Positano è un borgo incantevole che sorge su un ripido pendio e si affaccia sul Golfo di Salerno.

Grazie alla sua posizione e al clima gradevole, nel corso degli anni è diventata una delle destinazioni più iconiche della Costiera Amalfitana, tanto è vero che nel 1953 lo scrittore americano John Steinbeck lo definì un luogo da sogno.

Da quel momento diventò una location esclusiva frequentata dal jet set internazionale, non avendo nulla da invidiare alle località della Costa Azzurra che tanto andavano in voga a quel tempo.

Visitare Positano significa perdersi in maniera spensierata lungo i tortuosi vicoli e le piazzette, tra gallerie d’arte, negozi di artigianato locale e boutique di moda.

Vivere Positano significa ritemprare lo spirito ammirando le bellezze paesaggistiche da posizioni privilegiate e assaggiare le gustose pietanze della cucina locale.

Venire a Positano però significa armarsi di tanta pazienza.

Siamo sicuri che ultimamente avete sentito parlare spesso di overtourism. Nei notiziari, nelle trasmissioni di approfondimento, sul web, sui giornali.

Positano purtroppo non fa eccezione.

È una delle località della Campania più colpite da questo fenomeno, tanto da renderla quasi invivibile nel periodo di alta stagione, tra i mesi di aprile e ottobre.

Il risultato di questo sovraffollamento è stato un aumento esponenziale dei prezzi, l’eccessivo traffico stradale e soprattutto la perdita dell’autenticità.

Cosa trovate in questo articolo?

Una guida completa su cosa vedere a Positano, oltre a tutta una serie di informazioni utili e consigli pratici per organizzare il viaggio.

 

Indice

 

Come arrivare a Positano

Positano è raggiungibile dalle più importanti località della Campania su strada oppure via mare.

Non esistono altre opzioni, a meno che non siate appassionati di cammini escursionistici e allora il discorso cambia.

 

Con i mezzi pubblici

Noi siamo arrivati a Positano in bus, partendo da Sorrento.

La fermata dei mezzi si trova di fronte alla stazione dei treni della Circumvesuviana, proprio dall’altro lato della strada.

È sicuramente il modo più economico per raggiungere Positano, però a causa del crescente numero di visitatori sarebbe auspicabile un potenziamento delle corse.

Lo diciamo per esperienza personale, per evitare che persone di una certa età per esempio rimangano in coda per oltre un’ora sotto i caldi raggi del sole.

Nella prima parte del viaggio i mezzi della compagnia di trasporti locali Sita Sud coprono due percorsi diversi, in base all’orario delle corse.

Alcune toccano Piano di Sorrento e Meta prima di scavallare le colline che si sviluppano subito alle spalle di Sorrento, altre invece si spingono verso Massa Lubrense.

Entrambi i percorsi comunque si ricongiungono in località Colli San Pietro.

Un consiglio.

Se volete ammirare il panorama nella prima parte del tracciato allora dovete prendere posto nelle file lato conducente, se invece volete godervi la vista una volta ridiscesi verso il mare, allora dovete sedervi dall’altro lato.

Appena lasciata Sorrento la strada inizia a inerpicarsi tra agrumeti, oleandri in fiore, piante grasse e coltivazioni di ulivi, con le reti di raccolta affusolate sui tronchi.

Di tanto in tanto sbucano delle strutture ricettive e dei ristoranti situati in posizioni incantevoli.

Una volta intrapresa la discesa la vista spazia verso le acque del golfo, rigate dalle scie spumeggianti lasciate dal via vai di aliscafi, yacht e imbarcazioni.

Qui ci si immette sulla spettacolare panoramica SS163, conosciuta da tutti con l’appellativo di Nastro Azzurro.

Una delle strade più belle e famose al mondo.

L’arteria a dire il vero ha inizio a Meta di Sorrento, fu progettata in epoca borbonica e venne ultimata nel 1850.

Congiunge tutte le località situate lungo la Costiera Amalfitana, fino a Vietri sul Mare.

A Positano ci sono due fermate principali delle corriere.

La prima è denominata Chiesa Nuova ed è situata in alto all’ingresso del paese. La seconda invece, chiamata Sponda, si trova all’uscita dell’abitato proprio nel punto in cui la strada ricomincia a costeggiare il mare.

Quest’ultima è quella più indicata per raggiungere il centro del borgo.

A titolo puramente informativo tenete presente che il tragitto da Sorrento a Positano Sponda viene generalmente coperto in circa 50 minuti.

 

Panorama di Positano dal Nastro Azzurro

Panorama dal Nastro Azzurro

 

Con mezzo proprio

Il Nastro Azzurro si sviluppa a picco sul mare ed è un susseguirsi di curve, tornanti e rientranze.

Alcuni passaggi sono particolarmente disagevoli, tanto è vero che le corriere a volte sono costrette a effettuare delle manovre per proseguire.

Se da un lato il noleggio di un’auto, o di uno scooter, garantisce piena libertà di movimento senza vincoli orari, dall’altro richiede la massima attenzione alla guida.

Dovete infine sapere che una volta giunti a destinazione, a causa della conformazione del territorio, le aree di sosta sono limitate e piuttosto costose.

Nel caso entraste nell’ordine di idee di noleggiare un’auto, allora noi vi consigliamo di verificare le tariffe sul portale DiscoverCars.

Si tratta di un comparatore tra le migliori compagnie di autonoleggio che operano sul territorio, lo utilizziamo sempre anche noi sia quando viaggiamo in Italia sia in Europa.

 

Via mare

Come vi dicevamo, oltre che su gomma Positano si raggiunge anche via mare.

Da Napoli, da Castellamare di Stabia, da Sorrento, da Salerno, dalle località della costiera e dalle isole di Ischia e Capri.

Alcune tratte sono operative solo da aprile a ottobre, altre invece tutto l’anno.

Se da un lato questa soluzione offre la possibilità di ammirare il paesaggio da una prospettiva completamente diversa, dall’altro va detto che le tariffe non sono proprio economiche.

A Positano le imbarcazioni approdano sul molo della spiaggia di Marina Grande, dove ci sono anche i chioschi delle biglietterie e delle informazioni.

Arrivando via mare si nota subito la conformazione urbanistica del paese.

Le casette hanno il caratteristico tetto a terrazza e le facciate color pastello, si inerpicano alle pareti del vallone tanto da farle sembrare la sceneggiatura di un presepe.

 

Dove dormire a Positano

Come abbiamo accennato nell’articolo dedicato alla visita di Sorrento, trovare un alloggio a prezzi “normali” da queste parti è stata un’impresa.

Nonostante ci fossimo mossi con diversi mesi di anticipo.

Scartate a priori Sorrento e le località della costiera, abbiamo trovato alloggio nel Bed & Breakfast A Casa di Mami.

La struttura si trova in una casa privata a Piano di Sorrento, è dotata di una stanza perfettamente accessoriata con bagno privato.

Il vero valore aggiunto dell’esperienza però è stato il senso di accoglienza della proprietaria, che ci ha viziati e consigliati, facendoci sentire parte della sua famiglia.

Se invece avete il desiderio di trovare una struttura a Positano e dintorni, allora al seguente link potete già controllare disponibilità e tariffe:

 

 

Come potete notare l’offerta spazia tra hotel di lusso, ville situate in location esclusive, appartamenti e Bed & Breakfast.

Quest’ultima secondo noi potrebbe essere la soluzione ideale, dato che le strutture abbinano una conduzione famigliare a delle bellissime viste sulla baia.

In fase di ricerca vi consigliamo di impostare i filtri “parcheggio” nel caso arriviate con un mezzo proprio e “distante dal centro di Positano” se invece viaggiate con i mezzi pubblici.

 

Via Cristoforo Colombo a Positano

Via Cristoforo Colombo (in basso)

 

Cosa vedere a Positano

Arrivando in bus siamo scesi alla fermata Sponda.

Da qui abbiamo intrapreso a piedi via Cristoforo Colombo, che scende dolcemente verso il centro del paese.

Il marciapiede è delimitato da una ringhiera in ferro, sporgendosi dalla quale si possono ammirare degli scorci sulla spiaggia di Marina Grande.

Se in un primo momento la strada è pavimentata in asfalto, dopo alcune centinaia di metri cambia in blocchetti di porfido disposti a spina di pesce, che le forniscono un tocco di eleganza.

Sul passaggio pedonale si affacciano botteghe di ceramiche, negozi di souvenir e artigianato locale, sartorie, bar e locali per la ristorazione.

In fondo alla discesa si imbocca via dei Mulini.

La stradina scorre come un budello sotto uno splendido pergolato di buganvillee e glicine. Gli artisti appendono le loro opere alle pareti laterali della via, regalandole un piacevole aspetto cromatico.

Al termine si giunge nella piazzetta antistante la chiesa parrocchiale. Andiamo a visitarla assieme.

 

Via dei Mulini a Positano

Via dei Mulini

 

Chiesa di Santa Maria Assunta

La chiesa parrocchiale custodisce al suo interno un’antica icona bizantina raffigurante la Madonna con il Bambino.

La leggenda narra che nel XII secolo, a causa di una bonaccia, una imbarcazione proveniente da oriente si arenò nello specchio d’acqua antistante Positano, non riuscendo più a proseguire la navigazione.

Come potete immaginare l’equipaggio era particolarmente infastidito dall’accaduto, quando all’improvviso udì una voce dal cielo gridare “posa, posa”.

Il comandante della nave interpretò quella voce come un segnale divino, ordinò ai marinai di raggiungere la spiaggia con le lance e consegnare l’icona della Vergine alla gente del posto.

La popolazione di Positano accolse il dono con spirito di gratitudine e la posò all’interno della chiesa dedicata al protettore del villaggio, San Vito.

 

Interno della Chiesa di Santa Maria Assunta a Positano

Chiesa di Santa Maria Assunta

 

In realtà sembra che l’icona sia arrivata qui nel XII secolo grazie a dei monaci benedettini, i quali percorrevano le rotte commerciali nei mari dell’Italia meridionale.

In un documento conservato nell’archivio parrocchiale infatti si parla dell’intitolazione di una chiesa in onore della Beata Vergine Maria nel 1159, per opera di Giovanni II vescovo di Amalfi.

L’aspetto odierno dell’edificio invece risale a dei lavori di ristrutturazione effettuati tra fine Settecento e fine Ottocento, quando vennero restaurati anche gli stucchi e le decorazioni con doratura.

La facciata è ricoperta di marmo di Trani, presenta tre portali d’ingresso e un rosone decorato con vetri policromi.

La cupola invece, ben visibile dalla parte alta del villaggio, è rivestita esternamente da mattonelle maiolicate di colore verde, giallo e blu.

Il piccolo sagrato infine non è altro che un terrazzo naturale che si affaccia sulla spiaggia sottostante.

La chiesa parrocchiale fa parte dell’arcidiocesi di Amalfi e Cava de’ Tirreni.

 

Negozio di souvenir a Positano

Negozio di souvenir

 

Le Spiagge

Positano è dotata di due spiagge che possiamo definire principali, quella di Marina Grande in centro paese e quella di Fornillo leggermente defilata.

Oltre a queste due però ci sono tutta una serie di calette “nascoste”, raggiungibili grazie a dei sentieri oppure tramite delle scale in pietra.

Per esempio la spiaggia delle Sirene, quella di Arienzo oppure quella di Laurito.

Si tratta di luoghi più intimi e appartati.

Si sviluppano in piccole insenature fuori dal centro storico e secondo noi sono ideali per ritagliarsi dei momenti di tranquillità fuori dalla calca della folla.

 

Marina Grande

Quella di Marina Grande è la spiaggia più conosciuta di Positano e rappresenta l’approdo naturale scendendo già dal groviglio di vicoli e scalinate del paese.

L’arenile è lungo circa 400 metri e il fondo è un mix di sabbia grigiastra mescolata a del brecciolino.

Lungo la spiaggia ci sono degli stabilimenti balneari che offrono ogni tipo servizio, ma se volete fermarvi solo per un bagno veloce allora dovete sapere che c’è anche un tratto di superficie libera, utilizzabile da tutti.

 

Spiaggia di Marina Grande a Positano

Spiaggia di Marina Grande

 

Fornillo

La spiaggia di Fornillo invece è leggermente appartata rispetto al centro.

Si raggiunge da Marina Grande grazie a uno stretto sentiero cementato che segue l’andamento della costa, delimitato da un muretto in pietra.

La passeggiata richiede una decina di minuti.

Noi però vi consigliamo di dedicarle qualche minuto in più e godervi il momento, sostando ai piccoli belvedere naturali situati lungo il percorso.

Superata torre Trasita si scende verso la baia.

L’arenile prende il nome dal quartiere dove sorge e anche qui si alternano tratti attrezzati con altri di spiaggia libera. Il fondo è in ciottoli e ghiaia.

La baia di Fornillo si può raggiungere anche scendendo a piedi per le stradine che si diramano dalla fermata delle corriere di Chiesa Nuova.

 

Le Torri Saracene

Siamo sicuri che avete sentito parlare delle torri di avvistamento disseminate lungo le coste dell’Italia meridionale, in Sicilia e Sardegna.

Rappresentano una specificità del paesaggio della nostra penisola e quelle edificate nel territorio del Regno di Napoli costituivano il principale sistema difensivo.

Furono edificate per prevenire le scorribande via mare di saraceni e pirati.

Già a partire dal X secolo, grazie agli angioini, si iniziò a pensare a un sistema difensivo solido e permanente, ma le mutevoli condizioni politiche non fecero decollare il progetto.

Solo nella seconda metà del Cinquecento il piano riprese vigore ed ebbe una bella accelerata.

Anche se le fortificazioni sul tratto di costa tra Sorrento e Salerno hanno origini che risalgono al periodo dell’occupazione longobarda, solo con i Borboni assunsero definitivamente importanza.

Con la stabilità politica raggiunta nei secoli successivi, le torri persero la loro funzione originaria e alcune vennero trasformate in residenze private.

Dato che attualmente hanno questa funzione si possono visitare solo all’esterno, ma secondo noi sono comunque da inserire nella lista delle cose da vedere a Positano.

Rendono più completa l’esperienza.

 

Panorama di Positano

Cartolina da Positano

 

Torre Fornillo

La costruzione a tronco di piramide su quattro livelli risale al 1582 ed è situata su un promontorio a picco sul mare, poco distante dall’omonima spiaggia.

Ricoperta esternamente con la pietra locale, si mimetizza perfettamente con l’ambiente che la circonda.

L’interno è suddiviso in tre ambienti distinti, chiamati la Torre, le Sirene e il Porticato e ogni spazio offre camere e locali di disimpegno.

 

Torre Trasita

La torre, di forma cilindrica, sorge più o meno a metà strada tra le spiagge di Fornillo e Marina Grande.

Edificata nel 1567 a picco sul mare per volere del viceré Pietro da Toledo, ai giorni nostri è stata riqualificata e destinata a location turistica di lusso.

Attratti dalle recensioni trovate sul web siamo andati a curiosare come sono stati rimodulati gli spazi da dedicare alle suite, ai bagni e ai locali di disimpegno.

Un incanto!

L’edificio prende il nome dal toponimo su cui è stato costruito, in passato rappresentava un ottimo punto di osservazione delle specie di uccelli provenienti dal mare.

 

Torre Sponda

Torre Sponda infine si trova su un dirupo all’estremità meridionale del paese, proprio all’imbocco di via Cristoforo Colombo, la via che dalla statale scende giù verso il centro.

È stata costruita in epoca medioevale nel XIII secolo a base cilindrica, tipica del periodo di occupazione angioina, ed è stata dichiarata patrimonio dell’Unesco.

In origine era ricoperta da una volta a cupola, successivamente venne rimossa e vennero create merlature e feritoie per posizionare armi da fuoco.

Già a partire dall’Ottocento è diventata una proprietà privata e ai giorni nostri è stata riconvertita in un complesso residenziale.

Oltre alla torre infatti la struttura è dotata di altri appartamenti che si affacciano sulla baia.

Il complesso è munito di una piccola caletta ad accesso privato, raggiungibile grazie a una scaletta in pietra, e di una piscina condivisa tra gli ospiti delle varie case.


Stefano Tomada

Vivo a Galleriano, un piccolo paese di campagna in provincia di Udine. La geografia è la mia grande passione e ho avuto la fortuna di viaggiare fin da piccolo grazie ai miei genitori.

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