Se nei vostri programmi di viaggio si sta facendo largo il desiderio di visitare la Slovenia, allora la capitale Lubiana rappresenta un caposaldo di un ipotetico itinerario.

Ve lo diciamo per esperienza personale.

Noi per esempio eravamo partiti senza grandi aspettative e invece ci ha letteralmente stregati.

Frizzante, giovane, verde, un autentico gioiellino situato a un tiro di schioppo dal confine con l’Italia.

Per chi come noi vive in Friuli Venezia Giulia rappresenta una destinazione perfetta per fare una piacevole gita oltre confine, magari abbinando esperienze diverse.

Come la visita ai tradizionali mercatini durante il periodo magico dell’avvento, oppure allo shopping.

Per le compere noi ci rechiamo sempre al centro commerciale Citypark, il più grande del paese, situato vicino alla tangenziale di Lubiana nella zona nord-est della città.

 

Biciclette parcheggiate nel centro di Lubiana

Biciclette in centro

 

Chi viene da fuori invece può tranquillamente utilizzarla come tappa intermedia durante un viaggio itinerante, nel qual caso vi consigliamo di mettere in preventivo una sosta di un giorno.

A dire il vero sarebbero ideali due mezze giornate, come abbiamo fatto noi, il che vi permetterà di vivere l’atmosfera delle ore serali e della movida, dedicando altresì i tempi corretti alle visite.

Senza fare le cose di fretta insomma.

La città infine rappresenta la meta perfetta per un turismo sostenibile e rispettoso dell’ambiente, tanto che nel 2016 è stata designata Capitale Verde d’Europa.

Cosa trovate in questo articolo?

Una serie di idee e itinerari su cosa vedere a Lubiana in un giorno o due, oltre a dei consigli e informazioni utili per organizzare il viaggio.

Andiamo a scoprirla assieme!

 

Indice

 

Come arrivare a Lubiana

Lubiana si raggiunge facilmente dall’Italia grazie ad un mezzo proprio.

Noi per comodità entriamo in Slovenia dal valico di Gorizia Sant’Andrea.

Lungo la strada a scorrimento veloce H4 il paesaggio è vallonato e gran parte degli appezzamenti di terreno è coltivata a fieno.

Alcuni chilometri più in là, nei pressi della località di Ajdovščina, si iniziano a intravedere i filari delle viti.

Siamo entrati nella cosiddetta Vipava Valley, terra di vini pregiati e splendidi paesaggi collinari.

 

Mercato della frutta e della verdura in piazza Vodnik a Lubiana

Mercato frutta e verdura

 

Una volta superata la sagoma rocciosa del monte Nanos, sulla cui vetta è posizionato il più importante ripetitore radiotelevisivo della Slovenia, ci si immette sull’autostrada A1.

Ulteriori sessanta chilometri di tragitto consentono di giungere a destinazione.

Tenete presente che in Slovenia le autostrade ed alcune strade a scorrimento veloce, tra cui la H4, richiedono il pagamento del pedaggio.

Come in altri paesi europei non si paga il tagliando al casello, ma è necessario munirsi della vignetta.

Da alcuni anni il contrassegno è in formato elettronico e si acquista online sul sito web del fornitore DarsGO, oppure fisicamente nei punti autorizzati.

 

A titolo informativo le tariffe sono le seguenti (aggiornate a gennaio 2025):

durata settimanale = auto e camper € 16,00 – moto € 8,00;

durata mensile = auto e camper € 32,00.

 

Come arrivare a Lubiana da Trieste

Se avete a disposizione un mezzo proprio allora potete entrare in Slovenia tramite il valico di confine di Fernetti, situato poco fuori l’abitato di Opicina, sulle alture del Carso.

Superati gli uffici della polizia di frontiera ci si immette immediatamente sulla autostrada A3, la Sežanska avtocesta.

Dalla frontiera a Lubiana sono poco più di ottanta chilometri.

 

Se invece non siete muniti di un mezzo allora potete prendere in considerazione la possibilità di raggiungere la capitale della Slovenia con il treno o con il bus.

Tutti i giorni dalla stazione centrale di Trieste partono dei treni diretti operati da Trenitalia oppure in code-share con ÖBB, le ferrovie austriache.

Dall’autostazione infine, situata di fianco a quella dei treni, ci sono diverse corse giornaliere in bus operate da compagnie low cost come Itabus e Flixbus.

Il tragitto viene generalmente coperto in un’ora e mezza.

 

L’aeroporto di Lubiana – Brnik non ha collegamenti diretti con l’Italia, anche se viene utilizzato da numerosi passeggeri della nostra regione per raggiungere altre destinazioni in Europa e nel mondo.

 

Lubiana, dove dormire

La scelta della struttura dove alloggiare è stata determinata dalla combinazione tra un’allettante offerta economica a cui non si poteva dire di no e la posizione strategica rispetto alle principali vie di comunicazione.

La sintesi di tutto questo si è tradotto nel Hotel Emonec.

Il complesso alberghiero infatti è facilmente raggiungibile in auto percorrendo la Tržaška cesta, l’ampio viale che collega il centro città con l’uscita dell’autostrada di Lubiana Nord.

Dato che il centro storico è interdetto al traffico, tranne che nelle prime ore del mattino, l’hotel ha stipulato una convenzione con un parcheggio pubblico situato a poche centinaia di metri, proprio di fronte al palazzo del Parlamento.

 

In alternativa, cliccando sul seguente link, potete avere una panoramica completa di tutte le strutture ricettive della città disponibili nelle date da voi selezionate:

 

 

 

Lubiana, cosa vedere in un giorno o due

Come vi abbiamo accennato noi le abbiamo dedicato un giorno intero, suddiviso però in due mezze giornate, inframezzate da una notte di meritato riposo.

La scelta si è rivelata azzeccata perché ci ha permesso di visitare con calma tutti i luoghi che ci eravamo ripromessi di vedere, senza vincoli di orario per il rientro a casa.

I luoghi di maggiore interesse della città infine sono circoscritti in un’area piuttosto ristretta e quindi la visita si può tranquillamente fare a piedi, come abbiamo fatto noi.

 

Itinerario 1

Prešernov trg (piazza Prešeren) è il punto di partenza ideale per qualsiasi visita.

Lo slargo è facilmente riconoscibile perché è dominato dalla Chiesa Francescana dell’Annunciazione.

L’edificio ha la facciata di colore rosa, che lo rende inconfondibile e gli fornisce un particolare risalto nelle ore pomeridiane quando i raggi del sole lo lambiscono da tre quarti.

Sul retro svettano due campanili dietro la navata.

Sempre sulla piazza, proprio all’angolo con Wolfova ulica, sorge casa Šmalc, un alto edificio angolare.

Presenta una facciata foderata da piastrelle decorate dalle tonalità verdi smeraldo ed azzurre, che ci hanno ricordato molto gli azulejos di Porto e Lisbona.

 

La chiesa dei Francescani a Lubiana in Slovenia

Panorama dalla salita del Castello

 

France Prešeren è stato il più famoso poeta sloveno ed è considerato uno dei maggiori poeti romantici europei.

Una delle sue opere più conosciute è la Zdravljica (il Brindisi), scritta nel 1844 nella forma di carmina figurata.

Quando nel 1991 la Slovenia ottenne l’indipendenza dalla Jugoslavia al termine della guerra dei dieci giorni, il testo musicato divenne ufficialmente l’inno della nazione appena rinata.

Proprio sotto il monumento dedicato al poeta e alla sua musa, tiriamo fuori dallo zaino i versi e li leggiamo con attenzione.

Una strofa in particolare cattura la nostra attenzione, la settima. Dice così:

 

“Evviva tutti i popoli

Che il giorno anelano veder,

Che ovunque splende il sole,

All’odio e liti ponga fin;

Che in libertà

Ognun vivrà

E amico con il suo vicin!”

 

Come potete leggere gli ideali espressi da Prešeren sono un inno alla fratellanza tra le genti.

Fin qui niente di strano se non fosse che sono stati ideati e scritti in questo lembo di terra che fa da preludio ai Balcani.

Una polveriera eternamente pronta ad esplodere a causa di manipolazioni e nazionalismi trasversali mai del tutto sopiti.

 

Cosa vedere a Lubiana in un giorno

Mercato dei fiori

 

Alla zona medioevale della città si accede attraversando il Tromostovje, il triplice ponte sul fiume Ljubljanica.

L’arcata mediana ha sostituito nel 1842 la precedente costruzione in legno, mentre gli altri due manufatti furono edificati tra il 1929 e il 1930 su progetto di Jože Plečnik.

Le opere del grande architetto sloveno hanno caratterizzato e segnato l’urbanistica di tre importanti città dell’Europa centrale: Vienna, Praga e per l’appunto Lubiana.

Dove ha lasciato un segno indelebile del suo stile.

Percorrendo il lungofiume Adamič-Lundrovo ne abbiamo avuto subito la riprova.

Qui infatti sorge la Tržnice, un edificio a colonnati che si ispira all’architettura dell’antica Grecia e che dà le spalle al corso d’acqua.

Al suo interno si trovano bar, caffè e negozi che vendono ogni ben di dio: pane, dolci, formaggi, carne, pesce, spezie e prodotti dell’apicoltura.

Di fronte al fabbricato, sullo spiazzo intitolato al poeta Valentin Vodnik, ci sono invece le bancarelle del mercato all’aperto, suddivise in tre sezioni distinte: prodotti ortofrutticoli, fiori e abbigliamento.

 

Il mercato dei fiori in piazza Vodnik a Lubiana

Piazza Valentin Vodnik

 

I prodotti tipici della stagione autunnale brillano per le loro sfumature cromatiche.

Si va dagli arancioni dei cachi, delle arance e delle zucche ai rossi delle rape, delle mele e dei melograni. Dai marroni delle castagne ai verdi delle verze, dei cavoli e dell’uva bianca.

Durante il nostro girovagare per la piazza due piccole strutture, una di fianco all’altra, hanno rapito la nostra curiosità.

La prima è un distributore di latte crudo alla spina, la seconda invece è una costruzione in legno all’interno della quale c’è una bilancia metallica a orologio.

È stata sistemata lì dentro a tutela dei consumatori, i quali in completa autonomia possono verificare la correttezza delle pesate dei commercianti.

Provate a cercarle e fateci sapere se ci sono ancora.

 

Il Ponte dei Macellai a Lubiana

Mesarski most

 

Attraversando il nuovissimo ponte dei macellai Mesarski most, con i parapetti foderati dai lucchetti dell’amore, si raggiunge l’altra sponda della Ljubljanica.

Più che il lungofiume Petkovškovo ci attrae in particolar modo la sua parallela, la Trubarjeva cesta.

Si tratta di una strada con edifici un po’ datati, alcuni dei quali con le facciate imbrattate da graffiti. Altri invece con i muri restaurati e tinteggiati con colori pastello.

La strada è piena di locali, negozi e botteghe artigianali.

Ci trasmette subito la sensazione di essere un punto d’incontro giovanile, dove trovano il loro habitat naturale la musica, il design e la cultura alternativa.

In un paio di punti della strada i cornicioni dei tetti sono stati collegati tra loro grazie a dei cavi, sopra i quali sono state appese decine di paia di scarpe usate.

 

Trubarjeva cesta a Lubiana in Slovenia

Trubarjeva cesta

 

Poco distante sorge il centro di cultura alternativa Metelkova, sorto negli edifici che una volta ospitavano le caserme austro-ungariche.

La storia del centro culturale ebbe inizio nel 1993, quando la parte settentrionale del complesso fu occupata dalla Mreža za Metelkovo (la rete per Metelkova), associazione indipendente di artisti e intellettuali.

Rientriamo nella Lubiana medioevale grazie al ponte dei draghi, lo Zmajski most.

Venne costruito in stile secessione nel 1901, all’inizio delle campate ci sono quattro sculture in bronzo del drago alato.

 

Zmajski most Lubiana

Zmajski most

 

Secondo la leggenda Lubiana venne scoperta da Giasone, eroe della mitologia greca, il quale dopo aver scoperto il Vello d’Oro risalì dapprima il corso del Danubio e poi quello della Sava assieme agli argonauti.

Al termine della navigazione giunsero alle sorgenti della Ljubljanica.

Con estrema cura e attenzione smontarono la nave Argo per trasportarla con facilità fino al mare Adriatico per poi, una volta rimontati i pezzi, salpare verso casa.

Durante il tragitto Giasone ed i suoi compari si imbatterono in un grande lago circondato da una palude, nei pressi della quale viveva un mostro con le sembianze di un drago, il drago di Lubiana appunto.

In realtà la regione fu invasa e conquistata dai romani nel 48 a.C. e pochi anni più tardi Augusto organizzò la città secondo il classico schema romano del cardo e del decumano.

La chiamò Iulia Emona.

Proseguiamo la visita passeggiando per l’elegante Ciril-Metodov trg, circondata da austeri palazzi finemente decorati.

Entriamo nella cattedrale di San Nicola, dedicata al protettore dei pescatori e dei barcaioli, costruita nel primo decennio del Settecento sul luogo dove in precedenza sorgeva una chiesa gotica.

L’interno è in pratica deserto e dalle canne di un organo escono note di musica sacra.

Sulla parete a fianco del portale d’ingresso, una lapide in marmo rosato ricorda la visita di Papa Giovanni Paolo II del maggio 1996.

Riporta i nomi dei benefattori, molti di essi sloveni residenti all’estero, che con le loro donazioni permisero il restauro della porta stessa.

 

 

Dopo una breve sosta ristoratrice per consumare la merenda alle bancarelle del mercato, riprendiamo la nostra esplorazione di Lubiana.

 

A proposito. La maggioranza dei luoghi chi vi stiamo descrivendo in questo articolo li potete visitare partecipando al Free Tour di Lubiana.

L’escursione ha una durata di un’ora e mezza e l’accompagnatore parla in italiano.

Secondo noi queste sono delle attività particolarmente utili nel caso abbiate poco tempo a disposizione, oppure se desiderate avere una infarinatura veloce prima di approfondire in autonomia.

I free tour non hanno una tariffa prestabilita, ma sarete voi al termine della camminata a lasciare una mancia alla guida, in base al vostro grado di soddisfazione.

 

Il cortile interno del castello di Lubiana

Il castello

 

A metà pomeriggio approcciamo da Študentovska ulica la salita che conduce al Castello di Lubiana.

A dire il vero c’è anche la possibilità di prendere la funicolare e raggiungere la vetta in tutta comodità, ma se la giornata lo permette vi consigliamo di salire con una bella camminata a piedi.

Il sentiero in qualche tratto è piuttosto ripido.

Di tanto in tanto facciamo qualche sosta fuori programma, scattando delle foto da posizioni privilegiate e goderci il panorama sulla città.

Sullo sfondo, dietro la chiesa dell’Annunciazione, si staglia la cima innevata del monte Triglav, la vetta più alta del paese, stilizzata anche sulla bandiera nazionale.

Il castello fu semidistrutto dal terremoto del 1511 e venne ricostruito dai duchi della Carniola, un ducato che faceva parte dell’impero austro-ungarico.

Durante i lavori venne conservata la maggior parte delle precedenti fondazioni a pianta pentagonale, con la sola aggiunta della torre dei Fischiatori.

Solo in seguito, nel XVII secolo, fu eretta la cappella di San Giorgio.

La volta fu affrescata con gli stemmi dei governatori carniolini, tutt’ora ben conservati ed aventi nomi di chiara origine germanica.

Nel parco adiacente il portone d’ingresso, appesa al tronco di un albero, una cassetta in legno cattura la nostra attenzione. Ci avviciniamo e notiamo che contiene dei libri.

Un biglietto di carta ci spiega la sua funzione di book crossing.

 

Il centro storico e il Castello di Lubiana

Centro storico

 

Fin dal primo momento che siamo arrivati la città ci ha colpiti per la sua pulizia.

Per quanto riguarda la raccolta differenziata dei rifiuti gli utenti hanno la possibilità di accedere alle torrette metalliche di accumulo grazie ad una carta magnetica dotata di microchip.

Simile alla nostra tessera sanitaria.

Il sole intanto sta pian piano tramontando e noi dopo una veloce discesa ci ritroviamo nei pressi di Prešernov trg.

L’aria è impregnata dal profumo delle caldarroste, mentre dalle armoniche dei musicisti di strada escono le note coinvolgenti di polke e mazurke.

I tavoli all’aperto di bar e locali sono presi d’assalto da una miriade di giovani che socializzano davanti ad un bicchiere di Union o Laško, le due birre più famose della Slovenia.

Per cena decidiamo di concederci un piatto di selvaggina con polenta in una trattoria del centro storico, a pochi passi dalla cattedrale di San Nicola.

 

Itinerario 2

La città si sveglia in un’atmosfera ovattata, avvolta com’è da una fitta foschia tipicamente autunnale.

Anche noi ce la prendiamo con comodo poiché di prima mattina le temperature sono piuttosto rigide.

Mentre consumiamo la colazione nella breakfast room osserviamo gli ospiti dell’hotel socializzare davanti ad una semplice tazza di caffè, formando una vera comunità.

Ovviamente in una società equa tutto questo dovrebbe rappresentare la normalità, invece contrasta profondamente con quello che abbiamo appena visto nei notiziari in televisione.

Migliaia di profughi provenienti dalla Siria e dalla Somalia sono bloccati da giorni al freddo sul confine tra la Slovenia e la Croazia, non riuscendo così a proseguire il loro interminabile esodo verso posti migliori.

 

Trg Republike a Lubiana

Trg Republike

 

L’itinerario di oggi ha inizio in trg Republike (la piazza della Repubblica).

Lo spiazzo rappresenta il centro amministrativo della città ed è sorto sull’area dove una volta c’era il convento delle Orsoline.

Sullo sfondo si stagliano due alti grattacieli a base triangolare con le facciate in vetro.

Dietro di loro sorge il Cankarjev dom, il più grande centro culturale del paese dedicato allo scrittore Ivan Cankar.

Sul lato occidentale sorgono i monumenti in acciaio dedicati rispettivamente alla Rivoluzione e ad Edvard Kardelj.

A nord invece, oltre Subičeva ulica, lo slargo è racchiuso dal palazzo a pianta quadrata del Parlamento. Venne eretto nel 1959, ha la facciata rivestita in pietra slovena ed il portale bronzeo è ornato da interessanti rilievi.

 

Palazzi in piazza della Repubblica a Lubiana

Palazzi in Trg Republike

 

Poco distante sorge la vasta Kongresni trg (la piazza del Congresso).

Fu sistemata in occasione del congresso internazionale della Santa Alleanza del 1821 e da qui deriva il nome.

Passeggiando per i vialetti del parco circondati dai platani si possono scorgere un gazebo per concerti, una bella fontana e una grande ancora metallica.

Sul perimetro della piazza sorgono dei palazzi che ospitano l’università, la biblioteca, l’istituto di storia contemporanea e la filarmonica.

Sul lato settentrionale invece sorge la chiesa dedicata alla S.S. Trinità, dalla bellissima facciata in stile palladiano.

Prima di infilarci nella Gosposka ulica, notiamo un ragazzo appostarsi nel giardino adiacente l’università, estrarre con cura dalla custodia un violino e allietare i passanti con delle arie di Beethoven.

 

Per le strade di Lubiana

In giro per Lubiana

 

Gosposka ulica è da sempre considerata la strada della nobiltà. Seziona il centro storico con i suoi palazzi in stile barocco.

Dopo un centinaio di metri si apre uno slargo che prende il nome di Novi trg, la piazza Nuova. È conosciuto anche come il salotto barocco della città ed ornato da fioraie ricche di begonie rosse.

Alla estremità Gosposka ulica sfocia in piazza Francoske Revolucije (della rivoluzione francese). La piazza venne disegnata nel 1929 da Plečnik, il quale vi innalzò un obelisco in marmo dedicato al periodo napoleonico.

Sulla piazza, uno di fronte all’altro, sorgono anche due grandi complessi.

Il primo ospita il museo geografico mentre il secondo, detto Križanke, fu a suo tempo una fortezza dei Cavalieri teutonici della Croce.

 

Parco nei pressi di piazza Francoske Revolucije a Lubiana

Parco cittadino

 

Attraversiamo la Ljubljanica e dopo pochi passi ci troviamo in Stari trg, la piazza Vecchia.

È un susseguirsi di locali, bar e ristoranti, alcuni dei quali hanno temporaneamente eroso l’area pedonale con i loro dehor. Di tanto in tanto sulla strada compaiono rastrelliere per parcheggiare le biciclette.

Senza soluzione di continuità ci ritroviamo in Mestni trg, la piazza Civica, centro del nucleo antico della città.

Su un lato si eleva l’obelisco della fontana dei fiumi carniolini, con le figure allegoriche dedicate ai corsi d’acqua Ljubljanica, Krka e Sava.

Poco più in là invece sorge il Rotovž, il palazzo del municipio sulla cui sommità c’è la bella torre dell’orologio. Verrete sicuramente rapiti dalle sue forme e dalle particolari tonalità cromatiche.

 

Monumento in piazza del pesce a Lubiana

Ribji trg

 

In passato tra Mestni trg e il lungofiume Cankar era situata la zona artigianale. Oggi invece si è trasformata in luogo d’incontro e botteghe di antiquariato.

Ci si può arrivare tramite piccoli varchi ricavati tra le alte mura dei palazzi.

Attraverso i sottopassi si raggiungono la piccola Ribji trg (la piazza del Pesce) ed il vicino ponte dei calzolai (Šuštarski most).

Anche questo manufatto è stato costruito su progetto di Plečnik, occupando il posto di quello originale in legno.

La nostra visita di un giorno a Lubiana termina qui, mentre cala una leggera foschia nelle prime ore del pomeriggio non ci resta che prendere la nostra auto e dirigerci verso casa.


Stefano Tomada

Vivo a Galleriano, un piccolo paese di campagna in provincia di Udine. La geografia è la mia grande passione e ho avuto la fortuna di viaggiare fin da piccolo grazie ai miei genitori.

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