monasteri che sorgevano in passato in questo rione. Ci sediamo ai tavoli all’aperto di una piccola taverna in piazza Mitropoleos, proprio di fronte alla Cattedrale.
Passeggiare per le stradine di Monastiraki è un’esperienza unica.
Si incrociano venditori di biglietti della lotteria, di frutta secca (pistacchi, noci tostate, semi di girasole), di bastoncini di cocco ricoperti da uno strato di vaniglia o cioccolato.
Nei pressi di Kapnikarea, una piccola chiesa bizantina del XI secolo dedicata alla Vergine Maria, un suonatore di strada spinge stancamente con una mano il suo piano a cilindro, mentre con l’altra gira la manovella che aziona lo strumento.
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Chiesa Kapnikarea
Piazza Monastiraki, pavimentata con piastrelle variopinte, è come sempre affollata.
Di fronte alla moschea Tzistarakis, uno dei monumenti che ricordano l’occupazione ottomana, c’è l’edificio neoclassico che ospita la stazione della metropolitana, una delle più vecchie dell’intera rete ferroviaria.
I banchi ricolmi di pesche, fragole, ciliegie, albicocche e banane dei venditori ambulanti rendono l’atmosfera ancora più colorata e vivace di quel che è.
Sul lato opposto della piazza risalta la piccola chiesa di Pantanassa, appartenuta in passato al monastero Koimesi tis Theotokou.
Come in tutti gli edifici religiosi in Grecia, sulla torre campanaria sventolano due bandiere: quella nazionale a strisce bianche e azzurre e quella gialla della chiesa greco ortodossa.
Lo stemma è formato dall’aquila nera bicipite coronata, che regge con le zampe una spada e una sfera crociata.
Nelle viuzze pedonali di Monastiraki si può trovare di tutto.
Noi veniamo sempre catturati dalle botteghe di restauro mobili e antiquariato, dove abbiamo ammirato credenze e specchi di un certo valore.

La Moschea Tzistarakis
Se siete degli stakanovisti delle visite allora per concludere la giornata potete prendere in considerazione la possibilità di dedicare un paio d’ore al Museo Nazionale Archeologico.
Si tratta della più importante collezione di arte ellenica al mondo, che riguarda la storia dell’Antica Grecia suddivisa in vari periodi.
Cliccando sul link del sito web ufficiale del museo potete verificare gli orari di apertura.
Itinerario giorno 2
Durante i mesi estivi le temperature sono molto elevate e quindi è consigliabile visitare l’Acropoli nelle ore più fresche del mattino.
Per evitare la coda sotto il sole cocente vi suggeriamo di acquistare il biglietto per l’Acropoli comodamente online.
Se oltre all’Acropoli avete in programma di visitare anche il nuovo museo, come abbiamo fatto noi, allora potete acquistare un biglietto combinato Acropoli + Museo.

Il teatro di Erode Attico
Le comitive di turisti affollano già di primo mattino le stradine tortuose che si inerpicano sulla collina sacra.
Dopo aver superato il gate d’accesso, la prima sosta prevede la vista dall’alto dell’Odeon di Erode Attico, costruito nel 161 d.C. in memoria della moglie Regilla.
L’impianto è conservato tuttora molto bene e viene usato spesso per concerti e manifestazioni culturali durante il Festival di Atene.
Si sale ancora un po’ attraverso una stradina e dei gradoni fintanto che i Propilei ci accolgono all’ingresso del complesso.
In un certo senso è come trovarsi di fronte a San Pietro prima di accedere in Paradiso.
Sulla destra c’è il piccolo Tempio di Atena Nike, costruito nel 420 a.C. e che commemora la vittoria degli ateniesi contro i persiani.

Il tempio dell’Eretteo
Il Partenone è in perenne stato di restauro e manutenzione. Tutte le volte che siamo venuto fin quassù, a cominciare dal gennaio 1992, l’abbiamo trovato diverso rispetto alla visita precedente.
Il Tempio ionico dell’Eretteo invece è sempre affascinante, costruito su piani diversi e con le sei Cariatidi che sostengono con il capo il soffitto della loggia.
Chiariamo subito che si tratta di copie, cinque statue originali infatti sono custodite nel Nuovo Museo che visiteremo nel pomeriggio, mentre la sesta si trova nel British Museum di Londra.
Scendiamo un po’ e prima di lasciare la collina sostiamo all’ombra degli ulivi sulla spianata dell’Aero Pago, il più vecchio tribunale del mondo.
Laggiù in fondo si intravedono i resti dell’antica Agorà, il vecchio centro commerciale della città.
Attraverso Apostolou Pavlou, nel quartiere di Thissio, rientriamo a Monastiraki. Ci concediamo un buon gelato refrigerante.
Athinas è una delle direttrici più importanti della città e si sviluppa in maniera perpendicolare rispetto all’Acropoli. È un continuo brulicare di persone, come sempre. Agli angoli della strada incrociamo venditori di pannocchie arrostite e lustrascarpe.
Passo dopo passo arriviamo in quello che riteniamo uno dei luoghi più autentici di Atene, un posto che visitiamo sempre con piacere. Si tratta del grande mercato comunale.
La struttura è coperta da un tetto in vetro e metallo, appena risucchiati all’interno veniamo investiti da un nauseabondo odore di carne macellata e dal ronzio delle mosche.
È come entrare in un girone infernale di dantesca memoria.
Alcuni venditori sono intenti a sezionare la carne con l’ascia, altri la macinano, altri ancora la sminuzzano, altri infine segano le ossa. Quasi tutti gridano come forsennati.
All’interno del complesso c’è anche il mercato del pesce, mentre all’esterno trovano spazio banchi di spezie, olive, formaggi, frutta e verdura.
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Mercato comunale
Dopo aver costeggiato il Municipio arriviamo in piazza Omonia, uno degli snodi cruciali della metropoli. Qui abbiamo appuntamento con un nostro vecchio conoscente, l’avvocato Manolis Anghelakis.
Sono passati dieci anni dall’ultima volta che ci siamo visti a casa nostra e non potevamo di certo lasciare la città senza aver trascorso un paio d’ore in sua compagnia.
È originario di Creta, ma da molti anni vive qui ad Atene dove conduce assieme ai figli un affermato studio professionale.
Le prime ore del pomeriggio sono volate via in piacevole compagnia di Manolis in uno dei più famosi mezodopoleio della città, l’Athinaïkon.
Qui in passato venivano a mangiare personaggi famosi della politica e della cultura, come Melina Mercouri, Giannis Ritsos, Giorgios Lazanis e molti altri.
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Nuovo Museo dell’Acropoli
Ora è venuto il momento di visitare il Nuovo Museo dell’Acropoli, aperto nel giugno del 2009.
Cliccando sul link potete già prenotare la visita.
Si trova nel quartiere di Makriyianni ed è uno dei più importanti lavori di architettura contemporanea di Atene. È stato edificato in acciaio, vetro e calcestruzzo e si dispone su quattro piani:
- piano terra: c’è la biglietteria, il deposito bagagli, un auditorium, un caffè e un negozio di souvenir. Inoltre camminando su un pavimento di vetro trasparente è possibile vedere alcuni resti della città antica rinvenuti durante gli scavi;
- primo piano: sono esposti i reperti ritrovati sulla collina, suddivisi in era arcaica, dal V secolo a.C. al V secolo d.C., Eretteo, Tempio di Atena Nike e Propilei;
- secondo piano: c’è un ristorante, un terrazzo panoramico, un negozio e un centro multimediale, dove viene costantemente proiettato un filmato interpretativo sulla storia dell’Acropoli;
- l’ultimo piano invece, chiamato la Galleria del Partenone, è stato edificato con le stesse dimensioni del tempio originale e con una rotazione di 23 gradi rispetto al resto del complesso. In questo modo presenta la medesima direzione del Partenone. Contiene i reperti rinvenuti nel tempio stesso.
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La collina del Licabetto
Per concludere degnamente la visita di Atene in 2 giorni ci godiamo il tramonto da una posizione privilegiata, la collina del Licabetto.
Il nome significa “la collina dei lupi” e con i suoi 277 metri sul livello del mare è il punto più alto della città.
Si raggiunge la vetta salendo delle scale in pietra immerse nel bosco di pini, oppure prendendo la funicolare a rotaie che parte dal quartiere di Kolonaki.
In cima è possibile visitare la Cappella ortodossa di San Giorgio, edificata nel XIX secolo.
A questo punto, se non siete stanchi, potete fare serata.
Thissio, Kolonaki, Monastiraki e Plaka sono le zone della movida ateniese, ricche di bar, discoteche e locali di rebetiko, dove si suona la musica popolare greca per eccellenza.
Lo strumento più utilizzato è il bouzuki (della famiglia del liuto), accompagnato dalla lira, dal mandolino e dalla chitarra.
Durante la stagione estiva invece i giovani si spostano verso le spiagge di Alimos, Voula e Glifada.
Escursione guidata in italiano da Atene
Se avete a disposizione qualche giorno in più, allora potete valutare la possibilità di partecipare a delle escursioni guidate di un giorno in partenza da Atene.
Noi ve ne proponiamo una, ma a catalogo ce ne sono altre, tutte interessanti.
La nostra prevede un tour a Corinto, Epidauro e Micene che vi porterà alla scoperta di alcuni dei luoghi più famosi del Peloponneso.
Dopo aver superato l’alveo artificiale del canale di Corinto, che collega il golfo Saronico con il mare Ionio, si giunge a Epidauro, città natale di Apollo.
La tappa successiva prevede una breve visita alla località di Nauplia, dominata dall’imponente fortezza di Palamídi.
Vi ricordate i poemi epici che abbiamo studiato alle scuole medie?
La città di Micene infatti, cuore della civiltà greca, ci riporta a quei tempi e a tutte le avventure contenute nei poemi di Omero, l’Iliade e l’Odissea.
Fuso orario in Grecia
Rispetto all’Italia: + 1
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